Concetti Chiave
- Primo Levi invita a non dimenticare le condizioni disumane dei campi di concentramento, di cui fu testimone.
- L'inizio del romanzo elenca le libertà basilari degli uomini, come la sicurezza, il cibo caldo e l'affetto familiare.
- Contrappone le libertà umane alle condizioni disumanizzanti nei campi, come il lavoro massacrante e la mancanza di pace.
- Esorta a riflettere e raccontare alle future generazioni per evitare che la brutalità si ripeta.
- Considera la testimonianza dell'Olocausto come una missione educativa per le nuove generazioni.
Nella parte introduttiva del romanzo "Se questo è un uomo", Primo Levi invita in modo perentorio a non dimenticare le condizioni disumane dei campi di concentramento, di cui fu lui stesso testimone.
L'autore si rivolge a noi, con i primi quattro egli indica alcuni aspetti che per lui caratterizzano la vita degli uomini liberi quali: la sicurezza nelle proprie case, il cibo caldo e l'affetto dei familiari. Poi il poeta elenca alcuni aspetti che disumanizzano i detenuti nei campi di concentramento quali: il lavoro massacrante, la mancanza di pace, la lotta per un pezzo di pane, l'impossibilità di esprimere i propri pensieri per paura di essere uccisi, la donna senza capelli, senza nome, senza speranza.
Il poeta ci esorta a riflettere su queste cose che sono successe e dice di non dimenticarle mai e di raccontarla alla generazione futura affinché nulla sia dimenticato di quella spaventosa esplosione di brutalità.