Concetti Chiave
- Il complemento di fine o scopo indica lo scopo o la meta di un'azione o condizione, rispondendo alla domanda: per quale fine?
- È introdotto da preposizioni come per, in, da, a, di o locuzioni come a scopo di, a fine di.
- Non va confuso con il complemento di causa; il fine rappresenta il punto di arrivo, mentre la causa è il punto di partenza.
- In latino, si esprime principalmente con ad + accusativo o con genitivo seguito da ablativi causa o gratia.
- Il complemento di fine o scopo si manifesta anche in esempi quotidiani come "studio per la promozione" o "la festa è in onore degli sposi".
Il complemento di fine o scopo indica il fine, lo scopo, la meta verso cui è indirizzata una determinata azione, una condizione, una persona, una cosa. E’ introdotto dalle preposizioni per, in, da ,a di o da locuzioni come a scopo di, a fine di, ecc; risponde alla domanda: per quale fine? Per quale scopo?
Es. studio per la promozione.
La festa è in onore degli sposi.
Hai visto le mie scarpe da tennis?
ATTENZIONE
Non confondere il complemento di fine con il complemento di causa: il fine costituisce il punto di arrivo dell’azione, mentre la causa ne costituisce il punto di partenza.
es. Esco per la passeggiata.
Mi sono stancato per la passeggaiata.
Il complemento di fine o scopo si esprime in latino con ad + accusativo (più frequentemente), oppure con il genitivo seguito dagli ablativi causa o gratia; più raramente si esprime anche il dativo.
Es. Imperator praetorianos ad corporis custodiam instituit.
L’imepratore instituì i retoriani a guardia del corpo.
Caesar diem colloquio dixit.
Cesare stabilì il giorno per il colloquio.