rockkaristar
Ominide
2 min. di lettura
Vota 4 / 5

Concetti Chiave

  • Le sostanze inquinanti si classificano come primarie e secondarie, a seconda che siano emesse direttamente o derivate da reazioni chimiche.
  • Le energie inquinanti, come le radiazioni, possono essere naturali o artificiali e si propagano nello spazio sotto forma di onde.
  • Le radiazioni si dividono in ionizzanti e non ionizzanti, dove le ionizzanti sono particolarmente pericolose per la salute umana.
  • L'esposizione alle radiazioni ionizzanti è prevalentemente di origine naturale, con il radon come principale contributore.
  • Il buco nell'ozono è causato dall'emissione di composti organici e ha portato all'adozione del Protocollo di Montréal per ridurre le sostanze nocive.

Indice

  1. Tipi di sostanze inquinanti
  2. Radiazioni e loro effetti
  3. Esposizione e rarefazione dell'ozono

Tipi di sostanze inquinanti

Le sostanze inquinanti possono essere solide, liquide o gassose e possono essere emesse nell’aria, nell’acqua e nel suolo.

Si dividono in:

- primarie, se sono emesse da fonti direttamente identificabili come il monossido di carbonio;

- secondarie, se si formano come prodotti di reazioni chimiche di inquinamenti primari con elementi dell’ambiente o con altri inquinamenti, come lo smog fotochimico.

Radiazioni e loro effetti

Le energie inquinanti (radiazioni) sono di origine naturale o artificiale, provengono infatti sia dal sole e da componenti delle rocce, sia da attività umane in ambito scientifico. Le radiazioni si trasferiscono nello spazio per propagazione, sotto forma di onde.

A seconda del numero delle oscillazioni effettuate in un’unità di tempo (frequenza), vengono chiamati ionizzanti (frequenza elevata) e non ionizzanti (frequenza bassa).

Le radiazioni non ionizzanti danno luogo all’inquinamento elettromagnetico.

Le ionizzanti sono le radiazioni più pericolose per la salute umana, perché possiede un’energia in grado di rompere i legami chimici di atomi e molecole.

Esposizione e rarefazione dell'ozono

La maggior parte dell’esposizione della popolazione a radiazioni ionizzanti è di origine naturale, prodotti di decadimento del radon.

La rarefazione della fascia d’ozono presente nella stratosfera, approssima tra i 15 e i 40 km della superficie della Terra.

La quantità dell’ozono stratosferico varia a seconda dei cicli stagionali e in funzione della latitudine.

L’emissione di composti organici, del cloro fluoro e bromo ha determinato un’alterazione provocando una riduzione dello strato d’ozono stratosferico.

La comunità internazionale, il Protocollo di Montréal, ha impegnato i Paesi firmatari a ridurre, bandire le produzioni e i consumi delle sostanze lesive per l’ozono stratosferico.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community