Concetti Chiave
- Charles Baudelaire, influente poeta francese, si colloca tra il Romanticismo e il Decadentismo, vivendo una vita bohémien a Parigi e traendo ispirazione da esperienze esotiche.
- La sua opera più celebre, "I fiori del male", esplora temi di depressione, alienazione, e la ricerca dell'ideale, intrecciando modernità e corruzione con un viaggio verso una morte liberatoria.
- Baudelaire utilizza simbolismo e sinestesie per svelare legami occulti tra le forme materiali e una realtà più profonda, rinunciando alla razionalità per abbandonarsi alle sensazioni.
- Ne "L'albatro", Baudelaire raffigura il poeta come un essere nobile ma incompreso, il cui talento lo rende inadatto alla vita comune e oggetto di scherno da parte della società borghese.
- Stilisticamente, Baudelaire mescola corrispondenze, allegorie, temi tragici e immagini basse per esprimere il conflitto interiore tra aspirazioni spirituali e attrazioni materiali.
Indice
Vita e influenze di Baudelaire
Si colloca al confine tra l’età romantica e decadente.
Nasce a Parigi nel 1821, da una famiglia borghese, e vive una vita nella boheme letteraria del quartiere latino. Compie un viaggio a est del Madagascar che risveglia in lui un gusto per l’esotico, avrà infatti una relazione con una donna mulatta Jeanne Duval che incarna ai suoi occhi vari miti (l’esotico la femminilità tenebrosa e fatale).
La famiglia non manutiene il suo stile di vita e perciò inizia a dedicarsi all’arte.
Sarà affascinato all’autore americano Poe, attratto dall'atmosfera nera.
A causa dell’uso smisurato di droghe muore nel 1867
Opere: numerose opere in prosa, saggi di critica letteraria e artistica; l’opera in prosa più importante sono i poemetti in prosa, componimenti che inaugurano un genere nuovo in cui si mescolano diverse parti narrative il tutto con una scrittura musicale.
L'opera principale: I fiori del male
I fiori del male è un'opera unitaria e organica, nella prima parte l’autore fugge da uno stato di depressione , di MA tutto ciò sembra vano e ricade in basso.
Nella seconda parte si immerge nello spettacolo alienante della città industriale per poi, nelle sezioni successive, ricercare una via di fuga da queste condizioni (verso l’esotico e i paradisi artificiali ricordati dall’uso di sostanze), si rende però conto che ciò non basta e finisce per appellarsi a Satana.
Per poi infine rivolgersi a un “grande viaggio” verso la dimensione sconosciuta della morte, vista come possibilità di esplorare l’ignoto.
Il significato dei fiori
Perché il fiore? I fiori sono associati all’idea del male, del vizio e della corruzione, l’impossibilità di attingere all’innocenza (tutto a causa della modernità).
Tra tutti i vizi c’è ne uno più immondo di tutti: la noia (spleen), nasce dalla consapevolezza che la realtà moderna, elevando l’uomo alla merce e al profitto, ha ridotto gli uomini a cose e ha svuotato la vita di tutte le sue ragioni.
Questa poesia proemiale è la più chiara testimonianza del conflitto del poeta nei confronti del contesto sociale in cui vive e la consapevolezza che tale miseria, portata dalla modernità, non risparmia neppure la figura del poeta.
Il poeta avverte in sé una tormentata sensibilità religiosa, un bisogno di purezza, di spiritualità a l’attrazione del fisico e della noia è invincibile —> perciò si sente costantemente diviso in un conflitto tra Cielo e Inferno da cui l’unica uscita è la morte intesa come viaggio.
Simbolismo e poetica di Baudelaire
Stilisticamente: corrispondenze e allegorie; temi sublimi e tragici, l’orrore senza via di uscita, immagini e termini bassi, soggetti bassi e indegni.
Le forme materiali della natura sono simboli di una realtà più profonda e autentica che si colloca—> al di là delle cose.
Una rete di legami unisce tutte le cose, ma l’uomo non riesce a cogliere questi legami, per decifrarli occorre rinunciare alla visione razionale e abbandonarsi alle sensazioni che mettono in comunicazione con il profondo.
Soggetto e oggetto sono infatti uniti in una unità profonda e tenebrosa (collegamento idealismo)—> perciò sono le sinestesie che colgono i legami misteriosi.
Il poeta ha la facoltà di decifrare questi simboli occulti grazie alla sua—> sensibilità privilegiata.
Il poeta e la società
L’albatro con le sue ampie ali signoreggia l’aria, ma quando si posa sul suolo proprio a causa di esse cammina goffo e appare ridicolo —> parallelismo con il poeta che possiede grandi ali della nobiltà spirituale, capacità intellettuale, sensibilità che gli permettono di volare nei cieli della poesia e dell’ideale MA una volta mescolatosi agli uomini comuni il suo privilegio lo rende inadatto alla vita e lo rende oggetto di scherno.
Si segna perciò il contrasto con la società borghese che non comprende il ruolo dell’artista e rende le sue opere pure merci.
—>Ma lui reagisce a ciò rovesciando il senso di colpa e assumendo la propria diversità come segno di superiorità e nobiltà.
Domande da interrogazione
- Qual è il contesto storico e culturale in cui si colloca Charles Baudelaire?
- Qual è il tema centrale de "I fiori del male"?
- Cosa rappresentano le "Corrispondenze" nella poetica di Baudelaire?
- Qual è il significato simbolico dell'albatro nella poesia di Baudelaire?
- Come Baudelaire percepisce la modernità e il suo impatto sull'uomo?
Charles Baudelaire si colloca al confine tra l'età romantica e decadente, vivendo nella boheme letteraria del quartiere latino di Parigi e influenzato da un viaggio esotico e dall'autore americano Poe.
"I fiori del male" esplora il conflitto tra l'ideale e la realtà moderna, con il poeta che cerca di sfuggire alla noia e alla corruzione della vita borghese attraverso l'esotico e i paradisi artificiali, culminando in un viaggio verso la morte.
Le "Corrispondenze" rappresentano l'idea che le forme materiali della natura siano simboli di una realtà più profonda, accessibile solo attraverso la sensibilità e l'abbandono alle sensazioni, superando la visione razionale.
L'albatro simboleggia il poeta, che con le sue grandi ali di nobiltà spirituale e sensibilità è capace di volare nei cieli dell'ideale, ma appare goffo e ridicolo tra gli uomini comuni, evidenziando il contrasto con la società borghese.
Baudelaire percepisce la modernità come una forza che riduce l'uomo a merce, svuotando la vita di significato e generando noia, il vizio più immondo, che porta a un conflitto interiore tra aspirazioni spirituali e attrazione per il fisico.