Inquinamento digitale ed informatica verde

Inquinamento digitale ed informatica verde

I servizi digitali, internet compreso, e la tecnologia, in questo momento stanno diventando ancor più fondamentali nella vita quotidiana. A fronte di questo maggior uso dell’informatica, si sta andando incontro a un impatto ambientale negativo sul nostro pianeta, il che necessita una riflessione su quale sia il corretto e razionale suo uso.
Si può affermare che, grazie all’utilizzo dell’informatica, è possibile svolgere diverse attività in modo più sostenibile (meno utilizzo di carta e funzioni più efficienti), ma ovviamente anche questo strumento produce un impatto ambientale.
L’inquinamento proveniente dal settore della tecnologia è notevole, non solo per quanto riguarda i rifiuti materiali derivanti dal processo produttivo, ma anche per un notevole inquinamento collegato all’utilizzo di tali dispositivi. Ad esempio, nella fase di produzione dei dispositivi vengono generate grandi quantità di emissioni di anidride carbonica poiché essi contengono elementi chimici che vengono estratti dalla crosta terrestre con delle tecniche invasive e impattanti sull'ambiente.
I fattori coinvolti nell’inquinamento digitale sono:
- l’estrazione dei minerali rari, dei combustibili fossili e dell’acqua utilizzati nella produzione; inoltre durante la produzione vengono utilizzati materiali chiamati terre rare che comportano alte emissioni di gas che alterano il clima;
- l’utilizzo di un enorme quantitativo di energia elettrica;
- la presenza di imballaggi che poi saranno scartati;
- la quantità di energia che viene utilizzata per il funzionamento del dispositivo;
- lo smaltimento alla fine del suo ciclo di vita.

É necessario quindi ripensare al modo di utilizzare i dispositivi in un’ottica sostenibile. A tal fine è stata sviluppata una nuova branca del settore informatico: la Green IT o la Green Computing (in italiano Informatica Verde).
Questa si occupa della creazione di un'informatica ecologicamente sostenibile che studia e mette in pratica le varie tecniche di progettazione e realizzazione dei vari dispositivi, i cui obiettivi principali sono quelli di ridurre al minimo l’impatto provocato, massimizzare l’efficienza energetica, promuovere il riciclaggio e utilizzare materiali non dannosi. Per raggiungere questo obiettivo bisogna quindi rendere l'intero ciclo di vita dei dispositivi più ecologico, basandosi su quattro fattori:
- design green: viene attuata durante la fase della progettazione, nel quale vengono progettati dispositivi che sono eco-sostenibili e con un’alta efficienza energetica;
- produzione green: viene attuata durante la fase della produzione, attraverso la riduzione dell’impatto ambientale per la realizzazione dei componenti dei vari dispositivi, usando ad esempio l’energia rinnovabile e riducendo al minimo gli scarti;
- uso green: viene attuata durante la fase dell’utilizzo, consiste nell’usare i dispositivi sempre pensando ad un basso impatto, diventando ecologici anche nell’uso per ridurre il consumo di energia generato da essi;
- smaltimento verde: viene attuata durante la fase dello smaltimento, evitando il più possibile la produzione dei rifiuti, favorendo il concetto di economia circolare, revisionando e riutilizzando i vecchi dispositivi, e riciclando quelli che non possono essere reimpiegabili.