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Concetti Chiave

  • Il rapporto tra genitori e figli adolescenti è spesso segnato da tensioni e incomprensioni, con i genitori che tendono a proteggere e i figli che cercano indipendenza.
  • Nonostante i contrasti, l'autore ha un buon rapporto con i genitori, caratterizzato da dialoghi aperti su argomenti quotidiani e questioni di attualità.
  • Esistono disaccordi, specialmente con il padre, su scelte personali e sulla percezione della maturità del figlio.
  • L'autore sente una maggiore vicinanza alla madre, che gli permette di esprimere opinioni e di sentirsi più adulto.
  • Sebbene ci siano lamentele, l'autore si ritiene fortunato rispetto ai coetanei e desidera essere trattato in modo più maturo dai genitori.

RAPPORTO CON I GENITORI - TEMA

In questo periodo dell’adolescenza, il rapporto tra genitori e figli è messo a dura prova da continui scontri tra le due parti.
I genitori sono convinti molto spesso che noi ragazzi siamo ancora piccoli e dobbiamo essere sotto la loro completa protezione e noi, invece, pensiamo di essere ormai “grandi”.
Loro non si fidano di noi e noi di loro, non accettiamo qualsiasi aiuto ci diano e loro diventano molte volte troppo invadenti.
Il rapporto che ho con i miei genitori è tutto sommato abbastanza buono anche se mi ritrovo spesso a scontrarmi con tutti e due.
E’ buono perché mi ritrovo a parlare con loro di più rispetto a quando ero più piccolo, mi reputano abbastanza grande, ma per altre cose non ci pensano due volte a dirmi che sono ancora un bambino.
Ho molti punti di incontro con i miei genitori rispetto a prima, ci confrontiamo su cose che ci accadono quotidianamente, discuto spesso con loro di temi di attualità, politica ecc… ma anche sulle scelte da fare in casa, anche le più banali che mi fanno sentire grande.
A volte però, soprattutto con mio padre, mi reputa piccolo quando esprimo il mio parere su con chi devo passare certi giorni o quando si discute su argomenti che riguardano direttamente me!
Ultimamente mi ritrovo spesso a litigare con lui per queste questioni e mi sgrida sempre dicendo che sono troppo piccolo per parlare di queste cose.
Questo lo avrei potuto accettare se mi fosse stato detto tre, quattro anni fa, ma ora sono cresciuto e anche un po’ maturato e credo di avere il diritto di decidere io con chi stare, se un giorno preferisco stare con un genitore invece che con l’altro.
Un altro tema legato a questo è anche il fatto che mio papà non aiuta tanto la mamma come dovrebbe e se provo solo ad accennargli qualcosa al riguardo subito scoppia una lite.
Spesso mi confondono, un giorno mi dicono che sono grande, un giorno che devo crescere: pensandoci bene mi sento di poter affermare che non sono tanto coerenti.
Non chiedo tanto; da loro mi aspetto che mi trattino come un ragazzo dell’età di tredici anni, abbastanza maturo per affrontare certi argomenti e avere le sue responsabilità.
In questo periodo mi trovo meglio con mia madre: ripeto, per il momento. Prima ero molto attaccato a papà, adesso a lei, forse perché mi tratta come se fossi più grande e mi da la possibilità di aprirmi e confrontarmi maggiormente con lei.
Mi sento comunque di poter affermare che tra di noi, per il periodo che sto attraversando che è l’adolescenza, il rapporto sia abbastanza buono e sono certo che con il tempo migliorerà.
I genitori di miei coetanei sono molto meno permessivi e “cattivi” e quindi mi reputo fortunato ad avere loro come miei punti di riferimento.
Il messaggio che vorrei poter dare ai miei genitori è che sono abbastanza grande avendo dimostrato in più occasioni la mia maturità e quindi di essermi guadagnato un loro comportamento nei miei confronti più adeguato.
Sono comunque convinto che un po’ avrò sempre da lamentarmi sulle concessioni datemi e non, ma credo che sia umano che ottenuto qualcosa si parte subito con la conquista di qualcosa d’altro: altrimenti ragazzi che noia la vita ☺!

tema di italiano sul rapporto tra genitori e figli

Domande da interrogazione

  1. Qual è la principale sfida nel rapporto tra genitori e figli durante l'adolescenza?
  2. La principale sfida è il conflitto tra la percezione dei genitori che vedono i figli ancora piccoli e la convinzione dei ragazzi di essere ormai grandi, portando a scontri e incomprensioni.

  3. Come descrive l'autore il suo rapporto attuale con i genitori?
  4. L'autore descrive il rapporto con i genitori come abbastanza buono, con più dialogo rispetto al passato, ma con frequenti scontri, soprattutto con il padre, su questioni di autonomia e maturità.

  5. Quali sono le differenze nel rapporto dell'autore con la madre rispetto al padre?
  6. L'autore si sente più compreso e trattato come più grande dalla madre, mentre con il padre ci sono più conflitti su questioni personali e di maturità.

  7. Cosa desidera l'autore dai suoi genitori in termini di trattamento e aspettative?
  8. L'autore desidera essere trattato come un ragazzo di tredici anni, riconosciuto per la sua maturità e responsabilità, e spera in un comportamento più coerente da parte dei genitori.

  9. Qual è il messaggio finale che l'autore vorrebbe trasmettere ai suoi genitori?
  10. L'autore vorrebbe che i genitori riconoscessero la sua maturità e gli concedessero maggiore autonomia, pur riconoscendo che è naturale desiderare sempre di più una volta ottenuto qualcosa.

Domande e risposte

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