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REGOLE AUREE E CONSIGLI DI INTERESSE GENERALE
« »
L’ ’
USO DELL ARTICOLO
1. '
L ARTICOLO COME PRONOME
μέν δέ »
« ὁ μέν » ……« ὁ δέ » « ἡ μέν » ……« ἡ δέ » « τὸ μέν » ……« τὸ δέ »
questo …quello - l’uno ….l’altro questa ….quella - l’una …. l’altra questo ….quello -
una cosa …. l’altra cosa
« τοῦ μέν » ……« τοῦ δέ » di questo …di quello - dell’uno …dell’altro
« τῆ̋ μέν » ……« τῆ̋ δέ » di questa …. di quella - dell’una ….del l’altra
« τοῦ μέν » ……« τοῦ δέ » di questo ….di quello - di una cosa …. dell’altra cosa
« τῷ μέν » ……« τῷ δέ » a questo …a quello - all’uno …all’altro
« τῇ μέν » ……« τῇ δέ » a questa ….a quella - all’una …. all’altra
« τῷ μέν » ……« τῷ δέ » a questo ….a quello - a una cosa …. all’altra cosa
« τὸν μέν » ……« τὸν δέ » questo …quello - l’uno ….l’altro
« τὴν μέν » ……« τὴν δέ » questa ….quella - l’una …. l’altra
« τὸ μέν » ……« τὸ δέ » questo ….quello - una cosa …. l’altra cosa
« οἱ μέν » ……« οἱ δέ » « αἱ μέν » ……« αἱ δέ » « τὰ μέν » ……« τὰ δέ »
questi …quelli - queste ….quelle - le une …. le altre queste cose ….quelle cose
gli uni ….gli altri le une cose …. le altre cose
« τῶν μέν » ……« τῶν δέ » di questi …di quelli – degli uni…degli altri
« τῶν μέν » ……« τῶν δέ » di queste …. di quelle - delle une ….delle altre
« τῶν μέν » ……« τῶν δέ » di queste cose ….di quelle cose - delle une cose …. delle altre cose
« τοῖ̋ μέν » ……« τοῖ̋ δέ » a questi …a quelli - agli uni…agli altri
« ταῖ̋ μέν » ……« ταῖ̋ δέ » a queste….a quelle - alle une ….alle altre
« τοῖ̋ μέν » ……« τοῖ̋ δέ » a queste cose ….a quelle cose - alle une cose …. alle altre cose
« τοὺ̋ μέν » ……« τοὺ̋ δέ » questi …quelli - gli uni ….gli altri
« τὰ̋ μέν » ……« τὰ̋ δέ » queste ….quelle - le une …. le altre
« τὰ μέν » ……« τὰ δέ » queste cose ….quelle cose - le une cose …. le altre cose 1
2. δέ
« »
da solo con la particella soggetto in principio di frase
l'articolo, , usato come e ,
pronome
si riferisce a persona(e) o cosa(e) già menzionata(e) in precedenza e diventa
di terza persona , sostituendo il pronome personale di terza persona o i pronomi
dimostrativi.
E E
ὁ δέ ἡ δέ
''e questo (quello)'' ''e questa (quella)''
''ma questo (quello)'' ''ma questa (quella)''
''e lui'', ''ma lui'' ''e lei'',''ma lei''
E E
τὸ δέ οἱ δέ
''e questa (quella) cosa'' ''e questi (quelli) ''
''ma questa (quella) cosa'' ''ma questi (quelli) ''
''e ciò'',''ma ciò'' ''e loro (essi )'', ''ma loro(essi)''
E E
αἱ δέ τὰ δέ
''e queste (quelle)'' ''e queste (quelle) cose ''
''ma queste (quelle)'' ''ma queste (quelle) cose ''
''e loro(esse)'',''ma loro(esse)''
Y
Y ESEMPI
a τῆ̋ χώρα̋ ἐπίπρασκον, κοινὴν ἐποίεον
τὴν μὲν τὴν δὲ
della terra una parte vendevano, un'altra parte rendevano pubblica...
b ἔτι καὶ νῦν φυγάδε̋ εἰσί τῆ̋ πόλεω̋, ἐν μάχῃ ἔθνῃσκον...
