Marko123
Ominide
1 min. di lettura
Vota 3 / 5

Concetti Chiave

  • Il comparativo di uguaglianza in latino si esprime con "tam... quam" o "ita/sic... ut".
  • Il comparativo di minoranza utilizza la struttura "minus... quam" per esprimere che qualcosa è meno rispetto a qualcos'altro.
  • Per formare il comparativo di maggioranza, si aggiunge "-ior" per maschile e femminile, e "-ius" per il neutro, seguito da "quam".
  • Il tema dell'aggettivo si ottiene eliminando la terminazione del genitivo maschile singolare prima di aggiungere il suffisso comparativo.
  • Il secondo termine di paragone può essere espresso con "quam" seguito dal caso del primo termine o con l'ablativo semplice se è un pronome relativo.
Formazione dei comparativi in latino

Il modo in cui si esprime il comparativo di uguaglianza e quello di minoranza in latino è uguale a quella italiana.

Comparativo di uguaglianza

Il comparativo di uguaglianza si esprime in due modi:

    tam(=tanto) + aggettivo al grado positivo + quam (=quanto) + secondo termine di paragone.
    ita/sic(=cos) + aggettivo al grado positivo + ut (=come) + secondo termine di paragone.

Lucretius tam velox est quam Romulus Lucrezio è tanto veloce quanto Romolo

Comparativo di minoranza

Il comparativo di minoranza viene espresso con:

    minus (=meno) + l’aggettivo al grado positivo + quam + secondo termine di paragone

Paolo è meno audace di Luca Paolus minus audax quam Livia est

Comparativo di maggioranza

Il comparativo di maggioranza si forma aggiungendo al tema dell’aggettivo il suffisso -ior (per il generi maschili e femminili) e -ius (per il neutro).

    tema dell’aggettivo + ior (per il maschile e il femminile) / + ius (per il neutro) + quam + secondo termine di paragone.

Paolo è più audace di Luca Paulus audacior quam Lucas est

*Il tema dell’aggettivo si ottiene eliminando la terminazione del genitivo maschile singolare.

Secondo termine di paragone

Il secondo termine di paragone viene espresso con:

    quam + caso del primo termine (quando il primo termine del confronto si trova in un caso obliquo, cioè genitivo, dativo o ablativo).
    ablativo semplice (obbligatoriamente se il secondo termine è un pronome relativo).

Domande e risposte