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Sintesi
In questo appunto viene descritto il Paese europeo dell'Irlanda, con analisi degli aspetti più importanti e delle principali curiosità presenti.

L'Irlanda


L’Irlanda si trova a nord-ovest del continente europeo, occupa la maggior parte del territorio dell’omonima isola ed è per estensione la più grande dell’Arcipelago Britannico. Confina a nord con l’Irlanda del Nord, a est con il Mare d’Irlanda e a sud e a ovest con l’Oceano Atlantico.Il suo territorio è composto da distese di terreno erboso, dolci colline, scogliere a picco sul mare e pascoli verdissimi. I massicci, in realtà poco più che colline, devono la loro forma arrotondata all'azione levigatrice dei ghiacciai. Un esempio dono i Drumlins, piccole colline visibili a Clew Bay.La più alta cima dell'isola è Carrantuohill, alta 1.041 mt, insieme alle Wickow Mountains la cui vetta più elevata tocca i 915 mt. Ad est e a sud dell'isola di trovano ampi pascoli, mentre il centro del Paese è formato da strati di calcare e torba. Le pianure centrali sono occupate da quasi 800 laghi, in mezzo ai quali scorre lo Shannon, il più grande fiume delle isole britanniche con i suoi 750 km. Più ad ovest invece il terreno diventa più selvaggio, con piccole aree coltivate ricavate in un terreno prevalentemente roccioso. Anche le isole hanno un terreno prevalentemente roccioso e brullo. Dopo secoli di disboscamento la foreste originaria ha lasciato il posto a campi e pascoli. Tracce di questa rimangono nei parchi nazionali. Caratteristica dell'isola sono le distese di erica, le ginestre, le fucsie ed i biancospini che con il passare delle stagioni colorano il paesaggio rendendolo ancora più emozionante. L'isola ha ancora oltre 5600 Km di coste, sempre diverse e spettacolari. La parte occidentale è caratterizzata da coste alte e frastagliate, interrotte da fiordi ed insenature, mentre la parte orientale offre al visitatore coste basse con ampie e lunghissime spiagge.




Storia


Dal momento della creazione del primo insediamento umano sull'isola, intorno al 6000 AC, l'Irlanda ha visto avvicendarsi sul proprio territorio celti, cristiani, normanni sino all'arrivo dell'epoca moderna. Monumenti, edifici, paesi e città sono stati testimoni di una ricca tradizione che è celebrata con sempre maggiore interesse in tutta l'isola. Nei primi secoli della nostra era, i Celti si erano già installati sulle rive del Liffey che si poteva facilmente guadare, da cui deriva il suo nome in gaelico: Baile Atha Cliath, «la città del Guado con i graticci». Duh Linn, «lo stagno nero», era probabilmente un quartiere della città, che doveva il suo nome alle acque nere dell'estuario.

Nel IX secolo, alcuni pirati vichinghi vi costruirono un forte. La municipalità, obbligata a trovare una data dì nascita per i mille anni della città, scelse il 988, data della prima traccia scritta del pagamento di un'imposta. Nel 1170, Dublino cadde in mano ai Normanni che costruirono il celebre castello e fortificarono la città. Da questo periodo al 1921, Dublino simboleggiò il potere britannico. Tuttavia, fu soltanto nel XVIII secolo che la capitale si affermò. Le guerre cromwelliane e giacobite l'avevano lasciata per metà distrutta e impoverita. Dopo che cominciò a fiorire il commercio marittimo, lo sfruttamento dei contadini irlandesi favorì la nascita di una ricca borghesia protestante, appassionata di cultura e di architettura. La città si aprì a prestigiosi monumenti civili, di belle dimore e di romantici giardini. Nel 1782, con l'autonomia concessa al parlamento irlandese, Dublino raggiunse il massimo del suo splendore e del suo potere. Tuttavia, in seguito alla rivolta degli United Irishmen, nel 1800, la soppressione del parlamento, la ripresa in mano diretta dell'Irlanda da parte dell'Inghilterra, la partenza dei grandi proprietari terrieri per Londra provocarono il rapido declino della città. Le masse contadine rovinate, affamate, dopo poco si ammassarono in città. Al momento della rivoluzione industriale, Dublino si proletarizzò al punto che, all'inizio di questo secolo, era una delle città più povere d'Europa. Il grande sciopero generale del 1913, che durò sei mesi, ebbe luogo sullo sfondo di una miseria spaventosa. Il tasso di casi di tubercolosi era il più alto rispetto a quello di tutte le capitali dell'epoca. In questo contesto miserabile, dopo la caduta di Parnell, non si credeva più a niente, lo scoraggiamento della gente era al massimo. Dublino rischiava di diventare una semplice succursale del colonialismo britannico, ma fortunatamente la città conobbe alla fine del XIX secolo una straordinaria vitalità culturale, intorno a Lady Gregory e a Yeats si ritrovarono tutti coloro che volevano far rivivere la cultura gaelica. La creazione dell'Abbey Theatre fu un grande avvenimento. Parallelamente, ricominciò l'agitazione politica.È su questo terreno culturale e politico che si preparò la grande insurrezione della Pasqua del 1916, la conquista della Grande Posta e la proclamazione della Repubblica. Ma la via della libertà era ancora lunga e tortuosa e Dublino pagò il suo tributo alla lotta per l’ indipendenza e alla Guerra Civile del 1922, quando molti importanti edifici rimasero segnati dai combattimenti.

