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Concetti Chiave

  • Charles Baudelaire, nato a Parigi nel 1821, visse un'infanzia difficile e dissipò rapidamente l'eredità paterna, rifugiandosi nell'alcol e nelle droghe.
  • "I Fiori del Male", pubblicato nel 1857, è una raccolta di 100 liriche che esplorano la bellezza e il degrado della società contemporanea.
  • In "Corrispondenze", Baudelaire esalta il decadentismo e il rapporto tra uomo e natura, utilizzando sinestesie e simboli per trasmettere significati nascosti.
  • La poesia "L'albatro" rappresenta Baudelaire paragonandolo a un albatro, bellissimo in volo ma goffo a terra, simboleggiando la sua lotta tra immaginazione e realtà.
  • Baudelaire morì nel 1867, lasciando un'eredità duratura nel simbolismo e nel decadentismo letterario.

Indice

  1. Charles Baudelaire
  2. I fiori del male
  3. Corrispondenze (I Fiori del Male)
  4. L’albatro(da I Fiori del Male)

Charles Baudelaire

Nasce a Parigi nel 1821, dove trascorre un'infanzia ed un’adolescenza triste;
Con la maggiore età, prese il possesso dell’eredità del padre, che dimezzò dopo pochi anni;
Avendo molti debiti, si rifugiò nelle metropoli dove iniziò a bere e drogarsi;
1857 pubblicò “I Fiori del Male”;
Muore nel 1867.

I fiori del male

Raccolta di 100 liriche.
Fiori —>bellezza che solo l'arte sa realizzare;
Male —> degrado e volgarità della società contemporanea.

Lui immagina che al di là delle apparenze, c'è una realtà più profonda e sincera che si può giungere solo con la poesia.
Le parole perdono valore e vengono riscoperte nel loro significato preciso.

Corrispondenze (I Fiori del Male)

Qui Baudelarie va ad esaltare le caratteristiche negative, quindi il decadentismo.
Parla del rapporto tra uomo e natura, dove gli uomini devono raccogliere i segnali della natura, perché lei ci parla.
La poesia contiene 2 figure retoriche:
sinestesia (mette a paragone due parole con campi sensoriali diversi);
uso del simbolo —> rappresentazione di qualcosa (correlativo oggettivo, cioè leggere tra le righe)

L’albatro(da I Fiori del Male)

Baudelaire si mette a paragone con l’albatro, cioè che nel cielo esso è un animale bellissimo, ma sulla terra è goffo, perché ha le ali talmente grandi che non riesce a camminare.
Lui si paragona all’albatro, perché va oltre le nuvole dell’immaginazione.Il pensiero va oltre la loro immaginazione, ma sulla terra non so più importanti.

Domande e risposte