Concetti Chiave
- I verbi servili come dovere, potere e volere si uniscono ad altri per completarne il significato, formando un unico predicato.
- I verbi fraseologici, come cominciare a, stare per, e provare a, creano perifrasi unendosi ad altri verbi tramite una preposizione.
- Nei verbi servili, l'ausiliare cambia in base al verbo che reggono, mentre nei verbi fraseologici rimane lo stesso.
- Le perifrasi sostituiscono parole specifiche con espressioni equivalenti, evitando ripetizioni nei testi.
- I verbi causativi come fare e lasciare esprimono un'azione provocata dal soggetto, spesso seguiti dal gerundio.
I verbi servili sono quei verbi che hanno un significato autonomo e hanno quale funzione quella di unirsi ad altri verbi per completare nelle linee generali il loro significato. Tre sono i verbi servili più importanti e questi sono: dovere, potere e volere. E possono essere seguiti da verbi come osare, desiderare, preferire.
I verbi fraseologici invece sono quei verbi che si uniscono ad altri, pur avendo un loro significato autonomo, fornendo un solo predicato nella perifrasi.
Sono anche riportati vari esempi pratici dell'utilizzo dei verbi fraseologici e dei verbi servili nell'ambito dell'analisi grammaticale.

Indice
Verbi servili e verbi fraseologici
Verbi Servili: Alcuni verbi, pur avendo un significato autonomo, si uniscono ad altri per completarne il significato, per accentuare una sfumatura, precisandone la persona, il tempo, il modo così da formare un unico predicato. Per questo motivo sono chiamati veri servili e sono tre:
1. dovere
2. potere
3. volere
Seguiti poi da verbi marginali come:
* osare
* preferire
* desiderare
esempi:devo partire, Paolo non vuole arrivare in ritardo, Matilde non ha potuto telefonare
Questi verbi se sono usati in modo autonomo si coniugano con l'ausiliare avere; quando sono in funzione di verbi servili si coniugano con l'ausiliare del verbo che reggono (es. Luisa è dovuta partire, Sonia ha voluto correre). Tuttavia li coniughiamo sempre con l'ausiliare avere se:
1. sono servili del verbo essere( avresti potuto essere il migliore),
2. sono servili di verbi alla forma riflessiva o intransitiva pronominale con la particella dopo il verbo, in posizione enclitica (Ha potuto lavarsi, ha preferito fermarsi)
Verbi fraseologici: Alcuni verbi, pur avendo un loro significato autonomo, si uniscono ad altri, formando un unico predicato, in forma di perifrasi.Questi verbi si uniscono all'infinito del verbo che reggono tramite una preposizione, costituendo una specie di frasi, detti appunto fraseologici. Esempi: La tempesta sta per arrivare, La nonna ha iniziato a curarsi,Tra poco comincerà a ridere
Sono verbi fraseologici:
1. cominciare a
2. stare per
3. provare a
4. sforzarsi di
5. tentare di
Altri verbi, come:
* fare
* lasciare
Si uniscono direttamente al verbo che reggono : ed esprimono l'azione causata dal soggetto, sono perciò detti verbi causativi: es.Ada lasciò uscire il cane. Quando esprimono il rpolungarsi di un'azione causata dal soggetto sono seguiti dal gerundio esempio: "sto parlando", "cosa vai dicendo?".
per ulteriori approfondimenti sui verbi servili vedi anche qua
Regole dei verbi servili e dei verbi fraseologici
- Sto andando in camera.- Continua a studiare!
- Mi sento spiato. → i verbi fraseologici aggiungono una particolare specificazione di significato.
I verbi fraseologici accompagnano un altro verbo all'infinito, al gerundio o (raramente) al participio per aggiungere all'azione una particolare specificazione di significato.
La costruzione dei verbi fraseologici possono indicare:
- un'azione che comincia o che sta per cominciare: essere sul punto di, accingersi a, cominciare a, stare per (+ infinito)
- un'azione in svolgimento: stare + gerundio, andare + gerundio
- un'azione che prosegue nel tempo: continuare a, proseguire a, ostinarsi a (+ infinito)
- un'azione che finisce: finire di, terminare di, smettere di (+ infinito)
- un'azione che il soggetto cerca di fare: sforzarsi di, tentare di (+ infinito)
- un'azione che il soggetto fa compiere o lascia compiere: fare, lasciare (+ infinito)
- un'azione subita dal soggetto:vedersi, sentirsi, trovarsi (+ infinito o participio passato), lasciarsi (+ infinito).
Nei tempi composti, l'ausiliare richiesto dai verbi fraseologici è lo stesso che richiederebbero se usati da soli, cioè non in funzione di servizio.
