Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • "Di nuovo" in italiano va scritto sempre separato, a differenza di altre espressioni univerbate come "tuttora".
  • L'univerbazione è un fenomeno linguistico comune che unisce due parole, ma non si applica a "di nuovo".
  • "Di nuovo" può indicare ripetizione (nuovamente) o novità (inedito), a seconda del contesto della frase.
  • Grammaticalmente, "di nuovo" può essere una locuzione avverbiale o un complemento di specificazione.
  • Nonostante alcune influenze dalla lingua parlata, nella scrittura moderna corretta si usa solo "di nuovo".

Indice

  1. Guida pratica: "di nuovo" nella grammatica italiana
  2. Altri aspetti grammaticali

Guida pratica: "di nuovo" nella grammatica italiana

Nella lingua italiana non mancano espressioni avverbiali composte da due parole su cui sussiste un’incertezza se scriverle in una sola parola o in due parole separate. Questo è il caso di Buonasera o Buona sera in cui entrambe le possibilità sono accettate. Nel caso di “di nuovo” l’unica forma accettata è scrivere tale espressione avverbiale con una grafia separata, come del resto avviene con di frontein quanto e inquanto.
Nel caso di nuovo scritto attaccato, si tratterebbe del fenomeno linguistico dell’univerbazione che però in questo caso non esiste. L’univerbazione è un fenomeno linguistico che unisce due parole sia oralmente che graficamente. Il fenomeno esiste frequentemente in italiano, per esempio con il termine “tuttora” che alterna con “tutt’ora”, invece ormai ha del tutto sostituito in vece.

A volte succede che questa fusione richieda il raddoppiamento della consonante iniziale della seconda parla (se mai > semmai; così detto > cosiddetto). Nei manoscritti antichi, tale fenomeno linguistico era presente con una certa frequenza.
Occorre anche segnalare che “di nuovo” non può essere scritto tutto attaccato perché tale grafia è riservata ai sintagmi, ma “di nuovo” non è un sintagma, bensì una locuzione avverbiale, a volte con una sfumatura che ci richiama il complemento di tempo.

Altri aspetti grammaticali

Il termine può avere due significati: “nuovamente (ulteriormente)” e “inedito (ex-novo, daccapo)”. Se ha il valore di locuzione avverbiale, significa che corrisponde ad un avverbio (in questo caso nuovamente)
Esempi:
Avete preso di nuovo la mia macchina? (= nuovamente, un’altra volta, con una leggera sfumature temporale)
Sapete se ci sia qualcosa di nuovo per la questione che tanto ci preme? (= di inedito)
Ti ho portato qualcosa di nuovo, che senz’altro ti piacerà (= di inedito, non ancora sul mercato, di originale, diverso dal solito)
Mi fratello dovrà ripetere di nuovo l’esame di Analisi matematica 1 (= un’altra volta)
Avete rotto di nuovo un bicchiere? (= un’altra volta)
C’è qualcosa di nuovo da leggere? (= una notizia inedita, fresca di giornata e quindi diversa dalle solite)
Allora, non ci vediamo da un mese: che cosa hai di nuovo da dirmi (= una novità, qualcosa che non so e quindi inedito)
C’è nulla di nuovo stasera alla televisione? (= una trasmissione che non sia sempre la stessa, una novità)
Ci risiamo. Scommetto che ti hanno bocciato di nuovo! (=un’altra volta)
Grammaticalmente “di nuovo” può essere una locuzione avverbiale o un complemento di specificazione
E se prendessimo qualcosa di nuovo (= complemento di specificazione)
Li ho visti di nuovo insieme stasera (= locuzione avverbiale)

Ci possiamo chiedere perché esista un tale dubbio quando ci accingiamo a comporre un testo scritto. Questo succede per influenza della lingua parlata, in cui, ovviamente, non si fa alcuna differenza.
Una curiosità: Il Grande Dizionario della Lingua Italiana – UTET registra anche la forma “dinuovo”, ma riporta come esempi frasi tratte dalla tradizione letteraria.
In conclusione, nella lingua moderna, dobbiamo scrivere, solo ed esclusivamente, “di nuovo”.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la forma corretta per scrivere "di nuovo" nella grammatica italiana?
  2. La forma corretta è scrivere "di nuovo" separato, poiché è una locuzione avverbiale e non un sintagma.

  3. Qual è il fenomeno linguistico che unisce due parole sia oralmente che graficamente?
  4. Il fenomeno si chiama univerbazione, ma non si applica a "di nuovo".

  5. Quali sono i due significati principali di "di nuovo"?
  6. "Di nuovo" può significare "nuovamente" o "inedito".

  7. Perché esiste incertezza nello scrivere "di nuovo"?
  8. L'incertezza deriva dall'influenza della lingua parlata, dove non si distingue tra le due forme.

  9. Il Grande Dizionario della Lingua Italiana – UTET registra altre forme di "di nuovo"?
  10. Sì, registra anche la forma "dinuovo", ma solo in contesti letterari.

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