Concetti Chiave
- La Macedonia è un paese prevalentemente montuoso, con le cime più alte situate lungo i suoi confini con Albania e Serbia.
- I principali fiumi sono il Vardar e il Crna Reka, mentre i laghi di Ocrida e Prespa sono tra i più importanti.
- Il clima varia da temperato fresco a est a mediterraneo nella valle del Vardar, favorendo una ricca vegetazione boschiva.
- L'agricoltura è sviluppata nelle valli fluviali, con colture di cereali, tabacco, cotone, vite, frutta e pomodori.
- Buone risorse minerarie e uno sviluppo industriale post-bellico caratterizzano l'economia, con settori chiave come siderurgia e tessile.
Geografia della Macedonia
L’aspetto fisico: La Macedonia è la nazione più meridionale della regione iugoslava. I suoi confini sono segnati a est dalla Bulgaria, a sud dalla Grecia, a ovest dall’Albania e, infine, a nord dalla Federazione Iugoslava. La Macedonia è un paese prevalentemente montuoso. Le cime più elevate del paese sono la Sar Planina (2700), sul confine con la Serbia, il Korab (2764), sul confine con l’Albania, mentre a sud, in prossimità di Ocrida, si erge il massiccio del Pelister (2600).
I principali fiumi sono il Vardar e il Crna Reka. Numerosi sono i laghi, i più importanti sono quelli di Ocrida lungo il confine albanese e Prespa, lungo i confini con la Grecia.
Clima e risorse naturali
Il clima è temperato fresco a est e temperato dai rilievi a ovest. Sui rilievi più elevati diviene alpino, mentre nella valle del Vardat è mediterraneo. Le condizioni climatiche favoriscono la crescita di un ricco manto boscoso.
L’aspetto economico: L’agricoltura viene praticata nelle valli dei fiumi che incidono i rilievi montuosi. Le colture più diffuse sono quelle dei cereali, del tabacco, del cotone, della vite, della frutta (soprattutto mele) e dei pomodori. Tipico è la coltivazione del papavero medicinale. La forma di allevamento più consistente è costituita dalla zootecnica ovina. Discreto anche l’allevamento degli animali da cortile e la zootecnica bovina. La Macedonia dispone di buone risorse minerarie. Il sottosuolo conta, infatti, giacimenti di ferro, cromite, magnesite, amianto, piombo e zinco.
In conseguenza della scoperta e dello sfruttamento delle risorse del sottosuolo, avvenuto dopo la fine del secondo conflitto mondiale, si è anche avuto un certo sviluppo dell’apparato industriale che attualmente opera nei settori siderurgico, metallurgico, meccanico, tessile e chimico.