Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Il termine "sufficienza" può fungere da aggettivo, avverbio o sostantivo, e ha tre significati principali: quantità adeguata, valutazione scolastica accettabile, e comportamento di superiorità.
  • Sinonimi di "sufficienza" includono adeguatezza, quantità bastante, sussiego; i contrari sono carenza, insufficienza, mancanza.
  • La corretta ortografia è "sufficienza" con la "i", derivata dal latino "sufficientia", nonostante la pronuncia non cambi in italiano standard.
  • La "i" nel termine sottolinea il prestigio della sua origine classica, contrariamente a "facere" che non la conteneva.
  • Parole come "efficienza" e "deficienza" seguono la stessa regola ortografica, mentre "beneficenza" e "onorificenza" no, poiché derivate da parole complete come bene- e onore-.

Indice

  1. Il significato di sufficienza
  2. L’ortografia del termine sufficienza

Il significato di sufficienza

Innanzitutto, vediamone il significato, i possibili sinonimi e i contrari. Il termine può avere valore di aggettivo, avverbio o sostantivo.
Possiamo rilevare individuare 3 significati:
1) Si riferisce a qualcosa che, essendo di una certa quantità, può bastare per soddisfare le nostre esigenze
Per oggi ho mangiato a sufficienza = quanto basta
2) Si riferisce ai risultati conseguiti a scuola, quando essi raggiungono un livello accettabile, tali da ottenere la promozione.
Richiama una valutazione globalmente positiva.
Ho preso la sufficienza in matematica = il mio compito è stato giudicato accettabile, senza lode, né infamia (è un termine facente parte del lessico scolastico). In ambito valutativo, il termine significava “accettabile” anche quando non si adoperava ancora l’odierna scala di voti da 1 a 10, in cui il 6 è la valutazione minima per essere ammessi alla classe superiore e quindi sufficiente.
3) Indica un comportamento di superiorità nei confronti degli altri
Trattare qualcuno con sufficienza = con ostentazione, con sussiego, con alterigia, con boria (il termine è adoperato in senso figurato). Si dice anche. “Rispondere con un tono di sufficienza” Vuol dire che qualcuno mi ha trattato gentilmente, ma era chiaro che si trattasse di una forzatura.
I sinonimi sono: adeguatezza, quantità bastante, sussiego, promozione, accettabilità
I contrari sono: carenza, insufficienza, mancanza, naturalezza, semplicità, bocciatura
Da segnalare l’espressione ”condizione necessaria e sufficiente” che nel ragionamento logico (matematica, filosofia) si riferisce a tutto ciò che garantisce la veridicità di quanto asseriamo.

L’ortografia del termine sufficienza

Scrivere “sufficienza” o “sufficenza”, sembrerebbe un problema di poco conto, visto che, in ogni caso, la pronuncia non cambia. Eppure la grafia corretta è “sufficienza” con la “i”, senza alcuna eccezione. Questa “i” non svolge nessun ruolo attivo e nemmeno deve essere pronunciata (in alcuni dialetti meridionali viene pronunciata). Tuttavia, nel mondo operativo, a scuola, nei contatti con gli altri deve essere adoperata la forma corretta.
Per capirne il motivo, bisogna ricorrere, come accade spesso, alla lingua latina, in cui esisteva il termine “sufficientia” e il participio presente “sufficiens, sufficientis”del verbo “sufficere” (= bastare). Nell’italiano antico si scriveva “sofficienza”, sempre con la “i”. Las sillaba iniziale so- è poi passata a su- per influenza del francese “suffisant”. Il termine “sufficientia” deriva da “sufficio”, a sua volta composto da “sub" (=sotto) + “facere” (= fare). Perché, allora, se il termine è derivato da “facere” che non aveva la “i”, in italiano scriviamo “sufficienza” con la “i”? Perché il termine di partenza non è stato “facere”, bensì la forma con la “i”, per cui “sufficio” ha dato “sufficiente”, “insufficiente”, e così via. In pratica, si è voluto mantenere la “i” per far risaltare il prestigio da cui deriva il lemma che non è il latino volgare, bensì quello colto, classico.

Seguono la stessa regola ”efficienza”, “efficiente” “deficienza”, “coscienza”, “sufficientemente”.
Invece scriviamo “beneficenza” e “onorificenza”. Perché? La regola è questa: non prendono la “i”, i sostantivi la cui prima parte è costituita da una parola vera e propria: in questo caso bene-, onore-.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i tre significati principali del termine "sufficienza"?
  2. Il termine "sufficienza" può riferirsi a: 1) la capacità di qualcosa di essere in quantità adeguata per soddisfare le esigenze; 2) una valutazione scolastica che indica un livello accettabile di prestazione; 3) un comportamento che denota superiorità o alterigia nei confronti degli altri.

  3. Quali sono alcuni sinonimi e contrari del termine "sufficienza"?
  4. Sinonimi includono adeguata, quantità bastante, sussiego, promozione, accettabilità. Contrari includono carenza, insufficienza, mancanza, naturalezza, semplicità, bocciatura.

  5. Perché è importante scrivere "sufficienza" con la "i"?
  6. La grafia corretta "sufficienza" con la "i" deriva dal latino "sufficientia" e mantiene il legame con il suo prestigioso origine classico. La "i" è presente anche se non influisce sulla pronuncia in italiano standard, ma sottolinea l'origine colta del termine.

  7. Qual è la spiegazione storica della grafia "sufficienza"?
  8. La grafia "sufficienza" con la "i" risale al latino "sufficientia" e al participio presente "sufficiens" del verbo "sufficere". La presenza della "i" nel termine italiano si spiega con il desiderio di mantenere un collegamento con il prestigioso latino classico, nonostante la parola derivi da "facere" che originariamente non aveva la "i".

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