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Habilis
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Concetti Chiave

  • La Polonia, durante il regime comunista, ha promosso attivamente i diritti umani e la libertà religiosa, rafforzando l'identità nazionale.
  • L'identità culturale polacca è stata influenzata da diverse culture, tra cui quella tartara e cristiana, ma sempre difesa con determinazione.
  • Il cattolicesimo è un elemento unificatore della nazione polacca, con oltre il 90% della popolazione che pratica questa religione.
  • Il santuario di Czestochowa, famoso per la "Madonna Nera", è una meta di pellegrinaggi sin dal Trecento, attirando milioni di visitatori ogni anno.
  • A Cracovia, dal 1937, si tiene una mostra annuale di presepi in cartapesta, sropki, che vengono esposti nelle piazze e premiati da una giuria.

Polonia-popoli e culture

La Polonia è uno dei Paesi che, al tempo del regime comunista, ha dato maggiore spazio alle riflessioni sulla difesa dei diritti umani, dei lavoratori, della libertà religiosa, rendendo particolarmente solida l'identità nazionale.
I popoli della Polonia hanno avuto vicende contrastanti in campo culturale: da una parte l'identità polacca è stata difesa con forza fin dal passato, dall'altra ha ricevuto molteplici influenze, da quella tartare a quella cristiana.
Un'elemento fondamentale è unificatore nella storia nazionale polacca è il cattolicesimo, che ha guidato nei secoli la resistenza polacca alla dominazione straniera.

Oltre il 90% della popolazione infatti è di religione cattolica e il popolo polacco è da sempre legato alle tradizioni e alle manifestazioni religiose, tanto che alcuni santuari vengono visitati ogni anno da milioni di pellegrini. Uno dei più famosi è quello di Czestochowa, dove l'oggetto di culto è un quadro con la rappresentazione di una Madonna con il Bambino, meglio nota come "Madonna Nera", meta di pellegrinaggi sin dal Trecento e che oggi vede giungere ogni anno 4-5 milioni di persone.
Una manifestazione particolare è quella che si svolge a Cracovia dal 1937. Nelle piazze della città, tra i campanili gotici, i palazzi rinascimentali e quelli barocchi, ogni primo giovedì di dicembre vengono esposti i tradizionali presepi di cartapesta, gli sropki. Alcuni sono alti pochi centimetri, altri più di due metri. La loro forma corrisponde a quella di un edificio della città: una cattedrale con torri e pinnacoli, guglie e cupole che fanno da palcoscenico alle figure, quasi sempre mobili. I costruttori di queste opere d'arte sono gli stessi abitanti. Una giuria premia i pezzi migliori, che verranno collocati nel museo della città.

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