Concetti Chiave
- Il tema centrale è la misteriosa connessione tra elementi della natura, descritta come una trama di "corrispondenze".
- La poesia è un sonetto di quattordici versi liberi che esplora la natura come un "tempio" vivente pieno di simboli.
- Il poeta ha il compito di decifrare i messaggi confusi della natura, utilizzando sensibilità e intuizione anziché logica.
- Baudelaire impiega la sinestesia per sovrapporre diverse sfere sensoriali, creando un intreccio di sensazioni uniche.
- Il simbolismo porta a uno stato d'estasi fisico e spirituale, evocando mondi esotici e sensazioni profonde.
Indice
Corrispondenze
La celebre lirica è la quarta della sezione Spleen e ideale, che inaugura la raccolta di Baudelaire.
Temi
- la misteriosa connessione tra gli elementi della natura- la natura simbolica di ogni elemento naturale
Metrica
Sonetto di quattordici versi liberi raggruppati in quattro strofe. Nell’originale francese il testoè un sonetto di versi alessandrini (doppi settenari).
La natura appare al poeta come un «tempio» vivente, un luogo che incute timore e venerazione. In essa appaiono simboli ovunque: l’individuo attraversa questa «foresta di simboli», avvolto da sguardi che in parte conosce e in parte gli risultano misteriosi. Percepisce suoni, profumi e colori che rinviano a una qualche nascosta unità. Sensazioni piacevoli e seducenti avvolgono chi esplora la natura: il suo spirito e i suoi sensi sono inebriati da fortissimi profumi.
Le segrete «corrispondenze» che attraversano la realtà
Il sonetto suggerisce un modo nuovo non solo di fare poesia, ma anche di conoscere la realtà. Il mondo, dice Baudelaire, è formato da una trama d’infiniti rapporti («i profumi, i colori e i suoni si rispondono», v. 8): sono le «corrispondenze» a cui allude il titolo. Gli elementi naturali posseggono insomma una profonda, misteriosa unità e le differenze sono solo apparenti: relazioni segrete legano perfino le tenebre alla luce (v. 7). Allo stesso modo appaiono connessi tra loro, in unità, i vari elementi di un «tempio» (cioè architettura, pitture, riti, fedeli, suoni, profumi ecc.). Ogni cosa ci parla, lanciandoci «sguardi familiari» (v. 4).
Il compito del poetadecifratore
Il messaggio che le cose lanciano all’uomo, però, è confuso («indistinte parole», v. 2); richiede un interprete, che è il poeta. Solo lui può intuire i misteriosi significati che percorrono il mondo e tradurli nel linguaggio dell’arte. Egli non si affida alla ragione o alla logica, ma alla sensibilità e all’intuizione: si mette in ascolto della natura, sintonizzandosi sulla sua lunghezza d’onda. A tale scopo mobilita i cinque sensi e le loro percezioni, per cogliere quelle sfumature a cui il pensiero logico non può giungere.