
Meglio frequentare un istituto tecnico (o professionale) o un liceo? Questa è una tra le domande più frequenti tra gli studenti italiani. Il liceo, spesso, è visto come una ”scelta sicura”, che fornisce una cultura generale e completa, solida base per proseguire gli studi all’università. Tuttavia, viene spesso sottovalutata la portata della formazione tecnica, che non toglie nulla alle materie “tradizionali” per fornire, inoltre, competenze importanti per intraprendere una determinata professione.
Ovviamente, la decisione dipende molto dalle prospettive future di ogni studente. Per chi però ha già lo sguardo rivolto al mondo del lavoro, di sicuro la formazione tecnica può rappresentare una marcia in più per realizzare i propri sogni. Ecco le motivazioni per cui una scuola tecnica può metterli in contatto con le aziende fin da subito, grazie alla didattica e ai progetti che valorizzano il talento come TecnicaMente, l’iniziativa di Adecco che fa da ponte tra gli studenti e le imprese del territorio. Scopri di più!
Se hai già le idee chiare, puoi specializzarti subito (e meglio)
Chi ha già una passione spendibile nel mondo del lavoro (ad esempio la moda, la grafica, l’informatica o la meccanica), grazie a un istituto tecnico o professionale potrà approfondire da subito questa propensione. L’approccio didattico è spesso pratico, per cui si avrà la possibilità di applicare ciò che si impara nei libri durante le ore di laboratorio. Negli anni delle superiori, insomma, chi frequenta un istituto tecnico può, oltre a studiare le materie “classiche” come italiano, storia, matematica, indispensabili per la propria formazione, anche “imparare il mestiere” che vorrebbe fare da grande.
Gli istituti tecnici “eccellenti”
Senza contare che alcune delle scuole più innovative d’Italia sono proprio istituti tecnici o professionali. In queste scuole, gli strumenti sono all’avanguardia e la tecnologia fa parte della giornata “tipo” dello studente. Laboratori multimediali, tablet per tutti gli alunni, aule e spazi flessibili, addirittura oculus per la realtà aumentata. Un sogno? No, si tratta della pura realtà.
Diplomi tecnici: un filo diretto con il mondo del lavoro
Il solo diploma di scuola superiore basta per trovare un lavoro? Sì, se si tratta dei diplomi tecnici e professionali. A dirlo sono i dati: secondo l’ultimo rapporto AlmaLaurea sulla condizione lavorativa dei diplomati, ad un anno dalla maturità risulta occupato il 35,5% dei diplomati del 2017: la percentuale di occupati è più elevata per i diplomati professionali (52,0%) e tecnici (43,8%), mentre tocca il minimo tra i liceali (26,8%).
Non devi per forza rinunciare alla formazione post-diploma
Il fatto che gli studi tecnici siano utili per trovare lavoro subito dopo il diploma non comporta necessariamente che si debba rinunciare a specializzarsi e proseguire gli studi. Anche i ragazzi che escono dagli istituti tecnici possono, se lo ritengono opportuno, iscriversi all’università, o continuare a formarsi nel settore che hanno sperimentato alle superiori. Una delle possibilità è scegliere una formazione alternativa all’università molto professionalizzante e - generalmente - di altissimo livello quale quella fornita dagli ITS (istituti tecnici superiori) o altre scuole di specializzazione. Chi conclude con successo questi percorsi ha altissime possibilità di trovare lavoro nei primi mesi dopo il titolo (anche più dell’80%).
Le professioni tecniche sono “introvabili” (e richiestissime)
Un altro dei buoni motivi per frequentare un istituto di questo tipo, se vuoi trovare lavoro in tempi brevi, è che oggi i professionisti in campo tecnico e tecnologico sono ricercatissimi dalle aziende, ma praticamente “introvabili”. Secondo l’ultimo rapporto Excelsior-UnionCamere, tra le 30 figure professionali più difficili da reperire (e quindi, richiestissime) la maggior parte appartiene al ramo delle professioni tecniche nell’ambito industriale (ad esempio elettrotecnici, tecnici elettronici, tecnici meccanici), nell’ambito dei servizi (ad esempio agenti assicurativi, tecnici programmatori, agenti immobiliari), nonché nei settori dell’elettronica e informatica (ingegneri elettrotecnici, analisti e progettisti di software, elettrotecnici, tecnici elettronici, installatori, manutentori e riparatori di apparecchiature informatiche, specialisti di saldatura elettrica). Tante di queste professioni possono essere svolte da diplomati degli istituti tecnici e degli istituti professionali.