Concetti Chiave
- I complementi diretti includono complemento oggetto e predicativo, e sono legati a verbi predicativi e copulativi.
- Il complemento oggetto si distingue in partitivo e oggetto interno, a seconda dell'introduzione da articoli partitivi o radici verbali simili.
- I complementi indiretti comprendono vari tipi, come complemento d'agente, di causa efficiente e di denominazione, ciascuno con specifiche preposizioni.
- Il complemento di luogo può avere senso figurato e include sotto-categorie come stato in luogo, moto a luogo, e moto da luogo.
- I complementi di modo o maniera e di mezzo sono introdotti da preposizioni e possono includere espressioni specifiche come "alla romana" o "a mano".
I complementi diretti
Complemento oggetto: risponde alle domande "Chi? Che cosa?".
Esempio: ha lodato suo fratello. Ha mangiato una mela
E' retto dai verbi predicativi (transitivi attivi)
Complemento predicativo del soggetto: risponde alla domanda "come?". Esempio: è’ giudicato severo dagli alunni. E’ stato eletto presidente lo scorso anno.
E' retto da verbi copulativi alla forma passiva. Introdotto anche da: di, a, da, come, in conto di, in funzione di.
Complemento predicativo dell’oggetto: risponde alla domanda "come?".
Esempio: giudicano il professore severo
E' retto da verbi copulativi alla forma attiva
Note
Il complemento oggetto si chiama complemento oggetto partitivo quando è introdotto dall’articolo partitivo.
Si chiamerà complemento dell’oggetto interno se il complemento oggetto ha un significato simile o la stessa radice del verbo. Es.: ha vissuto una vita con molte difficoltà.
Tutti questi complementi possono essere espressi da particelle pronominali.
Il verbo copulativo deve legarsi ad un nome o aggettivo per avere senso compiuto. Il complemento predicativo è retto dai verbi copulativi che indicano modi di essere (nascere, vivere, morire, trasformarsi in, risultare, crescere,rimanere…) e da verbi transitivi quali:
1. Gli appellativi (essere detto, essere chiamato, essere nominato…).
2. Gli elettivi (essere eletto, essere proclamato, essere scelto come…).
3. Gli estimativi (essere giudicato, essere ritenuto, essere stimato…).
4. Gli effettivi (essere fatto,essere reso,essere ridotto,essere riconosciuto...).
Questi ultimi sono alla forma passiva e devono essere usati esclusivamente per il complemento predicativo del soggetto; alla forma attiva per il complemento predicativo dell’oggetto.
I complementi indiretti
Complemento d’agente: risponde alla domanda "da chi?".
Esempio: è stato assunto da Davide.
E' introdotto dalla preposizione semplice "da".
Complemento di causa efficiente: risponde alla domanda "da che cosa?".
Esempio: il tetto è stato rovinato dalla grandine.
E' introdotto dalla preposizione semplice "da".
Complemento di denominazione: risponde alle domande "chiamato come? Di quale nome?".
Esempio: ieri ho visitato la città di Napoli.
E' introdotto dalla preposizione semplice "di".
Complemento di vocazione o vocativo:
Esempio: accomodati, Luca. Sta attento al cane, Luigi.
Non è introdotto da alcuna preposizione.
Complemento di esclamazione o esclamativo:
Esempio: Che noia! Non succede niente.
Non è introdotto da alcuna preposizione.
Complemento di termine: risponde alle domande "a chi? A che cosa?". Esempio: Abbiamo parlato al professore.
E' introdotto dalla preposizione semplice "a".
Complemento di specificazione: risponde alle domande "di chi? Di che cosa?". Esempio: il cane di Alessandro è stanco.
E' introdotto dalla preposizione semplice "di".
Complemento partitivo: indica una parte di un tutto e risponde alle domande "di/tra chi? di/tra cosa?".
Esempio: Domenico è il più bravo della classe. Tre tra quelle spille sono mie.
E' introdotto dalle preposizioni semplici "di, tra".
Complemento di tempo (determinato): risponde alle domande "quando? In quale tempo?".
Esempio: Mozart è nato nel 1756.
E' introdotto dalle preposizioni semplici "a, in, di, su, tra" o da "verso, circa, intorno".
Complemento di tempo (continuato): risponde alle domande "quanto? Per quanto tempo?".
Esempio: la guerra durò cinque anni.