Formazione dei verbi servili e fraseologici
Sono definite fraseologiche quelle costruzioni linguistiche che sono proprie e tipiche di una certa linguae che spesso sono intraducibili in modo letterale in un'altra lingua. Con l'unica espressione verbi fraseologici si comprendono verbi e locuzioni che svolgono compiti diversi. Alcuni verbi come vedersi, sentirsi, andare, lasciarsi, trovarsi, oltre ad avere un significato proprio, hanno valore puramente espressivo, quando sono seguiti da un verbo all'infinito o al gerundio o al participio passato. Per quanto la frase possa perdere espressività, in molti casi la forma fraseologica potrebbe essere sostituita da una forma del verbo che esprime il significato principale. (Si vide costretto a tornare. Fu costretto a tornare.
Ti sei lasciato commuovere. / Ti sei commosso.
Andava dicendo delle malignità. / Diceva delle malignità)
Mi trovavo a passeggiare nel parco. / Passeggiavo nel parco.
- Altri verbi (che pure hanno anche un significato proprio) servono a precisare particolari "aspetti", soprattutto il momento o la durata, del1'evento espresso dal verbo principale. Sono definiti aspettuali verbi quali cominciare, iniziare, continuare, finire, cessare, smettere, stare, seguiti da una preposizione (a, di, per) e da un verbo all'infinito, il verbo stare seguito da un gerundio, la locuzione essere sul punto di, eec.
(Ho cominciato a leggere un giallo.
Continui a ridere.
Luca finì di tinteggiare la sua stanza.
L'aereo stava per (era sul punto di) atterrare. )
-I verbi fare e lasciare seguiti da un altro verbo all'infinito esprimono l'idea di causare, di ordinare o di permettere.
Perifrasi: spiegazione ed esempi
Una perifrasi è una figura retorica attraverso cui si sostituisce una parola specifica, o più parole, con altri termini che hanno lo stesso significato o che rimandano alla parola sostituita. La perifrasi è una circonlocuzione il cui significato è “giro di parole”. Quindi la perifrasi esprime un concetto specifico attraverso un’altra espressione linguistica. L’utilizzo delle perifrasi è comune sia negli scritti della letteratura (soprattutto greci e latini), sia nel linguaggio comune (sia orale sia scritto). Le perifrasi vengono utilizzate per evitare di ripetere più e più volte un determinato termine; infatti, se queste non venissero utilizzate, i discorsi e i testi scritti risulterebbero ripetitivi e cacofonici.
Volendo fare alcuni esempi di perifrasi nella letteratura, sono molti i poeti e gli scrittori che fanno uso di questa figura retorica: Eugenio Montale per indicare la propria mente usa la perifrasi “nella calotta del mio pensiero”; Dante, per indicare Dio usa le perifrasi “re dell’Universo”, “colui che tutto muove”, “l’amor che move il sole e l’altre stelle”; o ancora Omero è chiamato “colui che le acque cantò fatali” da Ugo Foscolo.
Nel linguaggio comune invece, alcune delle perifrasi più utilizzate sono: “è passato a miglior vita” per indicare che qualcuno è deceduto; "la mia dolce metà” per indicare il proprio compagno, “i miei gioiellini”, per indicare i propri figli, o ancora “la città della moda”, per indicare Milano, “la grande mela” per indicare New York, o “il re della Savana” per indicare il leone.
Domande da interrogazione
- Quali sono i verbi servili più importanti e come si usano?
- Cosa sono i verbi fraseologici e come si formano?
- Qual è la differenza tra verbi servili e verbi fraseologici?
- Come si coniugano i verbi servili nei tempi composti?
- Qual è il ruolo delle perifrasi nel linguaggio?
I verbi servili più importanti sono dovere, potere e volere. Si uniscono ad altri verbi per completarne il significato e si coniugano con l'ausiliare del verbo che reggono, tranne in alcuni casi specifici.
I verbi fraseologici si uniscono ad altri verbi formando un unico predicato in forma di perifrasi. Si collegano all'infinito del verbo che reggono tramite una preposizione, aggiungendo una specificazione di significato.
I verbi servili completano il significato di un altro verbo, mentre i verbi fraseologici formano un unico predicato con un altro verbo, spesso aggiungendo una specificazione di significato.
Nei tempi composti, i verbi servili si coniugano con l'ausiliare del verbo che reggono, tranne quando sono servili del verbo essere o di verbi riflessivi o intransitivi pronominali.
Le perifrasi sostituiscono una parola specifica con altri termini per evitare ripetizioni, rendendo il discorso meno cacofonico e più vario, sia nella letteratura che nel linguaggio comune.