Concetti Chiave
- I venti sono movimenti d'aria che compensano le differenze di pressione, spostandosi dalle aree di alta pressione verso quelle di bassa pressione.
- Le aree di bassa pressione sono chiamate cicloni, mentre le aree di alta pressione sono chiamate anticicloni.
- Il gradiente di pressione è un vettore perpendicolare alle isobare, diretto dalle pressioni più alte verso quelle più basse.
- La forza di Coriolis devia i venti verso destra nell'emisfero settentrionale e verso sinistra in quello meridionale, influenzando la loro traiettoria.
- L'attrito con il suolo o l'acqua modifica la direzione e la velocità dei venti nella bassa troposfera, insieme alla forza di Coriolis e ai gradienti di pressione.
Dinamica dei venti
Le differenze di pressione osservabili sulla superficie terrestre tendono ad essere compensate dai movimenti dell'aria che chiamiamo venti. Rappresentando un mezzo naturale per equilibrare le pressioni, i venti si muovono sempre dalle aree di alta pressione verso quelle di bassa pressione. In meteorologia le aree di bassa pressione sono chiamate cicloni, le aree di alta pressione anticicloni.
Gradiente di pressione
Considerando due aree della superficie terrestre di cui la prima (A) è sede di un'alta pressione (aree anticicloniche), la seconda è di bassa pressione (area ciclonica). Si può chiamare gradiente di pressione ogni vettore perpendicolare alle isobare, diretto dalle pressioni più alte verso quelle più basse, di lunghezza tanto maggiore quanto più ravvicinate sono le isobare (cioè quanto più rapidamente cambia la pressione, spostandosi in una certa direzione). Pertanto nell'area di alta pressione A i gradienti saranno centrifughi, cioè diretti dal centro dell'area verso l'esterno, mentre in quella a bassa pressione B saranno centripeti.
Effetti della rotazione terrestre
Se la Terra non ruotasse, la direzione e il verso dei venti nelle due aree A e B sarebbero esattamente quelle dei gradienti di pressione: infatti, l'aria tenderebbe a divergere dall'area anticiclonica A e a convergere nell'area ciclonica B perpendicolarmente alle isobare. La velocità del vento nelle varie direzioni sarebbe inoltre proporzionale alla lunghezza dei vettori che rappresentano i gradienti: infatti, l'aria si muoverebbe con maggiore rapidità lungo le direzioni in cui, a parità di distanza, la pressione si abbassa maggiormente.
Poiché la Terra ruota e i venti si muovono parallelamente alla superficie terrestre essi sono soggetti anche alla forza di Coriolis che tende a fare deviare la traiettoria verso destra nell'emisfero settentrionale e verso sinistra in quello meridionale. Inoltre, presso la superficie terrestre agisce anche una terza forza sui venti: l'attrito con il suolo o con l'acqua. La direzione e la velocità dei venti nella bassa troposfera saranno perciò la risultante di queste tre forze.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo dei venti nel bilanciamento delle pressioni atmosferiche?
- Come influenzano la direzione e la velocità dei venti le forze di Coriolis e l'attrito?
- Cosa accadrebbe ai venti se la Terra non ruotasse?
I venti agiscono come un mezzo naturale per equilibrare le pressioni atmosferiche, muovendosi dalle aree di alta pressione verso quelle di bassa pressione.
La forza di Coriolis devia la traiettoria dei venti verso destra nell'emisfero settentrionale e verso sinistra in quello meridionale, mentre l'attrito con il suolo o l'acqua influisce ulteriormente sulla direzione e velocità dei venti.
Se la Terra non ruotasse, i venti seguirebbero esattamente i gradienti di pressione, muovendosi perpendicolarmente alle isobare dalle aree anticicloniche a quelle cicloniche.