Concetti Chiave
- L'inquinamento urbano è una delle principali cause di surriscaldamento globale, con le emissioni di CO2 che contribuiscono al 50% dell'effetto serra.
- Il disboscamento, soprattutto nelle foreste tropicali, minaccia l'ecosistema globale, ma programmi di riforestazione stanno cercando di stabilizzare la situazione.
- Le radiazioni rappresentano un pericolo per la salute, con il disastro di Chernobyl che ha aumentato i casi di malattie nelle aree colpite.
- Le spiagge e la pesca sono minacciate dall'innalzamento delle acque e dalla pesca eccessiva, con conseguenze sull'ecosistema marino.
- L'estinzione di specie animali è accelerata dall'attività umana, con ritmi di scomparsa mille volte superiori rispetto al passato.
Indice
L'inizio dell'inquinamento globale
Dalla Seconda Rivoluzione industriale, siè attivato quel meccanismo di inquinamento che potrebbe portare la terra ha verso la sua fine, a meno che apporteranno dei rimedi efficaci.
I problemi più gravi che affiggono la terra sono:
* L’inquinamento urbano
* Il disboscamento
* Le radiazioni
* Le spiagge e la pesca
* L’ estinzione degli animali
Impatto dell'inquinamento urbano
L’inquinamento urbano, creato dalle automobili e dalle fabbriche, fa si a i batteri di riprodursi e quindi permette la formazione di nuove malattie, inoltre amplia l’apertura nella fascia d’ozono posto sopra l’Antartide e aumenta il surriscaldamento globale (global warming), quindi l’effetto serra. Le emissioni di CO2 sono responsabili al 50% dell’ effetto serra appunto. Inoltre la popolazione dei paesi industrializzati consuma dieci volte in più della quantità di energia dei paesi in via di sviluppo, produce il 71% delle emissioni di anidride carbonica e il 68% di RSU e RSI (rifiuti solidi urbani e rifiuti solidi industriali), mentre è calato drasticamente il contenuto i piombo nelle benzine. Oggi è rimasto il 20% di piombo che negli anni ’70 arricchiva i carburanti come antidetonante. Il fenomeno però è limitato solo ai paesi occidentali.
Importanza delle foreste
Le foreste sono indispensabili per la nostra sopravivenza. Esse ci riforniscono l’ ossigeno ed eliminano l’ anidride carbonica.
Sono divise in due categorie:
* Foreste tropicali
* Foreste dell’emisfero nord
Le foreste tropicali sono quelle più soggette al disboscamento e si trovano nella fascia intorno all’equatore dove solitamente nelle cartine geografiche c’è una fascia verde che pian piano sta diventando marrone.
Per fortuna la situazione è in miglioramento, quasi stabile.
Il ritmo di riduzione della fascia di vegetazione che avvolge i tropici si è assestato: ogni anno viene tagliata lo 0.6 % dell’ area forestale. In molti paesi sono in corso programmi per il taglio selezionato e la riforestazione.
Minacce delle radiazioni
Anche le radiazioni, fanno dell’ inquinamento, un potenziale nemico per la terra. Dal 1986. quando esplose il reattore N°4 della centrale nucleare di Chernobil in Ucraina, le radiazioni che uscirono e che escono tuttora fecero aumentare i casi di tiroide e di vari tumori nelle aree colpite.
Anche il mare è in serio pericolo, sia per quanto riguarda le spiagge, sia per l’innalzamento delle acque che minacciano i paesi costieri, anche se questo fenomeno potrebbe essere fronteggiato dall’ evaporazione dell’ acqua. Le spiagge sono minacciate dall’ erosione e dalla sabbia che portano via i turisti o ancora interventi di risanamento non perfettamente eseguiti come il caso del poetto in Sardegna, dove hanno tentato di ingrandire e abbellire la spiaggia dragando il fondo marino causando un cedimento della battigia, e cambiando il colore della sabbia che da bianca a nera. Secondo gli studiosi non bisognerebbe pulire le spiagge dalle alghe perché questo arreca danni all’ ecosistema. Anche la pesca è in pericolo. I tonni atlantici stanno scomparendo, gli esemplari catturati sono più giovani perché il ritmo di pesca, 85 milioni di tonnellate annue, supera quello di riproduzione.
Le estinzioni delle specie animali sono in aumento, il ritmo è di mille volte superiore a quello precedente la comparsa dell’ uomo.