St. Patrick


San Patrizio, il più famoso santo d'Irlanda, nasce in Scozia pare nel 390 poco lontano da Glasgow. Rapito sedicenne dai redoni irlandesi, trascorre anni di schiavitù sul promontorio di Skerries, a nord-est di Dublino. Guidato da sogni rivelatori, Patrizio ritrova la via di casa, e decise di convertire i selvaggi che lo avevano rapito. Nel 432 ritorna a tale scopo in Irlanda e a Saul, nella contea di Down, tiene la prima predica. Non lontano, a Downpatrick, una lapite segna il punto dove sarà sepolto. Ad Armagh erige la prima cattedrale cristiana. Intanto il suo messaggio si propaga rapidamente; converte gente semplice ma anche potenti come Re Angus, che avrebbe abbracciato il cristianesimo sulla Rocca di Cashel. Qui il santo avrebbe usato per la prima volta il trifoglio, divenuto poi simbolo d'Irlanda.

Successivamente, sulla vicina collina di Slane, Patrizio accenderà un falò pasquale, infrangendo la regola che proibiva di accendere fuochi visibili da Tara. Questo gesto segnerà il trionfo del cristianesimo sul paganesimo. Un cristianesimo ancora oggi spinge milioni di irlandesi, e non solo, a ripetere rituali d'altri tempi. L'ultima domenica di luglio, sulla montagna di Croagh Patrick, a ovest di Westport, i fedeli salgono sulla cima da dove San Patrizio cacciò i serpenti dall'isola. Su Lough Derg, invece, in tre giorni di ritiro - compresi tra il 1 giugno e il 15 agosto - e quasi totale digiuno i pellegrini saggiungono Sation Island, ove il santo ebbe la visione del Purgatorio. Ogni 17 marzo, infine, in occasione della festa nazionale di St.Patrick’s Day, in tutta l'Irlanda maschere, parate e carri allegorici rievocano la vita del santo e costituiscono un'occasione unica del suo genere.

Belfast


Belfast, la capitale dell’Irlanda del Nord, si erge in uno scenario fantastico sulla costa, ai piedi di Cave Hill e Black Mountain. Nel suo porto furono costruite e varate grandi navi del passato, come il Titanic. E' una città vibrante, dove l'ospitalità e il calore della gente sono qualcosa di leggendario e genuino. Belfast non delude le aspettative, offrendo al visitatore tutto ciò che potrebbe desiderare. Il modo migliore per esplorare la città è a piedi, assaporando la gustosa cucina e immergendosi nella vivacissima vita notturna: dai Pub, ove l'ospitalità è di casa, a musei, teatri e auditorium, come il Waterfront Hall (sede di concerti e conferenze di primo piano in Europa) situata nella prosperosa area di fronte al fiume Lagan.

