Concetti Chiave
- La poesia "Lavandare" è parte della raccolta di Mirycae, opera giovanile di Giovanni Pascoli, esponente del Decadentismo italiano.
- Il verso iniziale "nel campo mezzo grigio e mezzo nero" esprime il pessimismo caratteristico del Decadentismo italiano ed europeo.
- La poesia riflette la crisi di ideali del primo '900, dovuta a tensioni politiche, sociali e culturali che causano smarrimento e sfiducia.
- Il "campo mezzo grigio e mezzo nero" simboleggia solitudine e abbandono, rappresentando una vita di esperienze negative.
- Nonostante la realtà cruda, la poesia suggerisce di non abbandonare la speranza, evidenziata dal suono delle lavandare.
Analisi
La poesia in esame, Lavandare, è tratta dalla raccolta di Mirycae, significativa opera giovanile di Pascoli, autorevole esponente del Decadentismo italiano, movimento fiorito nei primi anni del 1900.
Già l'esordio della lirica: "nel campo mezzo grigio e mezzo nero" ci rimanda al pessimismo pascoliano e di riflesso al pessismismo di molti esponenti del Decadentismo italiano ed europeo.
Il primo '900 è il secolo in cui si avverte, infatti, una profonda crisi di ideali dovuta a tensioni politiche, sociali, ideologiche e culturali che conducono l'uomo ad un senso di smarrimento e una sfiducia negli ideali borghese.
Pertanto il "campo mezzo grigio e mezzo nero" non è nient'altro che l'immagine di solitudine e di abbandono, o meglio, della vita contraddistinta solo da esperienze "grigie e nere" che conducono l'uomo ad abbandonare la voglia di vivere e di affrontare la realtà.
Ma la speranza di sopravvivere alla cruda realtà non occorre mai abbandonarla: "dalla gora viene lo sciabordare delle lavandare con tonfi spessi e lunghe cantilene".