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di oltre1sguardo
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lettera presentazione come scriverla

Cercare lavoro è un vero lavoro, e come non è facile trovarlo non è facile cercarlo. Sono molti gli accorgimenti, le astuzie e i trucchi da tenere in considerazione affinché un selezionatore o un datore di lavoro in genere si accorga della nostra candidatura tra tante decine di curriculum che arrivano.

Come fare, allora, per emergere dalla massa? Seguite i nostri consigli e ve la caverete.

Il curriculum è importante

Intanto, serve un buon curriculum. Inteso come ordinato, ben scritto, senza errori grammaticali, o contenuti non rilevanti. Potete usare sia il formato europeo che un formato personalizzato. Se siete in cerca del vostro primo lavoro e non avete molte esperienze precedenti da inserire, potete ovviare al problema per esempio citando esperienze di volontariato, o se ne avete fatti, lavori di gruppo svolti durante gli studi universitari.

La lettera di presentazione, un biglietto da visita

La lettera di presentazione è spesso sottovalutata, ma può fare la differenza. Infatti, accompagna e presenta il curriculum di un candidato. Perché sia efficace, non deve mai essere più lunga di una pagina, ma deve essere esplicativa sul perché vi ritenete ‘giusti’ per un lavoro. Innanzitutto, cercate di trovare il ‘referente’, ossia una persona specifica cui indirizzare la lettera. Dedicate poche righe a dire chi siete (nome, cognome) e i vostri studi. Magari fate un accenno a uno o due dei lavori precedenti. Ma solo un cenno, perché poi saranno spiegati nel curriculum ed è quello che il selezionatore deve leggere. La parte centrale e più importante è invece la presentazione del vostro profilo: cosa sapete fare, cosa volete fare e soprattutto perché. Immaginate che sia il vostro biglietto da visita: deve essere esauriente, far emergere la vostra personalità ma allo stesso tempo deve essere sintetica e soprattutto deve colpire. Chiudete con dei saluti educati e di nuovo nome e cognome, magari firmando.

Trucchi per scrivere la lettera di presentazione

Per non fare buchi nell'acqua, cercate di capire ciò che cerca il datore di lavoro. È ok andare incontro alle competenze richieste nell'annuncio, mettendole in evidenza nella lettera di presentazione. Puntate sulle motivazioni, questo è il segreto. Vi state candidando per esempio per fare l’animatore nei villaggi turistici? Spiegate che siete persone dinamiche, che vi piace stare in mezzo alla gente e relazionarvi con gli altri. Vi state invece candidando per mansioni da ufficio? Allora presentatevi come persone precise, capaci di concentrarsi e di rispettare le scadenze. Ma date spazio anche alle vostre competenze informatiche – oggi non c’è lavoro da ufficio che si svolga senza avere un computer davanti al naso per almeno 8 ore – ed eventuali corsi svolti. E se sapete le lingue o avete certificati in merito meglio: sono competenze sempre molto utili e ricercate. Sappiate quindi valorizzare i vostri punti di forza.

Non esagerate

Quando avrete finito di scrivere, rileggete con attenzione tutta la lettera e, se avete un amico fidato, offritegli un caffè e fatevi dare un parere sincero e spassionato anche da lui. Non esagerate gonfiando le vostre competenze, poiché le bugie hanno le gambe corte e in sede di colloquio ciò che sapete o non sapete fare viene fuori subito. Del resto, se avete poca esperienza magari un datore di lavoro deciderà di investire su di voi e insegnarvi a fare quel lavoro, pertanto non c’è bisogno di dimostrarsi ‘super-esperti’ se non lo si è. Anzi, state imboccando la strada sbagliata.
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