E' introdotto da "per, durante, in, oltre".
Complemento stato in luogo: risponde alle domande "dove? In quale luogo?". Esempio: abitiamo a Roma. Viviamo in Toscana.
E' introdotto da "in, su, a, fra, sopra, sotto, fuori, davanti, dentro, presso, oltre, accanto a, all’interno di".
Complemento moto a luogo: risponde alle domande "dove? In quale luogo? Verso quale luogo?"
Esempio: ci siamo recati ad Alessandria.
E' introdotto da "in, da, su, per, verso, sopra, sotto, dentro, davanti, dietro, fino a, in direzione di".
Complemento moto da luogo: risponde alle domande "da dove? Da quale luogo?".
Esempio. Siete tornati da Savona.
E' introdotto da "da, di".
Complemento per/ attraverso luogo: risponde alle domande "per dove Attraverso quale luogo?".
Esempio: siamo andati per il bosco. Andavamo di qui, spesso.
E' introdotto da "per, da, di, attraverso, in mezzo a, da una parte all’altra di".
Complemento di causa: risponde alle domande "perché? Per quale motivo? Per quale causa?".
Esempio: sono rientrato in casa per la pioggia.
E' introdotto da "per, a, di, da, con, a causa di, a motivo di, per colpa di, per via di".
Complemento di fine o scopo: risponde alle domande "perché? Per che cosa? Per quale fine? Per/con quale scopo?".
Esempio: mangia solo per vivere. Va a scuola per imparare.
E' introdotto da "per, a, in, da, di, al fine di, allo/con lo scopo di".
Complemento di origine o provenienza: risponde alle domande "da chi? Da che cosa? Da dove?".
Esempio: è nato da una famiglia benestante.
E' introdotto dalla preposizione semplice "da".
Complemento di separazione o allontanamento: risponde alle domande "da chi? Da che cosa?"
Esempio: ci liberammo da quel ladro. Si separò dalla propria famiglia.
E' introdotto dalla preposizione semplice "da".
Complemento di modo o maniera: risponde alle domande "in che modo? In che maniera?"
Esempio: camminava velocemente. Hai superato l’esame con facilità.
E' introdotto da "con, a, di, in, da, per, alla maniera di, a modo di, come".
Complemento di mezzo o strumento: risponde alle domande "per mezzo di chi/che cosa? Con quale mezzo?".
Esempio: la lettera è arrivata tramite posta. Ha vinto la gara grazie all’amico.
E' introdotto da "con, per, di, in, da, per mezzo di, grazie a, mediante, tramite, per opera di, attraverso".
Complemento di compagnia: risponde alla domanda "con chi?".
Esempio: andò con Mario. Abita assieme ai nonni.
E' introdotto da "con, insieme con, assieme a, in compagnia di".
Complemento di unione: risponde alla domanda "con che cosa?"
Esempio: siete stati trovati con la droga. Ha corso con il cronometro.
Complemento di materia: risponde alle domande "di che cosa? Di Quale materia?".
Esempio: quel gioiello è d’oro. Non sarà la tua spada di legno a impaurirmi. E' introdotto dalla preposizione semplice "di" e raramente da "in".
Complemento di argomento: risponde alle domande "di che cosa/di chi? Su chi/su che cosa? Intorno a chi/che cosa?".
Esempio: ho letto un articolo a proposito del computer. Parliamo sempre della nostra squadra ogni lunedì mattina.
E' introdotto da "di, su, sopra, intorno a, riguardo a, a proposito di, per, circa, inerente il, in merito a".
Complemento di qualità: risponde alle domande "con che cosa? Di che tipo?".
Esempio: ho visto un bimbo dal viso pallido e di alta statura. Quella signora con i capelli lunghi è la nostra maestra.
e' introdotto dalle preposizioni semplici "di, da, a, con".
Complemento di limitazione: risponde alle domande "in che cosa? Per che cosa? Secondo chi? In quanto a chi?/che cosa?".
Esempio: superò tutti in matematica. Andrea è il più bravo nelle materie umanistiche.
E' introdotto da "in, per, da, di,a in quanto a, in fatto di, riguardo a, rispetto a, limitatamente a".
Complemento di paragone: risponde alle domande "di chi?/ che cosa? Come chi?/ che cosa?".
