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Come aprire una attività in proprio? Ecco i passaggi da fare articolo

Aprire un’attività in proprio è la scelta che moltissimi studenti o Neo-laureati intraprendono per ovviare alla mancanza di un posto di lavoro. I passaggi da seguire sono semplici e chiari.

COME APRIRE UN'ATTIVITA' IN PROPRIO: PREMESSA

Quella di aprire un’attività in proprio sembra esser diventata una scelta obbligata per chi si affaccia al mondo del lavoro o per chi dopo l’ennesimo stage sente il bisogno di cambiare.
Gli strumenti che oggi vengono offerti a tutti coloro che si vogliono avventurare nell’apertura di un’attività sono molteplici. Il sito dell’agenzia delle entrate offre diversi strumenti per individuare i passi da compiere, ma la vera risorsa necessaria è il commercialista. On-line è possibile richiedere una consulenza a costi inferiori rispetto i tradizionali studi associati ed è bene evitare il fai-da-te, almeno nella prima fase di apertura.

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APRIRE UN'ATTIVITA' IN PROPRIO: PASSI OBBLIGATORI

Ci sono diversi punti da tenere in considerazione riguardo l’apertura di una propria attività e la primissima è la tipologia di ditta o società si vuole aprire. La scelta può esser determinata da diversi fattori, quali il numero di dipendenti che si vorranno avere in futuro, il numero di soci che ne faranno parte, la destinazione del servizio che si vuole offrire ed il peso fiscale che può variare in base alle agevolazioni presenti. Tutte le attività necessitano di apertura di partita IVA (le ritenute d’acconto rimangono uno strumento valido per i lavori occasionali ma non lo è se l’intenzione è quella di avviare qualcosa di serio) e sono accompagnate da uno specifico codice ATECO, che ne specifica la categoria merceologica di riferimento. Non tutte le attività necessitano dell’iscrizione alla camera di commercio, ad esempio i consulenti freelance non devono denunciare l’avvio.

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APRIRE UNA START UP: DITTA INDIVIDUALE O SOCIETA'?

Oggi la rosa di scelta è ampia ed i liberi professionisti con ditta individuale sono in aumento grazie al particolare regime agevolato che consente di pagare le tasse in maniera semplificata, il cosiddetto “regime dei minimi”.
Il motivo per cui molti nuovi piccoli imprenditori scelgono di avviare una società e non una ditta individuale con regime dei minimi, sta nell’impossibilità di avere dipendenti direttamente stipendiati o soci. Le due vie maggiormente prese in considerazione sono la cooperativa e la srls, dove la prima è indicata per coloro i quali vogliono avviare un’attività non-profit, mentre la seconda per le società che come intento hanno il generare profitto. Le srls sono a tutti gli effetti delle Società a Responsabilità Limitata ma con delle agevolazioni fiscali ai quali solo persone al di sotto dei 35 anni hanno accesso. Se la srls vede da un parte l’agevolazione del capitale sociale minimo fissato ad 1€, ha dall’altra la problematica di non esser accessibile a chi desidera avviare un’attività in propri superati i 35 anni di età.

COME APRIRE UN'ATTIVITA' IN PROPRIO: L'ULTIMO PASSO
Dopo aver consultato un commercialista ed aver aperto una partita iva, sarà necessario armarsi di una buona immagine per offrire sicurezza e serietà ai clienti.Il requisito fondamentale rimane il sito internet, ma la presenza sui comuni social network è ormai da considerarsi un requisito fondamentale. Se personalmente non si posseggono le capacità per la creazione di un buon logo o di una convincente campagna pubblicitaria sarà bene affidarsi ad un professionista della comunicazione, bisogna categoricamente abbandonare l’idea del fai-da-te e pensare unicamente a come far fruttare la nostra idea di business.

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