Concetti Chiave
- La poesia "Corrispondenze" di Baudelaire esplora l'idea di una realtà nascosta, dove la Natura è un tempio di simboli che solo il poeta può decifrare e rivelare agli altri.
- Baudelaire utilizza un linguaggio simbolista, evocativo e musicale, che si discosta dalla tradizione poetica per illustrare le corrispondenze segrete della realtà.
- Il sonetto è scritto in alessandrini, con l'uso dell'enjambement per creare un ritmo sospeso e misterioso, mentre le terzine presentano un ritmo più veloce e chiuso.
- La scelta lessicale in francese evidenzia la corrispondenza in rima tra "paroles" e "symboles", sottolineando il legame tra poesia, mistero e linguaggio.
- Il sonetto utilizza analogia e sinestesia per trasmettere la fusione delle sensazioni, dove ogni oggetto è simbolo di qualcos'altro, e le percezioni si fondono in un'unità vasta.
Da questa concezione discende l'uso di un linguaggio particolare, evocativo, musicale, simbolico, completamente nuovo rispetto a quello della tradizione poetica precedente, adatto a illustrare le corrispondenze segrete; un linguaggio capace di seguire ed esprimere adeguatamente i percorsi dell'intuizione del poeta e di renderla comprensibile. Il linguaggio simbolista, cioè che riflette una realtà che è simbolo di altro, si distacca dal linguaggio poetico della tradizione.
Laissent parfois sortir de confuses paroles
L'homme y passe à travers des forêts de symboles
Qui l'observent avec des regards familiers.
Comme de longs échos qui de loin se confondent
Dans une ténébreuse et profonde unité,
Vaste comme une nuit et comme la clarté,
Les parfums, les couleurs et les sons se répondent.
Il est des parfums frais comme de chairs d'enfants,
Doux comme les hautbois, verts comme les prairies,
—Et d'autres, corrompus, riches et triomphants,
Ayant l'expansion des choses infinies,
Comme l'ambre, le musc, le benjoin et l'encens,
Qui chantent les transports de l'esprit et des sens.
La Natura è un tempio dove incerte parole
mormorano pilastri che sono vivi,
una foresta di simboli che l'uomo
attraversa nei raggi dei loro sguardi familiari.
Come echi che a lungo e da lontano
tendono a un'unità profonda e buia
grande come le tenebre o la luce
i suoni rispondono ai colori, i colori ai profumi.
Profumi freschi come la pelle d'un bambino
vellutati come l'oboe e verdi come i prati,
altri d'una corrotta, trionfante ricchezza
che tende a propagarsi senza fine- così
l'ambra e il muschio, l'incenso e il benzoino
a commentare le dolcezze estreme dello spirito e dei sensi.

Nelle terzine il ritmo si fa più veloce e ogni verso è chiuso in sè e separato dagli altri tramite la punteggiatura. Mentre le quartine sono occupate ciascuna da un periodo, le due terzine sono entrambe contenute in un unico periodo sintattico.
Questo messaggio si avvale dell'uso di due figure retoriche di significato. Nella prima quartina, la Natura con i suoi alberi è assimilata mediante l'analogia a un tempio con le sue colonne: la poesia moderna farà largo uso di questa figura retorica.
Nelle terzine l'uso della sinestesia rende l'idea che le sensazioni si fondano in una vasta unità, in cui ciascuna di esse richiama e corrisponde a un'altra: i profumi sono definiti infatti freschi, vellutati e verdi, e le sostanze odorose ambra, muschio, incenso e benzoino tendono a commentare le dolcezze estreme dello spirito e dei sensi.
Domande da interrogazione
- Qual è la concezione della poesia espressa da Baudelaire in "Corrispondenze"?
- Come viene descritto il linguaggio utilizzato nella poesia "Corrispondenze"?
- Qual è la struttura metrica del sonetto "Corrispondenze"?
- Quali figure retoriche sono utilizzate nel sonetto e qual è il loro scopo?
- Qual è il significato delle parole in rima nel sonetto?
Baudelaire vede la poesia come un mezzo per rivelare i legami segreti e simbolici nascosti nella realtà, che solo il poeta, con la sua sensibilità, può intuire e comunicare.
Il linguaggio è evocativo, musicale e simbolico, diverso dalla tradizione poetica precedente, adatto a illustrare le corrispondenze segrete e a esprimere l'intuizione del poeta.
Il sonetto è composto da alessandrini, versi di dodici sillabe, e utilizza l'enjambement per creare un ritmo lento e sospeso, mentre le terzine hanno un ritmo più veloce.
Vengono utilizzate l'analogia e la sinestesia per rappresentare le corrispondenze tra le sensazioni e i simboli, creando un'unità profonda tra i vari elementi della realtà.
Le rime tra "paroles" e "symboles" e tra "se confondent" e "se repondent" sottolineano il legame tra poesia, mistero, linguaggio e corrispondenze, elementi centrali del discorso poetico.