Esempio: abbiamo sempre studiato più di te. Luigi è più educato di te. Siete bravi come noi.
E' introdotto dalla preposizione semplice "di" e da "come".
Complemento di esclusione o eccettuativo: risponde alle domande "tranne quale?/ che cosa? Escluso chi?/ che cosa?"
Esempio: mi piacciono tutti i formaggi tranne la gorgonzola. E’ brava in tutte le materie eccetto ginnastica.
E' introdotto da "eccetto, salvo, fuorché, tranne, all’infuori, se non, a eccezione di, meno".
Complemento concessivo: risponde alle domande "nonostante chi?/che cosa? Malgrado chi?/ che cosa?"
Esempio: nonostante il mio aiuto, non sei riuscito a superare l’esame. Malgrado il suo comportamento è stato promosso.
E' introdotto da "con, contro, nonostante, malgrado, a dispetto di".
Complemento di sostituzione o scambio: è introdotto da "invece di chi?/che cosa? Al posto di chi?/che cosa?"
Esempio: ha preso il libro di geografia invece di quello di scienze. Il nuovo museo è stato inaugurato dal prefetto al posto del sindaco.
E' introdotto da "per, con, invece di, al posto di, in luogo di, in cambio di".
Complemento di abbondanza: risponde alle domande "di chi? Di che cosa?"
Esempio: la Finlandia è ricca di laghi. L’ Olanda, piena di polder e terre sotto il livello del mare, è un paese che fa parte del Benelux.
E' introdotto da "ricco di, pieno di, colmo di, fornito di".
Complemento di privazione: risponde alle domande "di chi? Di che cosa?". Esempio: certa gente è assolutamente priva di onestà ed educazione. E' introdotto da "povero di, privo di, manca di".
Complemento di vantaggio: risponde alle domande "a chi?/che cosa? Per chi?/che cosa?"
Esempio: ho lavorato tutta la notte per te. Mangiare sano aiuta alla salute. E' introdotto da "a, per, in favore".
Complemento di svantaggio: risponde alle domande "a chi?/ che cosa? Per chi?/che cosa?"
Esempio: il fumo nuoce alla salute. I risultati delle scorse elezioni furono negative per il rappresentante della nostra città.
E' introdotto da "a, per, in favore".
Complemento di colpa: risponde alle domande "di quale colpa? Per che cosa?"
Esempio: è stato incolpato per furto alla nuova gioielleria in centro. Siete stati accusati di truffa.
E' introdotto da "di, per".
Complemento di pena: risponde alle domande" a quale pena? A che cosa? Con che cosa?".
Esempio: sarà condannato a due anni di reclusione. Furono arrestati con la pena di omicidio.
E' introdotto dalle preposizioni semplici "a, con".
Complemento di età: risponde alle domande "a quale età? A quanti anni? Di che età?".
Esempio: il mio amico ha 15 anni. E’ una persona sulla cinquantina.
E' introdotto da "a, di, su".
Complemento di stima: risponde alla domanda "quanto?".
Esempio: la sua casa è stata valutata 150.000 €. Il mio gioiello è stimato molto.
Complemento di prezzo: risponde alle doamnde "quanto? A quale prezzo?".
Esempio: vi è costato 190 €. Ha pagato il suo errore con una multa salata. E' introdotto da "a, con".
Complemento di misura: risponde alla domanda "quanto?".
Esempio: è un cane di 15 chili. Il balcone è lungo 3 metri.
E' introdotto dalla preposizione semplice "di".
Complemento di peso: risponde alla domanda "quanto?"
Esempio: pesa 52 chili. Pesa parecchio.
Complemento di estensione: risponde alla domanda "quanto?".
Esempio: Il Po si estende/ è lungo per 652 chilometri.
E' introdotto dalla preposizione semplice "per".
Complemento di distanza: risponde alla domanda "a quale distanza?". Esempio: Abitiamo in una villa a due passi dal centro.
Complemento distributivo: risponde alle domande "quanti per volta/ciascuno? Ogni quanti?"
esempio:Entrarono a due a due. Ne prendemmo una per ciascuno. E’ costato circa 20€ al pezzo.
E' introdotto dalle preposizioni semplici "a, per".
Complemento di rapporto: risponde alla domanda "tra/fra/con chi?"
Esempio: si stipulò un accordo tra Spagnoli e Francesi.
E' introdotto da "tra, fra, con".