οἱ μὲν οἱ δὲ
gli uni sono ancora esuli..dalla città , gli altri morivano in battaglia....
c ὁ διδάσκαλο̋ ἐγκωμιάζει, κολάζει
τοὺ̋ μὲν τοὺ̋ δὲ
il maestro loda alcuni ( gli uni ), (mentre) punisce altri ( gli altri)
3. ’
FUNZIONE SOSTANTIVANTE DELL ARTICOLO
Tale funzione è di estrema importanza in greco, perchè determina nel contesto della frase una
o grandissima libertà di espressione.
notevole elasticità di interpretazione e una conviene tradurre l'articolo
Da notare, comunque, che nella maggior parte dei casi
o sostantivo opportuno
aggiungendovi un , che si ricava volta per volta dal contesto.
Y
Y ESEMPI
τὰ Πλάτωνο̋
G :
LETTERALMENTE
ma, visto che, fra le altre cose, Platone era anche uno scrittore, una traduzione appropriata potrebbe essere
« gli scritti ».
di Platone
ἐν τῇ κιβωτῷ
τὰ
* :
LETTERALMENTE
« il contenuto del forziere »
oppure, con una traduzione più appropriata: 2
p L’
ARTICOLO PUÒ RENDERE SOSTANTIVI OGNI TIPO DI ESPRESSIONI
A. COMPLEMENTI
οἱ περὶ τὸν Κικέρωνα περὶ + accusativo =
g complemento di luogo
« quelli attorno a Cicerone »
LETTERALMENTE
* « »
il seguito di Cicerone
CORRETTAMENTE
οἱ ἐπὶ τοῦ Πλάτωνο̋ ἐπί + genitivo =
g complemento di tempo
« quelli del tempo di Platone » ,
LETTERALMENTE
* contemporanei
i di Platone ».
«
CORRETTAMENTE
τὰ ἀπὸ τοῦ στρατηγοῦ
g
ἀπὸ + genitivo = complemento di origine o moto da luogo
« le cose dal comandante »,
LETTERALMENTE
* gli ordini
« dal comandante »,
CORRETTAMENTE le disposizioni
« del comandante »
ἡ τῶν Σκυθῶν
g « quella degli Sciti » ,
LETTERALMENTE
* la terra
« degli Sciti »
CORRETTAMENTE γῆ
qui è sottinteso :
ἐν τῷ Ἀπώλλονο̋
g « in quello di Apollo »
LETTERALMENTE
cioè, visto che si tratta di un dio,
* nel tempio
« di Apollo »
CORRETTAMENTE
qui e' sottinteso : ἱερῷ
τὸ τοῦ Σωκράτου̋
g « quello di Socrate »
LETTERALMENTE
* il famoso detto
« di Socrate »,
CORRETTAMENTE la famosa frase
« di Socrate »
questa forma greca corrisponde alla latina : « illud Socratis »
+ ὁ ∆ιό̋
g
* l'articolo seguito dal GENITIVO SEMPLICE
questa forma, particolarmente frequente in greco, cioè con ,
significa ò
ἡ ¦
« il figlio di.. la figlia di..
οἱ αἱ
¦ ¦
,
i figli di.. le figlie di..
C ,
OME SI VEDE DAGLI ESEMPI PRECEDENTI IN ITALIANO È NECESSARIO DETERMINARE E SPECIFICARE LA FUNZIONE
' ,
SOSTANTIVIZZANTE E CARATTERIZZANTE DELL ARTICOLO GRECO CON TERMINI APPROPRIATI DESUNTI DAL CONTESTO
.
O EVIDENTI PER LA LORO FUNZIONE 3
L’articolo, quindi davanti ad un complemento, lo rende sostantivo, nel senso che nella traduzione
un termine specifico
italiana si deve interpretare il termine mancante in greco con o con un
pronome.
