Alessandra9611
Ominide
2 min. di lettura
Vota 3 / 5

Concetti Chiave

  • Gaio Petronio era noto per il suo lusso raffinato, distinto dalla dissipazione comune.
  • Petronio trascorreva le giornate dormendo e le notti dedicandosi ai doveri e ai piaceri.
  • Come proconsole in Bitinia e console, Petronio si dimostrò capace e influente.
  • Fu considerato arbitro di eleganza da Nerone, influenzando i suoi gusti.
  • Tigellino, invidioso, complottò contro Petronio accusandolo di amicizia con Scevino.
Testo latino
XVIII. De C. Petronio pauca supra repetenda sunt. Nam illi dies per somnum, nox officiis et oblectamentis uitae transigebatur; utque alios industria, ita hunc ignauia ad famam protulerat, habebaturque non ganeo et profligator, ut plerique sua haurientium, sed erudito luxu. Ac dicta factaque eius quanto solutiora et quandam sui neglegentiam praeferentia, tanto gratius in speciem simplicitatis accipiebantur. Proconsul tamen Bithyniae et mox consul uigentem se ac parem negotiis ostendit.
Dein reuolutus ad uitia seu uitiorum imitatione inter paucos familiarium Neroni adsumptus est, elegantiae arbiter, dum nihil amoenum et molle adfluentia putat, nisi quod ei Petronius adprobauisset. Vnde inuidia Tigellini quasi aduersus aemulum et scientia uoluptatum potiorem. Ergo crudelitatem principis, cui ceterae libidines cedebant, adgreditur, amicitiam Scaeuini Petronio, obiectans, corrupto ad indicium seruo ademptaque defensione et maiore parte familiae in uincla rapta.

Traduzione
Su Gaio Petronio bisogna riprendere alcune cose precedenti. Infatti il giorno per lui trascorreva nel sonno, la notte nei doveri e nei piaceri della vita; e come l'operosità ad altri, così la sua indolenza lo aveva condotto alla fama, ed era ritenuto non un mangione ed un dissipatore come molti di quelli che dissipano i loro beni, ma un uomo di lusso raffinato. I detti ed i fatti di lui quanto più liberi e dimostranti una certa trascuratezza di sé, tanto più in modo gradito venivano accolti come immagine di semplicità. Tuttavia da proconsole in Bitinia e più tardi come console si mostrò potente e all'altezza dei suoi affari. In seguito ritornato ai vizi oppure per imitazione dei vizi fu ammesso tra i pochi (amici)di Nerone, come arbitro di eleganza, tanto che Nerone non ritiene niente di dolce e piacevole nell'abbondanza, se non ciò che Petronio gli avesse approvato. Da ciò venne l'invidia di Tigellino quasi contro un rivale ed uno più esperto nella conoscenza del piacere. Perciò scatenò la crudeltà del principe, alla quale gli altri desideri cedevano, rinfacciando a Petronio l'amicizia con Scevino, corrotto un servo per la testimonianza, tolta la difesa a Petronio e tratta in catena la maggior parte della servitù.

PS: in questo brano bisogna ripetere: complemento di limitazione, partitivo, qualità, periodo ipotetico e ablativo assoluto.

Domande da interrogazione

  1. Qual era la reputazione di Gaio Petronio secondo il testo?
  2. Gaio Petronio era considerato un uomo di lusso raffinato, non un dissipatore, e la sua indolenza lo aveva condotto alla fama.

  3. Come si comportava Petronio nei suoi ruoli di proconsole e console?
  4. Petronio si mostrò potente e all'altezza dei suoi affari sia come proconsole in Bitinia che più tardi come console.

  5. Quale fu la causa dell'invidia di Tigellino nei confronti di Petronio?
  6. L'invidia di Tigellino derivava dal fatto che Petronio era considerato un arbitro di eleganza e più esperto nella conoscenza del piacere rispetto a lui.

Domande e risposte