
Stereotipi che spesso conducono i giovani a scelte che non coincidono con i loro desideri e le loro aspirazioni o che, addirittura, conducono a non fare alcuna scelta portando a una condizione temuta da molti: ritrovarsi nel limbo di quelli che non studiano e non lavorano, i cosiddetti NEET. Una condizione da cui si può tornare indietro. E meglio ancora prevenire. Ad esempio, ascoltando i consigli degli esperti di orientamento, dei professionisti HR che conoscono le dinamiche del mondo del lavoro, ma anche le testimonianze di giovani che hanno smontato alcuni stereotipi.
L’evento, uno degli appuntamenti dell’ultima edizione di Destination Work, con il Patrocinio del Ministero dell’Istruzione e del Merito, si è svolto lo scorso 7 novembre e ha visto la partecipazione di oltre 6.000 studenti tra presenti e collegati in streaming. E oggi su Skuola.net vogliamo portarti gli highlights di questo incontro.
L’orientamento fatto da esperti del mondo del lavoro e da fuoriclasse dello sport: come diventare “campioni” della scelta post-diploma
Dal “non si trova lavoro” al “serve per forza una laurea per guadagnare di più” passando per “la passione non può diventare un lavoro”: ecco alcuni degli avversari che abbiamo affrontato nel corso della mattinata.E lo abbiamo fatto insieme a Pasquale Gravina, oggi Strategic Selling Director Gi Group Holding e ieri pluricampione dell'Italvolley, che ha intervistato Gloria Peritore, pugile professionista e pluricampionessa mondiale di kickboxing, e Gigi Datome, ex cestista e capitano della nazionale italiana di basket, due role model sportivi che ci hanno raccontato come hanno trovato la propria strada vincendo paure e luoghi comuni.
Abbiamo ascoltato anche la voce della Dott.ssa Stefania Andreoli, per riflettere sul futuro e su come affrontare le incertezze e le paure che genera.
Ma anche il parere di esperti dal mondo dell’orientamento e del lavoro, come Marianna Marrazzo, Central Sourcing Coordinator Gi Group. E dal team di Skuola.net Daniele Grassucci, direttore e co-founder di Skuola.net, e i volti social Nikolais e Scarlett, hanno fatto da ponte tra il mondo degli adulti e quello degli studenti. Riportando a casa uno dei famosi super riassunti che trovate nel video in pagina.
Il posto fisso sta scomparendo, ma coniugare le passioni con il lavoro è possibile
Il mondo del lavoro attuale è in continua evoluzione e anche il concetto di posto fisso sta scomparendo. Così secondo Pasquale Gravina gli studenti devono sapere che “molte competenze invecchiano molto più rapidamente”, per cui la cosa davvero preziosa è “essere mentalmente pronti a mettersi in gioco e a fare più di un mestiere nella vita”.
Sì, ma quale strada percorrere? Seguire le passioni può davvero essere rischioso per trovare una posizione stabile? “Ho avuto la fortuna di poter fare quello che amavo come lavoro - racconta Gigi Datome -, non è semplice, non è scontato, però è possibile”. A testimonianza che seguire il cuore non è mai sbagliato. “Magari non è il lavoro stesso la vera passione, ma tante cose che sono relative al lavoro. Come accontentare il cliente, raggiungere gli obiettivi, il migliorarsi sempre”. Se poi si trova anche un lavoro che combacia perfettamente con il proprio sogno, “abbiamo fatto Bingo”.
Nella ricerca della propria strada gli stereotipi di genere possono essere degli ostacoli che è necessario superare. Come ha fatto Gloria Peritore, che con la sua storia è “l’esempio di come uno sport che è considerato prettamente maschile si cuce perfettamente addosso a una donna”.
E i ragazzi, cosa ne pensano? Quando si parla di lavoro e stereotipi, sembrano avere le idee più chiare grazie ad eventi come questo. Ad esempio Gloria, studentessa che vorrebbe diventare tecnica delle luci e lavorare nei concerti, sa che dovrà impegnarsi per concretizzare i suoi desideri, ma ha imparato a non farsi abbattere dai luoghi comuni: “Io ci credo e spero davvero di farcela!”.
“All you NEET is work”: abbattere i luoghi comuni per trovare la propria strada
Lo ha dimostrato l’ultima edizione del nostro Osservatorio “Giovani e orientamento”, realizzato proprio con una delle società di Gi Group Holding: le attività di orientamento a scuola per 8 studenti su 10 sono sbilanciate verso l’università, traducendosi per lo più in presentazioni di facoltà e corsi di laurea, senza contemplare eventuali alternative.Solo 1 studente su 10 le comincia entro la terza superiore, il 33% non prima della quinta e 1 su 4 addirittura non ne ha mai fatte. Non sorprende allora che il timore di finire a ingrossare le fila dei NEET (Not in Education, Employment or Training) o, più in generale, di fare la scelta “sbagliata”, sia ben presente tra i giovani.
Il primo obiettivo di “All you NEET is work” è stato quindi quello di “smontare” i luoghi comuni che spesso preoccupano gli studenti e che li “bloccano” o li deviano nella loro scelta post-diploma. Non per proporre dei piani B, ma per aiutare i ragazzi e le ragazze a costruire o realizzare il loro piano A.
Se hai ancora sete di orientamento, quello fatto bene, puoi sempre rivedere per intero l’evento registrandoti sulla piattaforma, dove troverai anche una serie di altre opportunità per schiarirti le idee sul tuo percorso post-diploma.