Concetti Chiave
- Charles Baudelaire, nato a Parigi nel 1821, visse un'infanzia segnata dalla morte del padre e da un patrigno autoritario.
- Ottenne l'eredità paterna a 18 anni, ma la dissipò rapidamente, venendo posto sotto tutela.
- La sua carriera lo vide affermarsi come giornalista e critico, vivendo una vita da dandy immersa nello spleen.
- Nel 1857 pubblicò "I fiori del male", opera che fu censurata per oscenità e oltraggio alla morale.
- "I fiori del male" è una raccolta poetica che rompe con la tradizione, composta da più di cento liriche divise in sei sezioni tematiche.
- Il titolo "I fiori del male" allude alla bellezza e al degrado della società, con il poeta visto come un angelo caduto.
- Il linguaggio delle poesie è innovativo, con parole che assumono significati allusivi e fonici, svelando il mondo interiore del poeta.
Baudelaire – biografia
- nasce a Parigi nel 1821- suo padre muore quando lui aveva sei anni e la madre si risposa con un uomo rigido e autoritario
- a 18 anni entra in possesso dell’eredità paterna, che dimezza in pochi anni e viene messo dal patrigno sotto la tutela di un notaio
- comincia a lavorare come giornalista e critico d’arte e di musica
- partecipa alla rivoluzione parigina
- si dà alla vita del dandy, ma pieno di debiti si immerge nella vita dello spleen
- sente un senso di colpa e il bisogno di riscattarsi e di vivere una vita ordinata e normale
- nel 1857 pubblica I fiori del male
- l’opera viene condannata per oscenità e oltraggio alla morale e viene quindi parzialmente censurata
- muore nel 1867, colpito da una paralisi e assistito dalla madre
Charles Baudelaire - I fiori del male
- raccolta di poesie che segna la rottura definitiva con la tradizione e inaugura la lirica moderna- comprende più di cento liriche, in parte pubblicate su riviste
- l’opera è divisa in sei sezioni:
1) noia e ideale
2) quadri parigini
3) il vino
4) i fiori del male
5) la rivolta
6) la morte
- le liriche non sono disposte in ordine cronologico di composizione, ma costituiscono un percorso esistenziale
- il senso di disagio e malessere esistenziale, che si esprime nello spleen, porta il poeta a una ribellione contro Dio e al rifiuto totale del mondo attraverso la morte
- il titolo allude, con la parola “fiori” alla bellezza e con la parola “male” al degrado e alla volgarità della società contemporanea
- il poeta è un angelo caduto, una creatura sradicata dalla società, che intuisce la presenza di una realtà più profonda e autentica che si può raggiungere solo con la poesia
- linguaggio nuovo = le parole perdono il valore convenzionale ma hanno un significato allusivo e fonico
- è presente un lessico ricchissimo, in cui si individuano parole chiavi che svelano il mondo interiore del poeta
- “L’albatro” = emerge il paragone tra la condizione di vita dell’albatro (uccello marino) e la condizione di vita del poeta, poiché entrambi vengono derisi da tutti e questo capita al poeta perché è incompreso dalla società
- “Corrispondenze” = emerge che la natura è piena di simboli da scoprire poiché è una realtà non percepibile; il compito di scoprire questi simboli è dato al poeta, che ha tanta sensorialità
Domande da interrogazione
- Quali sono gli eventi principali della vita di Charles Baudelaire?
- Qual è il significato del titolo "I fiori del male"?
- Come è strutturata l'opera "I fiori del male"?
- Qual è il ruolo del poeta secondo Baudelaire?
Baudelaire nasce a Parigi nel 1821, perde il padre a sei anni e la madre si risposa. A 18 anni riceve l'eredità paterna, che spreca rapidamente, e viene posto sotto tutela. Lavora come giornalista e critico, partecipa alla rivoluzione parigina, e pubblica "I fiori del male" nel 1857, opera censurata per oscenità. Muore nel 1867.
Il titolo "I fiori del male" allude alla bellezza con "fiori" e al degrado della società contemporanea con "male". Rappresenta la dualità tra bellezza e corruzione.
L'opera è divisa in sei sezioni: noia e ideale, quadri parigini, il vino, i fiori del male, la rivolta, e la morte. Le poesie non seguono un ordine cronologico ma formano un percorso esistenziale.
Il poeta è visto come un angelo caduto, una creatura sradicata dalla società, che percepisce una realtà più profonda e autentica accessibile solo attraverso la poesia. Ha il compito di scoprire i simboli nascosti nella natura.