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Concetti Chiave

  • I sismografi registrano le onde sismiche attraverso tre componenti: verticale e due orizzontali perpendicolari.
  • Il sismogramma è il tracciato che rappresenta le onde sismiche registrate da un sismografo.
  • Le onde P, essendo più veloci, arrivano prima al sismografo rispetto alle onde S più lente.
  • Il ritardo tra l'arrivo delle onde P e S è utilizzato per calcolare la distanza dall'epicentro.
  • L'epicentro esatto si determina incrociando i dati di almeno tre stazioni, trovando l'intersezione delle circonferenze.

Indice

  1. Strumenti di rilevamento sismico
  2. Funzionamento dei sismogrammi

Strumenti di rilevamento sismico

La registrazione delle onde sismiche viene effettuata con strumenti, chiamati sismografi. In ogni stazione di rilevamento ne troviamo contemporaneamente in funzione, almeno tre: uno registra la componente del movimento secondo la verticale, gli altri registrano due componenti del movimento sul piano orizzontale, tra loro perpendicolari.

Funzionamento dei sismogrammi

Il tracciato che registra le onde sismiche rilevate con un sismografo è detto sismogramma.
I sismogrammi offrono preziose informazioni, tra cui la possibilità di localizzare l’epicentro. Poiché le onde P sono più veloci delle onde S, esse arriveranno per prime al sismografo, mentre le onde S, più lente, accumuleranno un ritardo che sarà tanto maggiore quanto maggiore è la distanza percorsa; misurando questo ritardo sarà possibile conoscere la distanza della stazione di rilevamento dall’epicentro. Per stabilire la posizione esatta di quest’ ultimo, si dovranno confrontare i dati di almeno tre stazioni sismografiche: per ogni stazione l’epicentro si trova su un punto qualsiasi della circonferenza, il cui raggio corrisponde alla distanza ricavata per ciascuna stazione, mentre l’epicentro esatto corrisponderà al punto di intersezione delle tre circonferenze.

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