La specie più a rischio sono i rinoceronti neri che da 80.000 esemplari del 1970 sono scesi a quasi 0 nel 1994. Gli animali domestici, allevati per sfamare l’ umanità, aumentano a ritmi vertiginosi. Sulla terra ci sono 17 miliardi di polli( 8 nella sola Cina). Crescono a un tasso del 5,3% all’ anno, e questo provoca problemi sanitari e ambientali ( sars, aviaria, mucca pazza ecc.)
Cause e conseguenze del consumismo
Le cause di tutto ciò sono dovute alla società in cui viviamo dove la richiesta di beni e molto alta e dove gli interessi commerciali e finanziari sono ingenti e senza scrupoli, sfruttando le nazioni più povere e impoverendo le risorse del pianeta.
Inoltre tra le cause della deforestazione c’è la ricerca di nuovi spazi dove costruire case e fabbriche.
Se non mettiamo un limite a quest’alto tasso di consumismo entro poche decine d’anni si avrà una distruzione degli ambienti naturali come la desertificazione che avanza nell’ habitat mediterraneo. Ci sarà una possibile estinzione della specie umana per le condizioni malsane in cui si arriverà s vivere come temperature elevate e piogge acide. Inoltre si avranno estinzioni di numerose specie animali e vegetali che fanno parte dell’ ecosistema e sono necessarie alla nostra sopravivenza. Nelle foreste tropicali ci sono migliaia di piante medicinali che possono curare malattie come i tumori e il cancro, molti pensano che ci sia una pianta che curi l’ AIDS.
Rimedi e soluzioni proposte
I rimedi per questi danni che noi stessi creiamo sono pochi e quei pochi sono molto costosi e non totalmente efficaci. Gia un traguardo l’abbiamo raggiunto con le leggi sulla salvaguardia del territorio e dell’ ambiente, con le aree protette entrambi volute dalle associazioni ambientaliste. Ormai il protocollo di Kioto che vietava l’uso dei CFC e l’emissione di gas inquinanti firmato da 180 paesi non basta più. La situazione è per il momento stabile e si tornerà ad una condizione normale solo tra un milione di anni mantenendo questo ritmo. Prima di tutto bisogna porre fine o almeno alleviare il fenomeno del disboscamento delle foreste che ci procura l’ ossigeno e mantiene il clima stabile, dovrebbero aumentare le leggi e i controlli sui bracconieri e sulle piante medicinali le quali i botanici colgono in maniera indiscriminata, inoltre bisognerebbe iniziare ad utilizzare le energie rinnovabili come i pannelli fotovoltaici, l’ idrogeno , le torri eoliche, e l'energia idroelettrica, e anche la produzione del bio-gas che si ottiene dal riciclaggio dei rifiuti. Fino ad ora i costi di quest’ energie sono molto alti ma con il passre degli anni i prezzi scenderanno. Intanto si stanno lanciando sul mercato le auto ad idrogeno, in Francia le ha lanciate nel mercato nazionale francese la Citroen. Si può fare anche qualcosa nel proprio piccolo, formare associazioni che informino sulle ultime novità dell’ ecologia e del global warming la popolazione e piantare alberi in zone disboscate o devastate da incendi.
Infine agigungerei solo questo: "Speriamo che i potenti della terra cambino i loro modi di pensare egoistici per il bene di tutta l'umanità"
Domande da interrogazione
- Quali sono i principali problemi ambientali che minacciano la Terra?
- Come l'inquinamento urbano contribuisce al cambiamento climatico?
- Qual è la situazione attuale delle foreste tropicali?
- Quali sono le conseguenze dell'estinzione animale?
- Quali rimedi sono suggeriti per affrontare i danni ambientali?
I problemi più gravi includono l'inquinamento urbano, il disboscamento, le radiazioni, le spiagge e la pesca, e l'estinzione degli animali.
L'inquinamento urbano, causato da automobili e fabbriche, contribuisce al surriscaldamento globale e all'effetto serra, con le emissioni di CO2 responsabili del 50% di quest'ultimo.
La situazione delle foreste tropicali è quasi stabile, con un ritmo di disboscamento che si è assestato allo 0.6% annuo, grazie a programmi di taglio selezionato e riforestazione.
L'estinzione animale porta alla perdita di biodiversità essenziale per l'ecosistema e la nostra sopravvivenza, con specie come i rinoceronti neri in grave pericolo.
Si suggerisce di ridurre il disboscamento, aumentare le leggi contro il bracconaggio, utilizzare energie rinnovabili, e promuovere la consapevolezza ecologica attraverso associazioni e iniziative locali.