Concetti Chiave
- Il ciclo dell'assurdo di Camus esplora la consapevolezza dei limiti umani attraverso figure come Sisifo, simbolo dell'eroe cosciente dell'inutilità della sua lotta.
- Ne "L'Étranger", Meursault rappresenta l'assurdità dell'esistenza, vivendo eventi significativi come l'omicidio e la prigionia con distacco e assenza di volontà.
- In "Caligula", l'imperatore affronta l'assurdo della vita reagendo con distruzione, dopo la perdita della sorella e amante Drusilla.
- La rivolta, secondo Camus, è una risposta individuale all'assurdo, distinta dalla rivoluzione politica, che vede come una minaccia alla libertà personale.
- Camus si distacca dal comunismo e da Sartre, preferendo un umanesimo ateo che esalta l'individuo sopra l'impegno politico, come illustrato in opere come "La Peste".
•••• Le opere: Le cycle de l’absurde
••• Le Mythe de Sisyphe (1942)
Il mito di Sisifo
•• Quando abbiamo preso coscienza dell’assurdo, come fare per accettare la vita? È proprio la coscienza dei nostri limiti a permetterci di affrontare la vita. Il mito di Sisyphe vuole che questo sia condannato a girare senza sosta per l’eternità ai piedi di una grande montagna, senza senso. È l’eroe assurdo per eccellenza, immagine dell’uomo condannato a una vita ripetitiva e inutile ed è un eroe perché è cosciente della vantò dei suoi sforzi e si rivolta interiormente. È il manifesto dell’umanesimo ateo, che esorcizza la tentazione del suicidio e della disperazione.
••• L’Étranger (1942)
L'estraneità di Meursault
•• Meursault vive due eventi senza senso: il primo è aver ucciso una persona senza alcun senso. Prima di questo c’è stata la morte della madre, l’incontro con Marie, il rapporto con gli altri, il lavoro, la spiaggia la domenica… Il secondo è la prigionia, il processo per motivi assurdi (il non aver pianto al funerale della madre) e la condanna a morte. Lui assiste al suo processo e a tutti gli eventi della sua vita senza prenderne parte, come se la sua esistenza non avesse alla base la sua volontà. È estraneo a se stesso e al mondo, e qui c’è l’assurdità.
••• Caligula (1944)
Caligula e l'assurdità
•• L’imperatore romano dopo la morte di sua sorella e amante (Drusilla) scopre l’assurdità della vita. E allora come reazione tenta di distruggere tutto.
••• Verso la rivolta
•• La presa di coscienza dell’assurdo porta l’uomo alla rivolta. Camus teorizza questo in L’Homme révolté (1951). La rivolta per lui è un atteggiamento di rifiuto essenzialmente individuale. In questo senso la sua rivolta non si collega affatto alla rivoluzione politica, che giudica pericolosa per la libertà individuale, perché la rivoluzione tende al totalitarismo. È per questo che prende le distanze dal Comunismo. Da questo momento si stacca da Sartre. Camus ha anche scritto delle conseguenze dell’impegno politico in La Peste (1947) e in Les Justes (pièce teatrale del 1949). Sembra quindi preferire l’uomo alla politica e preferisce una morale umanista atea.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato del mito di Sisifo secondo Camus?
- Come viene rappresentata l'assurdità della vita in "L'Étranger"?
- Qual è la visione di Camus sulla rivolta e la rivoluzione politica?
Il mito di Sisifo rappresenta l'eroe assurdo, simbolo dell'uomo condannato a una vita ripetitiva e inutile, ma che trova eroismo nella consapevolezza e nella rivolta interiore contro l'assurdità della vita.
In "L'Étranger", l'assurdità è rappresentata attraverso il protagonista Meursault, che vive eventi privi di senso, come l'omicidio e la condanna a morte, senza partecipare attivamente alla sua esistenza, sentendosi estraneo a se stesso e al mondo.
Camus vede la rivolta come un rifiuto individuale dell'assurdo, distinto dalla rivoluzione politica, che considera pericolosa per la libertà individuale e tendente al totalitarismo, motivo per cui si distanzia dal Comunismo e preferisce una morale umanista atea.