Concetti Chiave
- Lo spagnolo utilizza l'articolo "lo" in modo diverso rispetto all'italiano; è neutro e invariabile, usato davanti ad aggettivi, pronomi o avverbi sostantivati per esprimere concetti generici.
- L'articolo "lo" può sostituire espressioni italiane come "ciò che è" o "quanto", ad esempio "lo bueno" si traduce come "ciò che è buono".
- In locuzioni avverbiali di modo, "lo" seguito da un nome e preceduto da "a" significa "alla maniera di", come in "comer a lo lobo" (mangiare come un lupo).
- Gli spagnoli evitano spesso i nomi astratti in favore di aggettivi sostantivati preceduti da "lo", poiché sono più brevi e più facili da pronunciare.
- "Lo" può essere seguito da sostantivi femminili o plurali per esprimere quantità o intensità, come in "lo mucho" (la quantità di cose).
Regola generale
Lo spagnolo ha due generi: il maschile e il femminile.Tuttavia, troviamo anche un articolo “lo” che non si riferisce ai nomi e che non corrisponde affatto al genere neutro come si trova, per esempio, in tedesco con “das”.
Occorre innanzitutto precisare che esso non ha nulla a che vedere con l’articolo determinativo italiano “lo” che invece è maschile e che si adopera danti a parole che iniziano per “z”.
L’articolo neutro spagnolo è sempre invariabili; non si adopera davanti ai nomi o ai verbi ma soltanto davanti agli aggettivi, pronomi o partici con valore di aggettivo e avverbi, tutte le volte che essi vengono adoperati in maniera sostantivata, in un senso generico.
In pratico traduce l’italiano “ciò che è”, “ciò che vi è”, “l’essere”, “”quanto” e simili, oppure l’articolo determinativo maschile singolare quando sta al posto delle espressioni sopra riportate (es.; il buono = lo bueno)
Esempi:
• Hemos de preferir lo bueno a lo bello = Dobbiamo preferire il buono al bello (ciò che è buono a ciò che è bello). In pratica, “lo bueno” significa, il lato buono delle cose, la bontà, ciò che è bene
• Me gusta mucho lo generoso de su carácter = Mi piace molto il lato generoso del suo carattere (ciò che vi è di generoso nel suo carattere, la generosità del suo carattere)
• Lo que me quieres… = Quanto/tutto ciò che mi stai chiedendo……
Particolarità
Lo mìo, lo tuyo, lo suyo = il mio, il tyuo, il suo nel senso di ciò che mi appartiene, ciò che è mio, i miei averi, tutto quanto possiedo, ciò che mi spetta, che mi è dovuto, che mi appartieneEsempio:
• Pido lo mìo y nada mas = Chiedo soltanto quanto mi appartiene e niente di più
Lo que = ciò che, per cui
• Lo hecho = ciò che è stato fatto
• Lo dicho = quello che si è detto
En lo tocante a = In ciò che concerne, per quanto riguarda
Lo mucho = la quantità [di cose]
• Es increíble lo mucho que se aprende viajando = È incredibile la quantità di cose che si impara viaggiando
Se “lo” + nome è preceduto da una “a”. ha il valore di “alla maniera di”e si hanno così delle locuzioni avverbiali di modo:
• comer a lo lobo = mangiare come un lupo
• bigote a lo Charlot = baffetti alla Charlot
• a lo lejos = da lontano, in lontananza
• vivir à lo mendigo = vivere come un barbone
Invece, si dice vivir à la española, vestir a la francesa, comer a la italiana perché invece del nome si troviamo di fronte un aggettivo femminile, dal momento che è sottinteso il termine “moda”, come in italiano, del resto.
“Lo” pur essendo invariabile può essere seguito da sostantivi femminili o plurali
• No puedes imaginar lo aburridas que estaban = Non puoi immaginare quanto fossero annoiate
Conclusione
Mentre, in spagnolo, nella quasi totalità dei casi, ad un nome in dsenso astratto o generico possiamo sostituire il corrispondente aggettivo sostantivato, ciò in italiano non è sempre possibile.Esempi:
• lo cortés = la cortesia (ciò che appare cortese)
• lo rapido = la rapidità
• lo elegante = l’eleganza
Per ragioni di stile, gli spagnoli, evitano a volte i nomi astratti, spesso troppo lunghi e usano al loro posto il corrispondente aggettivo sostantivato che è più corto e preceduto da “lo”.
Esempi:
• lo magnánimo al posto di “la magnanimidad”
• lo inconmensurable al posto di “la inconmensurabilidad”
Fra l’altro, spesso il nome astratto non è soltanto più lungo, ma spesso anche più difficile da pronunciare.
Domande da interrogazione
- Qual è la funzione dell'articolo "lo" in spagnolo?
- Come si traduce "lo bueno" in italiano?
- In quali contesti si usa "lo" seguito da un nome?
- Qual è la differenza tra l'uso di "lo" e "la" in espressioni come "a lo lejos" e "a la española"?
- Perché gli spagnoli preferiscono usare aggettivi sostantivati preceduti da "lo"?
L'articolo "lo" in spagnolo è un articolo neutro invariabile che si usa davanti ad aggettivi, pronomi o avverbi sostantivati, per esprimere concetti generici come "ciò che è" o "quanto".
"Lo bueno" si traduce in italiano come "il buono", riferendosi al lato buono delle cose o alla bontà.
"Lo" seguito da un nome si usa in locuzioni avverbiali di modo, preceduto da "a", per esprimere "alla maniera di", come in "comer a lo lobo".
"Lo" si usa con nomi maschili o neutri, mentre "la" si usa con aggettivi femminili, sottintendendo il termine "moda", come in "a la española".
Gli spagnoli preferiscono usare aggettivi sostantivati preceduti da "lo" per ragioni di stile, poiché sono più corti e spesso più facili da pronunciare rispetto ai nomi astratti.