Complemento di relazione (detto anche accusativo alla greca): indica un modo di essere di solito riferito al soggetto.
Esempio: la spia, tese le orecchie, ascoltava la conversazione. Quel maleducato, alzato il dito medio, lo insultò.
Complemento etico o pleonastico:
esempio: mangiami l’arrosto! A me mi piace il gelato.
Note
• Sia il complemento d’agente che il complemento di causa efficiente possono essere costituiti dalla particella pronominale ne, quando significa da esso.
• Il complemento di specificazione può prendere il nome di:
1. complemento di specificazione possessiva, quando indica un possesso reale o figurato. Es.: il libro di Marco è sul tavolo.
2. Complemento di specificazione attributiva, quando potrebbe essere sostituito da un attributo. Es.: nel periodo di autunno (autunnale) gli alberi perdono le foglie.
3. Complemento di specificazione dichiarativa (o epesegetica), quando indica con maggiore precisione il concetto espresso da un nome generico. Es.: la virtù della pazienza non è molto diffusa, oggi.
• Spesso capita di trovare complementi di luogo con senso figurato. Es.: Ho in testa mille idee.
• Il complemento di luogo si chiama complemento di moto entro luogo circoscritto quando si compie un movimento ma si rimane in uno stesso luogo. Es.: La mosca volava nella stanza.
• Per non confondere il complemento di causa con quello di fine o scopo basta pensare che il primo capita in precedenza dell’azione, mentre il secondo avviene dopo.
• Anche il complemento di allontanamento o separazione può essere espresso dalla particella pronominale ne. Es- Se ne liberò.
• Il complemento di fine o scopo può essere introdotto anche da espressioni come: carta da lettera, cappello da uomo, sala da pranzo, occhiali da vista, blocco da disegno, cane da guardia, nave da guerra…
• Il complemento di modo o maniera può essere introdotto anche da espressioni come: spaghetti con il sugo, uova con il burro, pollo alla cacciatora, bistecca al sangue, gnocchi alla romana.
• Il complemento di mezzo o strumento può essere costituito anche da espressioni come: barca a vela, a motore; cucitura a macchina, a mano; lavaggio a mano, a secco; verniciatura a fuoco, a spruzzo; motore a scoppio, a reazione, a turbina.
• Il complemento di argomento può essere anche rappresentato dai titoli dei libri o dei capitoli di un libro o qualunque altro argomento inerente messaggi culturali o meno. Es; Avete comprato un libro sulla preistoria.
• Si considerano complementi di qualità anche alcune espressioni che non sono introdotte da nessuna preposizione: il volto pallido, i capelli bianchi, gli occhi azzurri.
• Per accertarsi che il complemento in questione sia il complemento di limitazione basta premettere limitatamente a. Es- Superò i suoi compagni (limitatamente a)in informatica.
• Si considerano complementi di limitazione anche espressioni come: per me, secondo me, a parer mio, a suo giudizio, a nostro avviso, per loro testimonianza , a prima vista, in apparenza, di fatto.
Domande da interrogazione
- Qual è la funzione del complemento oggetto nella grammatica italiana?
- Come si distingue il complemento predicativo del soggetto dal complemento predicativo dell'oggetto?
- Quali preposizioni introducono il complemento di causa efficiente?
- In che modo si può identificare un complemento di specificazione?
- Quali sono le preposizioni che introducono il complemento di tempo determinato?
Il complemento oggetto risponde alle domande "Chi? Che cosa?" ed è retto dai verbi predicativi transitivi attivi, come illustrato negli esempi "ha lodato suo fratello" e "ha mangiato una mela".
Entrambi rispondono alla domanda "come?", ma il complemento predicativo del soggetto è retto da verbi copulativi alla forma passiva, mentre quello dell'oggetto è retto da verbi copulativi alla forma attiva.
Il complemento di causa efficiente è introdotto dalla preposizione semplice "da", come nell'esempio "il tetto è stato rovinato dalla grandine".
Il complemento di specificazione risponde alle domande "di chi? Di che cosa?" ed è introdotto dalla preposizione semplice "di", come nell'esempio "il cane di Alessandro è stanco".
Il complemento di tempo determinato è introdotto dalle preposizioni semplici "a, in, di, su, tra" o da "verso, circa, intorno", come nell'esempio "Mozart è nato nel 1756".