Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Il turismo culturale è cresciuto grazie al cambiamento delle vacanze tradizionali in esperienze più arricchenti, con focus su città d'arte, musei e siti monumentali.
  • Si distingue tra turismo storico-artistico, festivaliero e quello generato dalla memoria, ognuno con un focus su esperienze culturali uniche.
  • Il turismo storico-artistico include visite a siti archeologici, complessi monumentali e gallerie d'arte, come Pompei e Machu Picchu.
  • Eventi culturali come festival musicali e manifestazioni folkloristiche, tra cui il Carnevale di Venezia e l'Oktoberfest, attraggono turisti festivalieri.
  • La domanda di turismo culturale è cresciuta con l'aumento dell'istruzione e il frazionamento delle ferie, portando a una diversificazione delle destinazioni italiane ed europee.

Turismo culturale

L’aumento del tempo libero e il superamento del concetto tradizionale di vacanza intesa come periodo di riposo dallo stress del lavoro quotidiano hanno causato una forte espansione di forme di turismo particolari come il turismo culturale.
Per turismo culturale si intende quel turismo che privilegia la visita ad una o più città d’arte, ai musei e ai siti monumentali. All’interno, possiamo distinguere il turismo storico-artistico, il turismo legato a festival o spettacoli musicali e il turismo generato dalla memoria storica.
• Il turismo storico-artistico si pone come obiettivo la visita a zone archeologiche (Pompei, Luxor, Machu Picchu), a complessi monumentali (es.

Piazza dei Miracoli), a musei, mostre d’arte e gallerie.
• Il turismo festivaliero e quello legato ad eventi musicali, teatrali o cinematografici quali Salisburgo, Spoleto, Cannes o Venezia. In questa categoria di turismo rientrano anche le manifestazioni folkloristiche e le rievocazioni storiche come l’Oktoberfest a Monaco di Baviera, il Palio di Siena, il Carnevale di Rio de Janeiro e il Carnevale di Venezia, il Carnevale di Nizza, ecc.
• Il turismo generato dalla memoria è finalizzato alla visita di luoghi legati a personaggi famosi come Salisburgo per Mozart, il mausoleo di Lenin a Mosca o i luoghi manzoniani sul lago di Como. Fra questo rientrano anche i pellegrinaggi legati ad eventi civili come la visita ai campi concentramento.
La crescita della domanda di turismo culturale è legata al livello di istruzione più elevato raggiunto dalla popolazione, favorito anche dal frazionamento generalizzato dei periodi di ferie. Il turismo culturale se da un lato ha ridotto la presenza italiana nelle località balneari e montane dall’altro ha fatto incrementare i flussi di provenienza extraeuropea. A questo si devono aggiungere l’aumento di Italiani interessati alla scoperta delle città d’arte minori (esempio Urbino, Parma, Todi, Viterbo, ecc…). Si tratta di un processo di diversificazione cha ha il pregio di decongestionare la presenza di turisti lungo gli itinerari tradizionalmente inseriti nelle guide.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali categorie di turismo culturale menzionate nel testo?
  2. Il testo distingue tra turismo storico-artistico, turismo legato a festival o spettacoli musicali, e turismo generato dalla memoria storica.

  3. Quali fattori hanno contribuito alla crescita della domanda di turismo culturale?
  4. La crescita è legata a un livello di istruzione più elevato e al frazionamento dei periodi di ferie, che hanno portato a un aumento dell'interesse per le città d'arte minori e flussi turistici extraeuropei.

  5. Come ha influenzato il turismo culturale la presenza italiana nelle località tradizionali?
  6. Il turismo culturale ha ridotto la presenza italiana nelle località balneari e montane, favorendo invece la scoperta di città d'arte minori e decongestionando gli itinerari tradizionali.

Domande e risposte

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