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Concetti Chiave

  • La musica è vissuta dai giovani non solo come ascolto passivo, ma come un mondo alternativo in cui immergersi e trovare rifugio.
  • Nel corso della storia, la musica ha subito un'evoluzione, diventando accessibile a tutti e parte integrante della vita quotidiana.
  • Il concetto di "mondo alter" rappresenta un rifugio dalle delusioni e dalle superficialità della società, simile al mondo classico e preromantico di Foscolo.
  • Abitare un "mondo alter" può offrire conforto e distrazione dai problemi quotidiani, pur comportando il rischio di sentirsi estranei alla realtà circostante.
  • La musica diventa una bolla personale per sognare e isolarsi temporaneamente, ma può anche semplicemente alleviare il silenzio quotidiano.

Tema: i giovani e la musica

Tutte le persone, almeno una volta nella loro vita, avranno ascoltato una canzone. Non tutti però l’avranno fatto allo stesso modo. C’è chi le ascolta senza prestarci molta attenzione, chi le ascolta come passatempo e infine ci sono tutti coloro che vanno oltre al semplice ascolto e ci entrano dentro.

La musica ha avuto un’evoluzione nel corso del tempo: nell’antichità aveva un senso spirituale, in seguito venne considerata più come uno strumento d’istruzione usato dai cantastorie e suonata nei salotti dell’aristocrazia.

Nel secolo scorso, invece, ci fu una rivoluzione musicale che la portò ad essere a disposizione di tutti e ultimamente la sua importanza è aumentata ancor di più fino a farla diventare parte fondamentale della vita di ogni giorno.

Come ha detto il sociologo Franco Ferrarotti, i giovani non ascoltano la musica, ma la “abitano”. Ed è proprio questo che vuol dire entrarci dentro. Abitarla, viverla, considerandola come un mondo alternativo in cui ci si può entrare ed uscire tutte le volte che lo si desidera.

Questo mondo è definito “mondo alter”, in cui alter ha il significato di “altro tra due”. Un esempio si può trovare nella letteratura italiana con Ugo Foscolo (Zante, 1778 – Londra, 1827) che ritrova negli ideali del mondo classico e del mondo preromantico un rifugio dalle varie delusioni politiche e private. Il mondo alter esiste da sempre e può essere considerato tale per qualsiasi attività si voglia. Infatti come ci sono persone che vivono la musica, ce ne sono altre che vivono la lettura, lo sport, la cucina, eccetera.

Qui si può trovare un riparo nei momenti difficili che si presentano e un rifugio dal mondo reale e, più in generale, dalla società in cui si vive, in cui spesso capita che le persone si sentano estranee e magari anche inopportune. Ciascuna persona vi si rifugia per evadere dalla realtà falsa e ipocrita che trascura i veri valori della vita, fatta di sola esteriorità e superficialità. Per cui vi si crea un mondo proprio che sia migliore e che rispecchi i propri ideali. I giovani quindi si contrappongono alla società ormai considerata una terra straniera, come definita da Ferrarotti, ascoltando canzoni in cui vi si ritrovano o di cui condividono il significato delle parole.

Infatti per evitare di sentirsi estranei, si cerca qualcuno che condivida le proprie idee e la pensi allo stesso
modo.

Abitare in una passione può essere motivo di divertimento e di conforto. Permette di distogliere la mente dai problemi quotidiani e questo può essere un bene, poiché aiuta ad eliminare il dolore, dimenticare una situazione spiacevole e ritrovare la felicità. Ciò non toglie, che quest’ultimo pensiero, possa essere condiviso da tutti. Difatti può essere visto come un aspetto negativo e in certe occasioni anche tragico. Tragico perché se si sta sempre nel proprio mondo alter, quasi sicuramente si ha anche una sensazione di estraneità verso il mondo che ci circonda. Spesso questa sensazione assale il nostro animo ma non sempre si è in grado di placarla, nonostante sia la cosa più ragionevole e razionale da fare per evitare di entrare in uno stato “depressivo” in cui l’inadeguatezza è all’ordine del giorno.

Personalmente, il mio mondo alter è proprio la musica che diventa per me una bolla in cui posso isolarmi ed escludermi dal resto del mondo per una durata limitata in cui l’unica realtà che esiste è quella che vorrei e la musica mi permette di sognare. Questa però, a volte, ha il solo scopo di farmi passare il tempo e rendere la mia giornata meno silenziosa.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'evoluzione storica della musica secondo il testo?
  2. La musica ha avuto un'evoluzione significativa: dall'antichità con un senso spirituale, a uno strumento d'istruzione nei salotti aristocratici, fino a diventare accessibile a tutti nel secolo scorso, diventando parte fondamentale della vita quotidiana.

  3. Cosa significa "abitare" la musica secondo Franco Ferrarotti?
  4. "Abitare" la musica significa viverla come un mondo alternativo, un rifugio in cui i giovani possono entrare e uscire a piacimento, trovando conforto e un senso di appartenenza.

  5. Cos'è il "mondo alter" e come si relaziona con la musica?
  6. Il "mondo alter" è un mondo alternativo che offre rifugio dalle delusioni della vita reale. La musica, come altre passioni, può costituire questo mondo, permettendo di evadere dalla realtà e trovare un luogo che rispecchi i propri ideali.

  7. Quali sono i benefici e i rischi di vivere in un "mondo alter"?
  8. I benefici includono divertimento e conforto, aiutando a distogliere la mente dai problemi quotidiani. Tuttavia, i rischi comprendono una sensazione di estraneità verso il mondo reale, che può portare a stati depressivi.

  9. Come l'autore del testo percepisce il suo rapporto personale con la musica?
  10. L'autore vede la musica come una bolla personale, un rifugio temporaneo che permette di sognare e isolarsi dal mondo, rendendo le giornate meno silenziose e più sopportabili.

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