Bill Gates: la mente visionaria dietro Microsoft

Introduzione alla figura di Bill Gates

Grazie alla sua inclinazione per l’informatica, alle capacità gestionali e di marketing e al suo genio fuori del comune, Bill Gates in poco tempo, è diventato uno degli uomini d'affari più ricci della nostra epoca. In breve tempo, è riuscito a rivoluzionare il mondo della tecnologia, applicando l’informatica in vari campi.

Breve biografia

Il leggendario fondatore di Microsoft è oggi un'icona contestata. Simbolo del successo americano e figura emblematica della tecnologia e poi della filantropia, è recentemente diventato il bersaglio dei teorici della cospirazione a causa della sua nuova battaglia. Vuole salvare il mondo dalle grandi epidemie, come quella del Covid-19.
Tutte le teorie complottistiche che ruotano intorno a lui non lo spaventano. Bill Gates è sempre stato molto sicuro di sé fin dall'infanzia. Già quando era più giovane si era opposto ai suoi genitori.
Lo hanno portato anche da uno psicologo a riguardo. Di fronte al medico, il giovane spiega con calma “Sono in guerra con i miei genitori e la questione è sapere chi ha il potere”. Successivamente i suoi genitori hanno la buona idea di mandarlo a Lakeside, una scuola con metodi di insegnamento innovativi.
È qui che Bill si rivelerà. Impara le basi, il linguaggio di programmazione, che è appena stato creato. Durante la ricreazione preferisce allenarsi su un computer grande quanto un armadio. Erano gli anni in cui i computer erano ancora enormi e la scuola ne possedeva uno di questo tipo. All’età di 13 anni, inizia ad occuparsi di programmazione a molto presto programmando sul il suo primo videogioco, elaborato insieme suo amico d'infanzia, Paul Allen che avrà un ruolo importante nella sua vita. E’ qui che elaborò anche il suo primo programma informatico che aveva come obiettivo di gestire l’orario della scuola.
Prima insegnò al computer a giocare a Monopoli e poi creò un programma in grado di prevedere il traffico stradale di Seattle. La sua strada si biforcò davvero ad Harvard, dove, rientrato nel 1973, conobbe Steve Ballmer con il quale fondò Microsoft nel 1979. Qualche anno dopo, quest’ultimo sarebbe diventato capo di Microsoft fino al 2014.

La nascita di Microsoft

A 20 anni, Bill Gates creò la società Microcomputer Software, con il suo amico Paul Allen. Dedicò quindi tutto il suo tempo allo sviluppo del primissimo linguaggio informatico funzionante con il microcomputer consumer Altair 8800. Il primo software della società Micro-Soft fu, infatti, Altair BASIC. I due amici fecero fortuna grazie a questa invenzione rivoluzionaria.
I primi anni '80 furono caratterizzati dall’enorme successo di Microsoft. I due amici segnarono la vera rivoluzione consumistica nel campo dei microcomputer. L'azienda progettò per IBM il famoso MS-DOS, un sistema operativo dedicato ai personal computer.
È allora che esplose la vendita dei personal computer e delle prime versioni di Windows. I due fondatori non smisero mai di occuparsi di innovazione, avviando così una spietata concorrenza contro: Steve Jobs, fondatore di Apple.
Nel 1995, Bill Gates pubblica, “La strada verso il futuro”, uno scritto visionario perché l’autore descrive una visione di un mondo futuro, caratterizzato dall’esplosione della tecnologia e dall’importanza dell’informazione. Nel 2000, crea la fondazione umanitaria Bill & Melinda Gates (Melinda è il nome della moglie) e questo gli permette sempre più di staccarsi dalla Microsoft. Lo scopo della fondazione è contribuire alla democratizzazione delle innovazioni necessarie al miglioramento della salute e l’acquisizione di conoscenze da parte del maggior numero possibile di persone.

Bill Gates e la sua fondazione

Bill Gates è anche un uomo estremamente generoso e a cui sta a cuore il benessere degli altri, soprattutto sanitario e questo è l’obiettivo riconosciuto della sua fondazione, guidata da tre dei suoi direttori: Bill Gates, Melinda Gates e Warren Buffett.
Tuttavia le critiche non mancano Il secondo maggior contributore dell’OMS L'uomo d'affari interferisce nelle politiche sanitarie pubbliche, poiché la sua fondazione è il secondo maggior contribuente dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Ma parallelamente a queste azioni, la fondazione Gates investe in petrolio, armi e bevande zuccherate e alcoliche. “Abbiamo scoperto che il 40% degli investimenti avevano chiaramente un impatto sociale: inquinamento, disuguaglianza (…). In altre parole, contribuivano ai problemi che speravano di risolvere”.

Bill Gates: vero un visionario

Bill Gates ha sempre mostrato un atteggiamento di grande fiducia nei confronti del futuro informatico e soprattutto nel metaverso. Infatti, recentemente ha scritto un articolo, reperibile sul suo blog personale in cui dimostra come in un futuro molto prossimo, il mondo del lavoro subirà grandi cambiamenti a causa delle ultime tecnologie informatiche che le aziende applicheranno ai loro processi produttivi. Ovviamente queste nuove tecnologie sono quelle sviluppate da Meta ( ossia il vecchio Facebook) e da Microsoft. Effettivamente, è innegabile che già nel biennio 2021-2022, l’organizzazione del lavoro, almeno per certi settori, ha subito dei cambiamenti importanti: con il telelavoro, l’attività lavorativa è diventata flessibile, la necessità di spostarsi negli uffici è ridotta grazie alla possibilità di lavorare in remoto. Questo aspetto, in futuro, si estenderà ulteriormente.
Come immagina Bill Gates i futuri incontri di lavoro? La risposta è semplice, li paragona al game show “Hollywood Squares”. Le riunioni si terranno a distanza su piattaforme di videoconferenza, come Zoom o Teams. Ma tutti i membri del team avranno un avatar 3D con cui potranno partecipare da un ufficio virtuale o da un'altra destinazione. Il tutto avendo la possibilità di interagire con altri colleghi (= avatar).
L'idea è che alla fine utilizzeremo il proprio avatar per incontrare persone in uno spazio virtuale che replichi la sensazione di essere in una stanza reale con loro. Gli utenti dovranno indossare visori o occhiali per la realtà virtuale per raggiungere questo obiettivo.
Bill Gates, che ha lasciato il consiglio di amministrazione di Microsoft nel 2020, aggiunge che la sua ex azienda sta lavorando alla possibilità di "aggiungere un avatar 3D" e altri elementi, favorendo l'implementazione del metaverso sul suo software Teams. Quest'ultimo potrebbe addirittura avere una chiara via d'accesso al metaverso ora che Microsoft ha collaborato con Mark Zuckerberg.