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Simona Tironi Like a Pro(f)

Ragazzi e ragazze tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non seguono percorsi di formazione. Sono i NEET, e in Italia rappresentano una fetta consistente della popolazione giovanile: oltre un milione in Italia 150.000 concentrati solo nella Lombardia. 

Ma c’è chi, alle analisi, preferisce le soluzioni. Come Simona Tironi, Assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, protagonista della nuova puntata di Like a Pro(f) – il format TikTok di Skuola.net - che stavolta ha voluto mettere a confronto studenti e istituzioni, per parlare di scuola e futuro con chi è impegnato nella soluzione concreta di questo fenomeno. 

Proprio oggi, infatti, l'Assessore ha annunciato un piano staordinario da 50 milioni di euro con lo scopo di non è solo prevenire l’esclusione sociale, ma anche riattivare chi si trova già nella condizione di Neet, attraverso la realizzazione di interventi congiunti nelle scuole, per intercettare precocemente i segnali di abbandono.

Sono previste anche iniziative nei territori, per costruire percorsi personalizzati di reinserimento nel mercato del lavoro, con azioni concrete volte ad aumentare le opportunità occupazionali.

Come ha detto Simona Tironi a Skuola.net, tutte queste azioni sono fondamentali per ricostruire la motivazione, offrire alternative concrete e garantire una seconda possibilità a chi si è perso per strada.

@skuolanet

Ma perché si parla cosi tanto dei Neet? Perché purtroppo l'#Italia è uno dei paesi europei con la più alta percentuale di #giovani che non studiano e non lavorano: sono oltre un milione. Ma cosa si può fare se ci si ritrova in questa condizione? Lo abbiamo chiesto a Simona Tironi, Assessore all'Istruzione, Formazione, Lavoro, della Regione Lombardia, che ci ha raccontato cosa la Regione Lombardia sta facendo (e da cui si potrebbe prendere ispirazione!) Hanno appena lanciato un piano da 50 milioni di euro per sviluppare progetti per il contrasto al fenomeno, che devono prevedere attività pratiche, formative, di orientamento e percorsi di mentoring individuale, per rafforzare le competenze, la motivazione e l’autonomia dei giovani coinvolti. In Lombardia si punta tantissimo sull’istruzione professionale, trasmettere prima di lasciare il sistema formativo una professione spendibile fin da subito: ci sono circa 60.000 giovani che stanno costruendo il proprio futuro grazie all’istruzione e formazione professionale, dei progetti concreti, costruiti insieme al territorio e al terzo settore, per accompagnare questi giovani nel mondo del lavoro. Sul sito della Regione qualunque giovane interessato può trovare la scuola professionale più vicina a casa sua, tra enti accreditati e corsi su misura per ogni provincia. Il sentiero della formazione professionale non è una strada a senso unico verso il mondo del lavoro: dopo c’è la possibilità di specializzarsi ulteriormente negli ITS Academy, percorsi pensati insieme alle imprese che danno lavoro a tutti (o quasi) i diplomati. #lavoro#lavorodeldomani#formazioneprofessionale#its#ifp#istruzione

suono originale - Skuola.net - Skuola.net

Indice

  1. Una mano tesa ai NEET: “Li rimettiamo in cammino, prima come persone e poi come professionisti”
  2. Formazione professionale: 60mila studenti già in campo
  3. Il segreto? 50% a scuola, 50% in azienda

Una mano tesa ai NEET: “Li rimettiamo in cammino, prima come persone e poi come professionisti”

Altro che retorica del “chi non lavora è perché non vuole”. Per Tironi, la realtà è più complessa e serve uno sguardo più umano. “Abbiamo un obiettivo molto chiaro”, dice, “quello di dare un'opportunità importante a quei ragazzi e ragazze che oggi non studiano, non si formano, non lavorano”.

Una sfida che Regione Lombardia ha scelto di affrontare coinvolgendo i territori e il terzo settore, in grado di intercettare e accompagnare chi si sente escluso.

Il cuore dell’intervento? Percorsi di crescita motivazionale, pensati per ricostruire fiducia e progettualità: “Prima sul piano personale, poi su quello professionale. Chi partecipa può trovare davvero un riscatto, una motivazione. Un’occasione per cambiare la propria vita”.

Formazione professionale: 60mila studenti già in campo

Ma chi non vuole seguire la strada dell’università ha alternative? Eccome, assicura Tironi. L’offerta della Regione in ambito istruzione e formazione professionale è vasta e accessibile: “Basta collegarsi al sito di Regione Lombardia e inserire nel motore di ricerca ‘istruzione e formazione professionale’ con la provincia di residenza. Troverai tutte le scuole accreditate più vicine a te”.

Un sistema che coinvolge oltre 60mila studenti solo nei primi anni, con corsi pensati per dare competenze reali e spendibili nel mondo del lavoro. La punta di diamante? La possibilità, dopo la qualifica, del passaggio agli ITS Academy, percorsi biennali post-diploma ad alta specializzazione, sempre più richiesti dalle imprese.

Il segreto? 50% a scuola, 50% in azienda

Non basta insegnare un mestiere. Bisogna anche praticarlo sul campo. “La chiave del successo del nostro modello è la sinergia con il mondo produttivo”, sottolinea l’Assessora. Nei percorsi professionali lombardi, metà del tempo si passa in classe, l’altra metà direttamente in azienda.

Un sistema che vede quasi 12mila studenti attualmente iscritti nei corsi ITS, e che funziona. Non a caso, l’approccio “hands-on”, con le mani in pasta sin da subito, si traduce spesso in assunzioni immediate. Perché formare bene significa anche colmare lo skill mismatch e dare una risposta vera alle esigenze del mercato.

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