ὁ στρατηγὸ̋ θαυμάζει τὰ τῶν στρατιωτῶν le azioni
il comandante ammira dei soldati
è chiaro che qui manca il termine
collegato all’articolo ; quindi la scelta nella
traduzione può ricadere su « cose » , «
azioni » , « lavori » , che si addicono al
contesto
Quando, invece, ( e ciò accade spesso), il termine determinato dall’articolo è citato in precedenza,
mentre nella parte successiva della frase è sottinteso, si deve integrare, in italiano, la seconda parte
un pronome determinativo « quello »
con come
ὁ μὲν δῆμο̋ τοὺ̋ τοῦ ἀγγέλου λόγου̋ θαυμάζει , οἱ δὲ στρατιῶται τοὺ̋ τοῦ στρατηγοῦ θαυμάζουσι.
le parole quelle
il popolo ammira del messaggero, mentre i soldati ammirano del comandante
B. AVVERBI
* sostantivi
Quando l'articolo sostantivizza degli avverbi, è indispensabile renderlo in italiano con o
aggettivi sostantivati
Y Y
ESEMPI
νῦν
ü ¦ ora, adesso
οἱ νῦν ¦ « i contemporanei »
'' quelli di ora''
.:
LETTERALM
πάλαι
ü ¦ anticamente, un tempo
οἱ πάλαι ¦
« gli antichi »
'' quelli anticamente ''
.:
LETTERALM
ἕξω
ü ¦ fuori
οἱ ἕξω ¦ « gli estranei »
'' quelli fuori ''
.:
LETTERALM
ἐντό̋
ü ¦ dentro
τὰ ἐντό̋ ¦ « le parti interne »
'' le cose dentro ''
.
LETTERALM
πρὸ τοῦ
ü ¦ prima d'ora, precedentemente
τὰ πρὸ τοῦ '' le cose prima d'ora ''
.:
LETTERALM
¦ « gli eventi anteriori »
μετὰ ταῦτα
ü ¦ dopo di ciò, in seguito
τὰ μετὰ ταῦτα ¦ « gli eventi successivi »
'' le cose dopo di ciò ''
.:
LETTERALM 4
+
C. LOCUZIONI SOSTANTIVI
* avverbi
Quando l'articolo sostantivizza questo tipo di locuzioni seguite da sostantivi, gli
assumono funzione di aggettivo.
Y Y
ESEMPI
ἀεὶ χρόνο̋
ὁ
g ò
il tempo di sempre
.:
LETTERALM
* l'eternità »
« il tempo perenne » , «
:
TRADUZIONE
θήρευε τὰ̋ ἡδονὰ̋ μετὰ δόξη̋
τὰ̋
g ò
ricerca i piaceri quelli con reputazione ..
.:
LETTERALM
* onesti »
« ricerca i piaceri
:
TRADUZIONE
ἐν τῇ πόλει
οἱ
g ò i cittadini quelli che si trovano in città
quelli dentro la città.. « » o « »
.: :
LETTERALM TRADUZIONE
D. INFINITO Dato che l'infinito è di genere NEUTRO
Notevole è l'uso , in greco, dell'articolo davanti all'infinito. ,
τό
l'articolo « » , declinato in tutti i casi.
davanti ad esso avremo Per esempio:
τὸ λέγειν ¦
¦ « il dire »
τοῦ λέγειν ¦ ¦ « del dire »
τῷ λέγειν ¦
¦ « al dire »
τὸ λέγειν ¦ ¦ « il dire »
In questo caso l'infinito si dice « infinito sostantivato ». Esso può essere preceduto anche da
preposizioni , assumendo così il significato di un complemento. Ad esempio:
ἐν τῷ λέγειν ¦ nel dire à ( )
STATO IN LUOGO FIGURATO
περὶ τοῦ λέγειν ¦riguardo al dire à ( )
ARGOMENTO
ἐπὶ ( πρὸ̋) τὸ λέγειν ¦ allo scopo di vedere, per vedere
æ ( )
SCOPO
μετὰ τὸ ποιεῖν ¦ dopo il fare à ( )
TEMPO
ἐν τῷ πυρέττειν ¦ nell'essere (mentre è,era) febbricitante
æ ( )
TEMPO
ἐπὶ τῷ μάχεσθαι ¦ per il combattere ( ..)
A CAUSA DEL
æ ( )
CAUSALE 5