Concetti Chiave
- "Buonasera" e "Buona Sera" sono entrambe forme corrette di saluto serale, ma "Buonasera" è la più comune e accettata.
- Il saluto "Buona serata" viene utilizzato principalmente per congedarsi dopo le 19:00 e fino alle 21:00.
- La scelta tra "buonasera" e "buona sera" dipende dal contesto: "buonasera" è usato come sostantivo, mentre "buona sera" è una combinazione di aggettivo e nome.
- Il saluto "Buona sera" è utilizzato sia in contesti formali che informali, quando si arriva in un luogo.
- Le varianti linguistiche regionali possono influenzare l'uso di questi saluti, come avviene in Toscana.
In questo appunto di grammatica italiana si descrive come si dice Buonasera. Si indaga a fondo su come si scrive: Buonasera o Buonasera? Si descrive giustamente il corretto modo di scrivere questa importante forma di saluto. In genere, come si sa, buona sera e buona serata vengono usati per indicare il tardo pomeriggio, ad esempio dopo le 18:00 oppure a sera inoltrata. Un'altra forma che si utilizza tanto è Buona serata che è un'espressione di saluta che si usa dopo le 19:00 e fino alle 21:00 con lo scopo di accomiatarsi.
Buonasera e Buona Sera esistono tutte e due come espressioni, ma quella in assoluto più corretta è Buonasera che è anche la più utilizzata. Oltre a spiegare questi concetti, si riportano anche degli esempi pratici di frasi in cui viene utilizzato sia Buonasera sia Buona Sera.

Indice
Introduzione
Nella lingua italiana, i saluti serali sono: buona sera, buona notte, buona serata. Essi servono non solo come forma di auguri, ma anche come semplice saluto sia quando ci incontriamo sia quando ci si congeda. Di solito, buona sera e buona serata si utilizzano nel tardo pomeriggio, per esempio dopo le 18:00 oppure a sera inoltrata. Occorre, però precisare che in Toscana i due termini si utilizzano anche nel primissimo pomeriggio. Essi possono avere anche il valore di sostantivo.
Esempi:
Ti auguro di passare una buona serata – Dare la buonasera a qualcuno è molto educato.
Fra i due termini esiste una differenza di significato, anche se “Buona serata” è entrato nell’uso da poco tempo ed è assai frequente.
“Buona serata” si adopera dopo le 19:00 e fino alle 21:00, ma solo per accomiatarsi. All’orecchio di un nativo, “buona serata” suona leggermente meno formale rispetto a “buona sera”. Prima è usuale usare “buon pomeriggio”. Qualche grammatica, invece di indicare l’orario, fa riferimento al tramonto: cioè, quando comincia a fare buio, per cui bisogna tener conto se siamo in estate (giornate più lunghe) o d’inverno (giornate più corte). Oltre tale orario, va bene lasciare il nostro interlocutore con “buona notte”. Nel caso in cui la serata continui (magari per partecipazione ad una festa o per assistere un malato per tutta la notte, bisogna dire “Buona nottata”). L’augurio per una “buona notte” si dà soltanto quando si è certi che si va a dormire.
“Buona sera” si utilizza per salutare, quando si arriva e fa parte sia del linguaggio formale che informale.
Esempio:
È stato molto piacevole passare un po’ di tempo insieme, ma ora si fa tardi e devo lasciarti. Buona serata!
Buona sera! Mi presento, sono Marco, il fratello di Luisa.
Da notare che rivolgersi ad una donna con “Buona sera, signora!” è molto elegante, mentre se ci rivolgiamo ad un signore con “buona sera, signore”, introduciamo una sfumatura di caratetre servile, per cui è meglio evitare dui aggiungere “signore”.
Spesso, però, l’uso di un termine piuttosto che un altro tiene conto delle abitudini delle persone e soprattutto delle usanze e delle varianti linguistiche della regione.
Il problema però è un altro. Come si scrive: “buona sera” o “buonasera”?
La forma più corretta è la prima, cioè aggettivo e nome staccati, anche se di fatto la grafia “buonasera” è assai comune. Di conseguenza, tutte e due sono lessicalmente corrette. In un testo scritto, entrambe le grafie sono ammesse:
“Buonasera a tutti “, disse Mario, entrando.
Buonasera, dottore. Le scrivo questo messaggio per disdire l’appuntamento di domani.
Se del termine facciamo un uso sostantivato, dobbiamo scrivere “buonasera” (il termine è ovviamente femminile)
Esempio:Dare la buonasera alle persone nel tardo pomeriggio è indice di buona educazione
L’uso sostantivato si riconosce dal fatto che il saluto è preceduto da un articolo sia determinativo, che indeterminativo (= la buonasera, una buonasera).
“Buona serata” si scrive sempre staccato anche se è sostantivato:
Ho passato una buona serata con voi. Grazie
Per me, è tardi. Devo andarmene. Buon proseguimento e buona serata a tutti.
Altri esempi di frasi con Buonasera e con Buona Sera
Ecco altri esempi di frasi con Buonasera o Buona Sera:
- Buonasera Carla, come stai? Ti andrebbe di prendere un tè con me.
- Buonasera Luca, come ti senti?
- Buona Sera, piacere di conoscerti sono Marina.
- Buona Sera, piacere mio, caro Giacomo.
- Buonasera Annalisa, ti andrebbe di venire al cinema con me e Giorgia?
Domande da interrogazione
- Quali sono i saluti serali nella lingua italiana?
- Qual è la differenza tra "buona sera" e "buona serata"?
- Quando si utilizza il saluto "buona notte"?
- Come si scrive correttamente: "buona sera" o "buonasera"?
- Come si utilizza il saluto "buona serata" quando è sostantivato?
I saluti serali nella lingua italiana sono: buona sera, buona notte, buona serata.
"Buona sera" si utilizza per salutare quando si arriva, mentre "buona serata" si utilizza per congedarsi dopo le 19:00 e fino alle 21:00.
Il saluto "buona notte" si utilizza dopo il tramonto, quando comincia a fare buio e si è certi di andare a dormire.
Entrambe le forme sono corrette, ma la forma più corretta è "buona sera", con l'aggettivo e il nome staccati. Tuttavia, la grafia "buonasera" è molto comune.
Quando il saluto "buona serata" è sostantivato, si scrive sempre staccato. Ad esempio: "Ho passato una buona serata con voi. Grazie".