Concetti Chiave
- I giorni feriali derivano dal termine latino "feriae", originariamente giorni di riposo dedicati al culto, ma oggi indicano i giorni lavorativi.
- Nel Cristianesimo, i giorni feriali erano dal lunedì al venerdì, con il sabato e la domenica riservati a riposo e adorazione religiosa.
- In francese, "jours fériés" si riferisce ai giorni festivi, mentre i giorni lavorativi sono chiamati "jours de travail".
- La gestione del tempo lavorativo, o "time management", è essenziale per aumentare la produttività attraverso tecniche come la matrice di Eisenhower.
- Il metodo "time boxing" prevede di assegnare a ciascuna attività una durata specifica, simile alla pianificazione degli studenti universitari.
Indice
Struttura settimanale: il ruolo dei giorni feriali
“Non pensavo che questo posteggio fosse a pagamento nei giorni feriali” Il termine feriale significa, come tutti sanno, “giorno lavorativo” e si oppone a “giorno festivo” e, almeno in apparenza, al termine “ferie”. Strano, perché nel giorno feriale si lavora, ma se si è in ferie, ci si riposa.“Ferie” e “feriale” hanno la stessa etimologia latina: entrambe le parole derivano dal termine latino “feriae”, che presso i Romani indicavano dei giorni in cui non si svolgeva nessuna attività lavorativa perché ci si doveva soltanto preoccupare del culto degli dèi. Il significato si è conservato con la parola “ferie”, ma per “feriale” le cose sono andate diversamente. Infatti, con l’avvento del Cristianesimo i giorni feriali erano quelli in cui, secondo il martelogio si commemoravano i santi, senza che esistesse un obbligo dei credenti di partecipare ad una cerimonia religiosa ad hoc. Erano quindi feriali i giorni dal lunedì al venerdì compresi; il sabato ha mantenuto la denominazione cara agli Ebrei (= shabbat = giorno di riposo), mentre fu istituita la domenica come giorno del Signore (= dominus = signore in latino). Infatti, la domenica era riservata alla venerazione della Vergine Maria e all’adorazione di Dio. Ma i giorni delle “feriae” erano quelli in cui si lavorava, per cui feriale è diventato sinonimo di “lavorativo”, ma non di “ferie”.
Nella lingua francese è stato, invece, mantenuto il significato originario:
• “les jours fériés” = giorni festivi
• i giorni lavorativi = jours de travail
• le ferie = le congé oppure les jours de congé
Sul calendario i giorni non feriali e quindi festivi, sono trascritti in rosso e possono anche riferirsi ad avvenimenti laici; un tempo erano festività anche il giorno del Corpus Domini, il 19 marzo, festa di San Giuseppe, il giorno dell’Ascensione e il 4 novembre, fine della 1.a guerra mondiale. Esse furono soppresse e quelle religiose riportate alla prima domenica successiva. Per cui sono diventate giorni feriali e trasformate per i lavoratori in 4 giorni di festività soppresse che si aggiungono al congedo ordinario.
Come possiamo organizzare il nostro tempo lavorativo, cioè l’insieme dei giorni feriali?
La gestione del tempo lavorativo si chiama “time management”. Da tener presente, innanzitutto, che una buona gestione del proprio tempo-lavoro aumenta la produttività e a questo proposito, nel campo della psicologia del lavoro, esistono delle tecniche e delle strategie adeguate. Innanzitutto occorre pianificare; questo significa che dobbiamo tener conto delle attività che dobbiamo svolgere, del tempo a disposizione e del tempo di cui di solito necessitiamo. Fra le tecniche più diffuse, abbiamo la matrice di Eisenhower. Le attività o più semplicemente le cose da fare, possono essere divise in tre gruppi a cui si associa un modi di intervenire diverso:1) Attività importanti e urgenti: non possono rimandate e devo essere
svolte con priorità assoluta
2) Attività importanti, ma non urgenti. Sono quelle che devono essere
oggetto di programmazione
3) Attività non importanti, ma urgenti. Devono essere oggetto di delega
4) Attività di scarsa o nessuna importanza e non urgenti. Devono essere
eliminate
Di solito, ogni 25 minuti di lavoro è bene prevederne 5 di intervallo.
Esiste anche il metodo del “time boxing” in cui una data attività è associata ad una certa durata e finché l’attività non è conclusa, si passa alla seguente. Assomiglia molto alla tecnica che seguono alcuni studenti universitari per preparare un esame: dividono il programma in blocchi di argomenti e ognuno di esso è associato ad un giorno della settimana e fine l’ apprendimento di un blocco non è accertato non si passa al successivo.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine etimologica dei termini "feriale" e "ferie"?
- Come si differenziano i giorni feriali dai giorni festivi nel contesto cristiano?
- Quali tecniche di gestione del tempo sono suggerite per organizzare i giorni feriali?
- Come sono rappresentati i giorni festivi sul calendario e quali festività sono state soppresse?
- Qual è l'importanza di una buona gestione del tempo lavorativo?
Entrambi i termini derivano dal latino "feriae", che indicava giorni dedicati al culto degli dèi senza attività lavorative. Tuttavia, il significato di "feriale" è cambiato con il tempo, diventando sinonimo di "lavorativo".
I giorni feriali, dal lunedì al venerdì, erano dedicati alla commemorazione dei santi senza obbligo di cerimonie religiose, mentre la domenica era riservata alla venerazione di Dio e della Vergine Maria.
Si consiglia di pianificare le attività usando tecniche come la matrice di Eisenhower, che classifica le attività in base alla loro importanza e urgenza, e il metodo del "time boxing", che associa una durata specifica a ciascuna attività.
I giorni festivi sono trascritti in rosso sul calendario. Alcune festività religiose, come il Corpus Domini e l'Ascensione, sono state soppresse e trasformate in giorni di festività soppresse per i lavoratori.
Una buona gestione del tempo lavorativo aumenta la produttività e può essere migliorata attraverso tecniche e strategie di time management, come la pianificazione e l'uso di metodi specifici per organizzare le attività.