Concetti Chiave
- Il mare è il più vasto ecosistema terrestre, coprendo circa il 70% della superficie del pianeta e ospitando una ricca biodiversità.
- Organismi marini mostrano un'elevata capacità di adattamento, con piante galleggianti e pesci abissali dotati di organi luminosi.
- Le zone costiere, sebbene più variabili, offrono condizioni alimentari favorevoli, ospitando una grande varietà di specie.
- Il mare profondo gioca un ruolo cruciale nella regolazione del clima e nel mantenimento dei livelli di ossigeno e anidride carbonica.
- È fondamentale rispettare i principi ecologici per lo sfruttamento sostenibile delle risorse marine e costiere.
Il mare e il litorale
Il più vasto ecosistema che esista è senza dubbio il mare; basta pensare che gli oceani coprono approssimativamente il 70% della superficie terrestre ed è verosimile che esistano forme animali e vegetali in ogni metro cubo di acqua marina. Essendo stato la culla della vita, come testimoniano i resti fossili, il mare è da ritenere l'ecosistema più antico. Il mare, inoltre, è il sistema ecologico più vasto dal punto di vista biologico: gli organismi marini sono assai prolifici e mostrano incredibili possibilità di adattamento all'ambiente in cui vivono.
Vi sono, ad esempio, piante assai minuscole che posseggono dispositivi di galleggiamento per cui possono mantenersi negli strati superiori dell'acqua. Vi sono pesci abissali che, dovendo vivere in un mondo buio e freddo, dispongono di particolari organi luminosi e hanno la bocca enorme, munita di denti poderosi, armi indispensabili per vivere di preda.Le zone del mare vicino alle coste e quindi poco profonde sono più ricche di forme viventi; le vaste distese di mare profondo sono invece più povere. Il mare profondo, tuttavia, costituisce un area molto importante per l'uomo, poichè funziona da gigantesco regolatore che aiuto a temperare il clima e a mantenere nell'atmosfera concentrazioni adatte di ossigeno e di anidride carbonica. Il mare profondo, inoltre, è una riserva delle sostanze minerali perdute dai continenti in seguito al dilavamento operato dall'acqua di precipitazione.
Tra il mare e la terraferma, si trovano le fasce costiere, con le acque litoranee, che hanno una fisionomia ecologica loro propria, e formano veri e propri ecosistemi. Tali zone, anche se sono caratterizzate da fattori fisici più variabili di quelli del mare aperto, presentano tuttavia condizioni alimentari assai favorevoli alla vita e sono quindi pullulanti di organismi: alghe, granchi, molluschi, echinodermi, ecc. Lungo le coste vivono migliaia di specie animali e vegetali, ognuna ben adatta al proprio ambiente: costa rocciosa, spiaggia sabbiosa, spiaggia fangosa, estuario. E' superfluo ricordare che tanto il mare quando i litorali non devono subire alterazioni da parte dell'uomo: lo sfruttamento delle risorse marine e di quelle costiere potrà continuare soltanto se esso verrà impostato su di un rigoroso rispetto dei principi ecologici.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza del mare profondo per l'uomo?
- Quali adattamenti hanno gli organismi marini per sopravvivere nel loro ambiente?
- Perché è importante rispettare i principi ecologici nel mare e nei litorali?
Il mare profondo è fondamentale per l'uomo poiché agisce come un regolatore climatico e mantiene le concentrazioni di ossigeno e anidride carbonica nell'atmosfera. Inoltre, è una riserva di sostanze minerali perse dai continenti.
Gli organismi marini mostrano incredibili capacità di adattamento, come le piante minuscole con dispositivi di galleggiamento e i pesci abissali con organi luminosi e bocche enormi per vivere di preda.
È essenziale rispettare i principi ecologici per garantire che lo sfruttamento delle risorse marine e costiere possa continuare senza alterare questi ecosistemi vitali.