Concetti Chiave
- La prima declinazione latina comprende principalmente nomi femminili e alcuni maschili, con terminazioni specifiche per ogni caso.
- Al singolare, i casi nominativo, vocativo e ablativo coincidono, mentre al plurale coincidono nominativo e vocativo, e dativo e ablativo.
- Esistono particolarità come i pluralia tantum, nomi che appaiono solo al plurale, e alcuni sostantivi cambiano significato dal singolare al plurale.
- Il complemento di stato in luogo con nomi di città o piccole isole è espresso con il genitivo singolare, noto come genitivo locativo.
- Esempi di nomi con declinazione particolare includono termini come "pater familias" e alcune città che esistono solo al plurale.
La prima declinazione
Comprende soprattutto nomi femminili es. ava, puella, ancilla, rosa, filia, fabula, domina, familia) e qualche nome maschile (nauta, poeta, agricola )
Nominativo singolare: -ă
Genitivo singolare: -ae
Esempio di declinazione; puella –ae
Caso singolare plurale
Nominativo puell-ă puell-ae
Genitivo puell-ae puell-arum
Dativo puell-ae puell is
Accusativo puell-am puell-as
Vocativo puell-ă puell-ae
Ablativo puel-lā puell-is
Come la prima declinazione, si comportano anche gli aggettivi femminili della prima classe che terminano in –a (es: pulchra, alta, grata)
Al singolare coincidono
• il nominativo, il vocativo e l’ablativo (si distinguono solo per la quantità lunga dell’ablativo)
• il genitivo e il dativo
Al plurale coincidono:
• il nominativo ed il vocativo
• il dativo e l’ablativo
Particolarità:
• il genitivo singolare in –as con pater familias – mater familias – filius familias, filia familias.
• Alcuni nomi esistono solo al plurale, chiamati pluralia tantum
divitiae, -arum la ricchezza
insidiae, -arum l’agguato
indutiae, -arum la trega
epulae, -arum il banchetto
deliciae, -arum la delizia
angustiae, -arum Il passaggio stretto
• Esistono soltanto al plurale anche alcuni nomi di città
Athenae, -arum Atene
Syracusae, -arum Siracusa
Thebae, -arum Tebe
Cannae, -arum Canne
Pisae, -arum Pisa
• Alcuni sostantivi, nel passaggio dal singolare al plurale, cambiano di significato
copia, ae L’abbondanza
copiae, -arum le milizie
littera, ae la lettera dell’alfabeto
litterae, -arum la lettera (missiva),la letteratura
opera, -ae l’opera
operae, -arum gli operai
vigilia, -ae la veglia
vigiliae, -arum le sentinelle, le guardie
• Il complemento di stato in luogo con nomi di città o piccole isole si esprime con il genitivo singolare (genitivo locativo)
In Roma = Romae
i nomi: amphora (= anfora), dracma (= dracma, moneta greca), caelicola =abitante del cielo)e terrigena (= abitante della terra), al genitivo plurale fanno in -um
quindi amphorum, drachmum, caelicolum, terrigenum
Osservazione
Avae fabulae gratae puellae sunt
Nella frase sono presenti quattro termini, tutti con la stessa desinenza, ma con funzione logica diversa
fabulae = soggetto, nominativo plurale
avae = complementi di specificazione singolare
puellae = Complemento di termine, singolare
gratae = parte nominale del nominativo singolare
sunt = copula
Le novelle della nonna sono gradite alla fanciulla
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche principali della prima declinazione?
- Quali particolarità presenta la prima declinazione?
- Come si comportano i nomi di città nella prima declinazione?
La prima declinazione comprende principalmente nomi femminili e alcuni maschili, con il nominativo singolare in -ă e il genitivo singolare in -ae. Gli aggettivi femminili della prima classe seguono lo stesso schema.
Alcuni nomi esistono solo al plurale, come "divitiae" e "insidiae". Inoltre, alcuni sostantivi cambiano significato dal singolare al plurale, come "copia" e "copiae". Il genitivo locativo è usato per il complemento di stato in luogo con nomi di città.
Alcuni nomi di città esistono solo al plurale, come "Athenae" e "Syracusae". Il complemento di stato in luogo si esprime con il genitivo singolare, ad esempio "Romae" per "in Roma".