Concetti Chiave
- La poesia di Eugenio Montale esprime il male di vivere attraverso immagini concrete come il torrente ostruito, la foglia secca e il cavallo caduto.
- L'unica via di fuga dal dolore, secondo Montale, è l'indifferenza divina, rappresentata da elementi statici e distaccati come la statua, la nuvola e il falco in volo.
- Eugenio Montale, nato a Genova nel 1896, ha vissuto diverse esperienze storiche e culturali, tra cui la partecipazione alla Prima Guerra Mondiale e l'opposizione al fascismo.
- La raccolta "Ossi di Seppia" è la più celebre di Montale, seguita da altre opere che riflettono la sua visione pessimistica dell'esistenza e la crisi dell'uomo moderno.
- Montale è associato all'ermetismo, un movimento letterario caratterizzato da un linguaggio complesso, immagini evocative e un focus su temi esistenziali e morali.
Era il rivo strozzato che gorgoglia
Era l'incartocciarsi della foglia
Riarsa, era il cavallo stramazzato.
Bene non seppi, fuori del prodigio
Che schiude la divina indifferenza:
Era la statua nella sonnolenza
Del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato."
Ho spesso incontrato il malessere: era torrente che incontra un ostacolo nel fluire, l'accartocciarsi di una foglia, rinsecchita dalla calura, un cavallo caduto per la fatica. Non ho conosciuto altro bene all'infuori della condizione miracolosa che dà origine allo stato di superiore indifferenza tipica delle divinità: era una statua nella sonnolenza del mezzogiorno, una nuvola e un falco che vola alto.
Questa è una poesia di Eugenio Montale tratta da "Ossi di seppia". Il poeta vede il male di vivere che affligge l'omo in tutti gli aspetti della natura che lo circonda.
Visto che non è possibile sconfiggere il dolore o giustificarlo, l'unica scelta per l'uomo è raggiungere l'indifferenza e distaccarsi dalla realtà senza farsi coinvolgere.
I concetti astratti come il dolore e l'indifferenza sono rappresentati con immagini concrete. identifica il dolore con tre immagini: il rivo che scorre a fatica, la foglia secca e il cavallo caduto a terra; la serenità invece l'identifica con la statua, la nuvola e il falco.
Eugenio montale è nato a Genova nel 1896 dove trascorre l'adolescenza dedicandosi al canto.
Durante la prima guerra mondiale è chiamato al fronte come ufficiale di cavalleria e alla fine de conflitto collabora a riviste letterari dove ha l'opportunità di frequentare numerosi intellettuali.
Nel 1925 aderisce al manifesto degli intellettuali antifasciti e pubblica la sua prima raccolta poetica. Inizia a lavorare a Firenze per una casa editrice ma perde il posto poiché rifiuta di iscriversi al partito fascista.
Alla fine della guerra si trasferisce a Milano dove scrive per il corriere della sera, sucessivamente viene nominato senatore a vita per meriti artistici e nel 1975riceve il premio Nobel per la letteratura.
Muore a Milano nel 1981
la raccolta di liriche più famosa è "Ossi di Seppia", seguono poi "Le occasioni", "La bufera e altro" e "Satura"
I temi dominanti della poesia di montale sono la concezione negativa dell'esistenza e la crisi dell'uomo, privo di certezze e incapace di trovare il senso della propria vita. Dal punto di vista stilistico utilizza un linguaggio asciutto e essenziale.
Montale era un poeta ermetico. l' ermetismo è un movimento letterario nato a Firenze nel periodo della dittatura fascista, ha un linguaggio molto difficile e chiuso; gli ermetici affrontono i temi del significato della vita, del dolore, della morte, dell'amicizia, della guerra servendosi del valore evocativo della parola. Caratterizzante è l'uso del verso libero, i componenti brevi, le immagini forti e suggestive e i silenzi. Gli autori che vi aderirono furono tutte persone di alto valore morale, grande cultura, segnati da esperienze dolorose.
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Domande da interrogazione
- Quali immagini utilizza Montale per rappresentare il "male di vivere"?
- Come descrive Montale la condizione di indifferenza divina?
- Qual è il contesto storico e personale di Montale durante la sua carriera?
- Quali sono i temi principali e lo stile della poesia di Montale?
Montale rappresenta il "male di vivere" con immagini concrete come il rivo strozzato, la foglia secca e il cavallo stramazzato.
Montale descrive l'indifferenza divina come un prodigio che si manifesta attraverso immagini di serenità come la statua, la nuvola e il falco alto levato.
Montale, nato a Genova nel 1896, ha vissuto l'adolescenza dedicandosi al canto, ha partecipato alla Prima Guerra Mondiale, ha lavorato in ambito letterario e ha rifiutato di aderire al partito fascista, perdendo il lavoro. Dopo la guerra, si trasferisce a Milano, scrive per il Corriere della Sera, diventa senatore a vita e riceve il Premio Nobel per la letteratura nel 1975.
I temi principali della poesia di Montale includono la concezione negativa dell'esistenza e la crisi dell'uomo. Stilisticamente, utilizza un linguaggio asciutto ed essenziale, tipico dell'ermetismo, un movimento letterario caratterizzato da un linguaggio difficile e chiuso, immagini evocative e l'uso del verso libero.