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Concetti Chiave

  • La prima edizione de "I fiori del male" di Baudelaire uscì nel 1857 e fu subito oggetto di scandalo e censura.
  • Dopo la condanna, Baudelaire pubblicò una seconda edizione nel 1861, con 35 nuovi testi per sostituire quelli soppressi.
  • Nel poema "L'Albatro", Baudelaire paragona l'uccello al poeta, che eccelle in aria ma appare goffo sulla terra, simboleggiando l'artista incompreso dalla società.
  • L'opera esplora il conflitto tra l'intellettuale e la società borghese, che valorizza l'utile e la produttività sopra la bellezza.
  • Il poeta accetta la sua diversità come un segno di superiorità e nobiltà, rifiutando un mondo che non lo comprende.

Indice

  1. La prima edizione e la condanna
  2. L'albatro e il poeta
  3. Conflitto tra intellettuale e società

La prima edizione e la condanna

La prima edizione de I fiori del male risale al 1857. L'opera suscitò enorme scandalo nella critica e nel pubblico benpensanti, tanto che il tribunale ne ordinò il sequestro e condannò l'autore ad un'ammenda. Dopo la condanna Baudelaire preparò una seconda edizione, arricchita di trentacinque nuovi testi al posto di quelli soppressi. Questa nuova edizione uscì nel 1861.

L'albatro e il poeta

L’albatro L’Albatro di Baudelaire comparve nella seconda edizione dei Fiori del male. Baudelaire nell’opera paragonò l’uccello al poeta: l'albatro, con le sue ampie ali, signoreggia l'aria; ma, quando si posa sul suolo, proprio a causa delle ali non riesce a camminare ed appare goffo e ridicolo. Così il poeta ha le grandi ali della sua nobiltà spirituale, delle sue capacità intellettuali che gli permettono di spaziare nei cieli della poesia; ma, una volta mescolatosi agli uomini comuni, proprio il suo privilegio spirituale è inadatto alla vita pratica.

Conflitto tra intellettuale e società

Si delinea qui il conflitto tra l'intellettuale e il mondo borghese: in una società che ha come valori l'utile e la produttività, l'artista, creatore di un valore disinteressato come la bellezza, appare un diverso. Il poeta assume allora la propria diversità come segno di superiorità e nobiltà; rifiuta quel mondo che non lo comprende

Domande e risposte