Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • I verbi relativamente impersonali come "me fallit" e "me fugit" possono essere coniugati sia al singolare che al plurale, in base alla cosa che sfugge o conviene.
  • La persona a cui qualcosa sfugge, conviene o non conviene è espressa in caso accusativo, mentre la cosa è in caso nominativo.
  • Alcuni verbi, come "doceo" e "celo", usano l'accusativo sia per la persona che per la cosa coinvolta, come nell'insegnare o nascondere.
  • Nel passivo, il verbo "doceo" e i suoi composti usano il caso ablativo per la cosa insegnata e sono spesso resi con altri verbi.
  • Verbi come "istituor" e "erudior" al passivo richiedono l'ablativo per la cosa e il complemento d'agente per la persona.

Indice

  1. I verbi relativamente impersonali
  2. Verbi con accusativo dell'oggetto diretto e accusativo di relazione

I verbi relativamente impersonali

me fallit
me fugit
me latet
me decet
me dedecet
me iuvat
oltre alla terza persona singolare possono essere coniugati alla terza persona plurale. La persona alla quale sfugge, non conviene, conviene, va sempre in caso accusativo; la cosa che sfugge, non conviene, conviene, è resa in caso nominativo.
La coniugazione del verbo (singolare o plurale) dipende dalla cosa (che sfugge, conviene, non conviene).

L’ira non conviene al maestro
Ira dedecet magistrum

Ti sfuggono gli esempi degli antenati
te fugiunt exempla maiorum

La cosa che sfugge, giova, si addice eec. può talvolta essere costituita da una proposizione infinitiva o da un infinito.

AL soldato non si addice fuggire
Militem dedecet fuggire

Mi piace che voi ricordiate queste cose
Me iuvat vos meminisse haec

Verbi con accusativo dell'oggetto diretto e accusativo di relazione

Alcuni verbi hanno l’accusativo della persona e della cosa:
Doceo, celo. La persona a cui s’insegna o si nasconde è resa in caso accusativo, proprio come viene resa in accusativo la cosa che si insegna o si nasconde.

Il maestro insegnò le lettere agli alunni
Magister docuit letteras discipulos

Ti ho nascosto la verità
Ego celavi te veritatem

Al passivo il verbo doceo e i suoi composti sono utilizzati come participi e la cosa che viene insegnata viene resa in caso ablativo (complemento di limitazione):

Uomo istruito nelle lettere
Homo doctus letteris

Uomo istruito nel lanciare frecce
Homo doctus pendere sagitas

Dato che doceo e i suoi composti vengono usati solo come participi, per renderli al passivo utilizziamo altri verbi: la cosa che viene imparata è resa in caso accusativo, mentre la persona che impara è in a o ab più ablativo.
istituor, imbuor, erudior: vengono costruiti con l’ablativo della cosa e ablativo, preceduto da a o ab, della persona (complemento d’agente).

L’alunno fu istruito nella musica dal maestro
Discipulus istutus est musicis a magistro

L’alunno imparò la musica dal maestro
Discipulus didicit musicam a magistro.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la struttura dei verbi relativamente impersonali?
  2. I verbi relativamente impersonali possono essere coniugati alla terza persona singolare o plurale, e la persona alla quale si riferiscono va in caso accusativo, mentre la cosa è resa in caso nominativo.

  3. Come si costruiscono i verbi con accusativo dell'oggetto diretto e accusativo di relazione?
  4. Alcuni verbi, come "doceo" e "celo", usano l'accusativo sia per la persona che per la cosa. Al passivo, la cosa insegnata è resa in caso ablativo, mentre la persona che impara è in a o ab più ablativo.

  5. Come si esprimono al passivo i verbi come "doceo"?
  6. Al passivo, "doceo" e i suoi composti sono usati come participi, e per esprimerli si utilizzano verbi come "istituor", "imbuor", "erudior", con l'ablativo della cosa e l'ablativo della persona preceduto da a o ab.

Domande e risposte