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-IUS si aggiunge solo nei casi diretti singolari, per il
resto viene usato –IOR.
Quando di declinano seguono il primo gruppo della
III declinazione*. Nominativo:
CLARIS+IOR
CLARIS+IUS
Altri casi:
CLARIS+IOR+desinenza caso
CLARIS+IUS+desinenza caso
N clarior clariore
s
G clarior clarioru
is m
D clarior clariorib
i us
A clarior clariore
C em s
V clarior clariore
s
A clarior clariorib N clarius clariora
B e us G clarior clarioru
is m
D clarior clariorib
i us
A clarius clariora
C
V clarius clariora
A clarior clariorib
*(nomi imparisillabi e falsi parisillabi
M/F/N con una sola consonante davanti B e us
alla desinenza –is del genitivo
singolare).
Ci sono due modi per formare una frase con il
comparativo:
ad esempio: Primo
termine +
Ablativo (si usa solo se il primo caso è
Quam + caso primo termine diretto)
- Vulpis callidior quam canis est / - Vulpis
callidior cane est
Primo termine Secondo termine
ARDUUS – A – UM PIUS – A – UM
IDONEUS – A – UM
I latini con questo tipo di aggettivo (in –uus, -ius,
-eus) non utilizzavano una forma sintetica, ma
preferivano fare un giro di parole: se si volesse
adoperare, si aggiunge magis davanti all’aggettivo.
itinera per montes magis arduus quam loca
- plana sunt
Se invece ce la “Q”, una “U” è considerata unico
suono consonantico della Q e si usa la normale
forma antiquior invece di magis antiquus.
Naturalmente ci può essere anche l’autore che si
sottrae alla regola e potrebbe usare anche la forma
con “Magis”.
Il superlativo
Anche il superlativo si declina come gli aggettivi
della prima classe.
La sua formazione consiste nella forma simile
all’italiano:
Il nome della patria per tutti è dolcissimo
-
(Dulcis-e)
DULCIS + ISSIM + desinenza caso
Patriae nomen dulcissimum omnibus est
-
La differenza fra superlativo relativo o assoluto
consiste nella formazione della frase:
complemento partitivo
Relativo - Omero è il più famoso dei poeti
Assoluto - Omero è un famosissimo poeta