Concetti Chiave
- Il pronome relativo collega due proposizioni, introducendo una subordinata che dipende da un antecedente.
- Concorda in genere e numero con l'antecedente, ma il caso dipende dalla funzione logica nella proposizione.
- In latino, il pronome relativo deve sempre precedere il termine della proposizione relativa.
- La funzione logica determina il caso: nominativo per il soggetto, accusativo per l'oggetto, dativo per il termine, ecc.
- In caso di "cui" preceduto dall'articolo, assume il valore di complemento di specificazione e si traduce con il genitivo.
Il pronome relativo, come in italiano così anche in latino, serve a mettere due proposizioni in relazioni tra di loro (da ciò il suo nome). Esso infatti introduce sempre una proposizione subordinata relativa e nello stesso tempo si riferisce ad un termine della proposizione da cui dipende. Questo termine si chiama antecedente. Riguardo alla concordanzadel pronome relativo con il suo antecedente bisogna osservere la regola seguente: il pronome relativo concorda in generee numero con il termine a cui si riferisce, il caso invece serà quello voluto dalla funzione logica che il pronome compie nella proposizione da esso introdotta.
Se compie la funzione di soggetto, andrà in caso nominativo, se compie la funzione di complemento oggetto, andrà in caso accusativo, se compie la funzione di complemento di termine, andrà in caso dativo e così via. Quando cui è preceduto dall'articolo ha sempre valore di complemento di specificazione e si traduce quindi con il genitivo. Infine tieni presente che in italiano il pronome relativo può anche essere posposto ad un altro termine della proposizione relativa, in latino invece deve sempre precedere.