Rosanna A.
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Concetti Chiave

  • Le tensioni internazionali persistono anche dopo la fine della Guerra Fredda, con nuovi conflitti che emergono nel panorama globale.
  • La globalizzazione, pur apportando sviluppo, ha amplificato il divario tra Paesi ricchi e poveri, contribuendo a nuovi conflitti.
  • La teoria dello scontro tra civiltà di Samuel Huntington evidenzia la percezione di inevitabili conflitti culturali e religiosi.
  • Problemi globali come il sottosviluppo e il terrorismo richiedono soluzioni che superano le capacità dei singoli Stati.
  • Le organizzazioni internazionali, come l'ONU, sono fondamentali per affrontare le crisi politiche globali e promuovere la cooperazione.

Indice

  1. La pace tra gli Stati
  2. Sfide della globalizzazione

La pace tra gli Stati

La speranza che gli Stati riescano a convivere in pace viene messa continuamente in discussione. Dopo due guerre mondiali, il Novecento ha assistito al contrasto URSS-USA, terminano con il crollo del blocco comunista tra il 1989 e il 1991.
Eppure nuove tensioni si impongono prepotentemente e caratterizzano il presente: vari studiosi parlano di epoca del disordine mondiale; il politologo statunitense Samuel Huntington addirittura considera inevitabile uno scontro tra civiltà.

Sfide della globalizzazione

La stessa globalizzazione, pur con i suoi aspetti positivi sul piano dello sviluppo e del benessere, ha posto in evidenza questioni gravissime come il divario tra Paesi ricchi e poveri, generando nuovi sanguinosi conflitti.

Di fronte a problemi come il sottosviluppo, l'inquinamento, il terrorismo, le risposte che possono dare singoli Stati sembrano inadeguate. Anche per la gestione delle crisi politiche risulta sempre più importante il ruolo delle organizzazioni internazionali, come l'ONU.

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