
Tutti i neolaureati (e non solo), lo sanno bene: trovare uno stage ben retribuito non è cosa semplice. Per questo sono state introdotte delle soglie che stabiliscano un compenso minimo per il tirocinio extracurriculare, che differisce di regione in regione.
Con una grossa novità: la conferenza Stato - Regioni, il 25 maggio 2017 ha approvato le nuove linee guida sui tirocini, tra le quali vi sono indicazioni sulla durata massima del tirocinio - che al momento varia a seconda della tipologia - e sulla retribuzione minima: 800 euro mensili. La Regione Lazio è stata tra le prime ad accogliere queste linee guida, e dal 1 ottobre tutti gli stagisti avranno un rimborso di tutto rispetto, con una durata massima del progetto di 6 mesi.
Una norma contro lo sfruttamento
Ottime notizie, insomma, per tutti i giovani stagisti del Lazio. Fino ad oggi, le linee guida nazionali prevedevano un compenso minimo di 300 euro con una durata del tirocinio fino ad 1 anno. Un periodo molto lungo, per un rimborso spese così basso: per questo, per tanti ragazzi, lo stage non ha significato una vera opportunità di inserimento nel mondo lavoro e di indipendenza. Il rischio, infatti, è che l'esperienza di tirocinio sostituisca contratti di lavoro veri e propri.
Le altre novità
L'impegno della Regione Lazio nel riformulare i tirocini extracurriculari in modo da renderli un'esperienza positiva per i giovani non finisce qui. Tra le altre novità, è stata inserita la possibilità di rinnovare lo stesso progetto formativo solo per una volta nell’ambito dei 6 mesi complessivi. Inoltre, è previsto il divieto di svolgere il tirocinio nelle ore notturne. Basta poi con gli stagisti addetti alle fotocopie: le aziende, pubbliche e private, dovranno infatti sottoscrivere un codice etico a garanzia della qualità degli stage.Novità anche per gli studenti delle superiori: a partire dai 16 anni possono svolgere mini tirocini da 14 giorni fino a un massimo di 3 mesi, ma solo nei mesi estivi.
Le aziende stanno già applicando le nuove regole dalla data di entrata in vigore del provvedimento, il primo ottobre 2017: è prevista l’interdizione fino a 24 mesi per chi le infrange.