Dublino


Dublino, la capitale della Repubblica d’Irlanda, è una città cosmopolita e roboante, che brilla letteralmente per la sua energia e voglia di vivere. E' un importante centro culturale che lascia esterrefatti di fronte all’enorme offerta di musei, gallerie d’arte e teatri. Dublino è la culla di una grande tradizione letteraria, avendo dato i natali a scrittori come Shaw, Yeats, Joyce, Wilde e Beckett. Parlando di Dublino non si può non citare anche l’architettura.Passeggiando per le vie della città balzerà subito all’occhio la perfetta integrazione tra edifici medievali, di epoca georgiana ed edifici più moderni. Il fascino segreto di Dublino sta però nel fatto che, se si desidera qualcosa di più tranquillo, a solo mezz’ora d’auto dal centro, si possono fare passeggiate in montagna, scoprire incantevoli residenze di campagna, giardini e villaggi di pescatori. Limerick, città principale, è da sempre considerata la capitale storica della regione. L'area comprende sia chilometri di costa affacciata sull'Atlantico, ove potrete ammirare le meravigliose scogliere, le spiagge dorate e le baie tranquille, sia paesaggi interni spettacolari, come quello "lunare" del Burren.

Midlands


Midlands è una regione d’Irlanda veramente incantevole, da non perdere se si amano lo sport, i monumenti. Gli scenari naturali delle Midlands lasceranno il turista letteralmente a bocca aperta nelle escursioni lungo i numerosi laghi o i fiumi della zona. Se si ama il golf, non si potrà fare a meno di provare alcuni dei campi più belli d’Irlanda, che trovano appunto nelle Midlands e che grazie alla loro posizione garantiscono uno scenario senza eguali, famosi in tutto il mondo. Per gli amanti dei cavalli l’Horse Museum e il National Stud, che ospita alcuni dei purosangue più belli del mondo, sono una tappa impedibile.

Irlanda del nord


Dalla bellezza aspra e selvaggia delle Sperrin Mountains, all’incanto del Giant’s Causeway, fino ai magnifici Fermanagh Lakes: le sei contee di Antrim, Armagh, Down, Fermanagh, Londonderry e Tyrone costituiscono uno dei paesaggi più intatti di tutta Europa, un’area da scoprire che conserva ancora integre le sue ricchezze e che offre una vasta scelta di attività, dalle escursioni a cavallo, al golf, alla pesca in acque purissime immerse in scenari meravigliosi.

La regione dello Shannon


La regione dello Shannon è famosa per la sua particolare bellezza, e prende il nome direttamente dal maestoso fiume Shannon.

Lo sviluppo economico


Dal 1922 agli anni Settanta, la città non si evolse per niente, mantenendo quasi intatto l'aspetto di città del XIX secolo. Sul piano architettonico, non si registrarono operazioni chirurgiche violente. Ancora per qualche anno quindi, si avrà l'impressione di attraversare un ricco periodo di transizione dove potranno coesistere diversi modi di vivere. Verso la fine degli anni ’80, insieme a un periodo di crescita economica, comparve una nuova coscienza delle energie architettoniche della città, e da allora è stato fatto un grande sforzo per recuperare l’eredità georgiana di Dublino piuttosto che demolirla. Il fitto intrico di magazzini e stretti vicoli settecenteschi di Narrow Bar è diventato, ad esempio, un modello di recupero e moderna sperimentazione architettonica.

La baia di Dublino che ha attratto successive ondate di invasori è ora difficile da individuare sotto lo sviluppo incontrollato della città e dei suoi sobborghi che accolgono una popolazione di oltre un milione di abitanti. L’area metropolitana di Dublino sta cambiando in fretta, e la velocità di questo cambiamento è in parte alimentata dalla sua giovane popolazione (oltre il cinquanta per cento degli abitanti è sotto i venticinque anni di età) che le ha dato nuova vita. L’odierna Dublino è una città piena di fascino con una vivace vita culturale, abbastanza piccola da risultare cordiale, ma con una prospettiva cosmopolita.

Il gaelico


Ai nostri giorni, il gaelico vive una grande contraddizione. Da un lato, ogni anno diverse migliaia di "studenti" estremamente motivati si recano durante l'estate nel Gaeltacht e si riavvicinano alla lingua con una pratica vivente. Esistono già da qualche anno le Gaelic Schools: il gaelico è la lingua principale e l'inglese non è che un insegnamento alla stessa stregua della matematica o della musica. Una curiosità: i prigionieri repubblicani delle regioni del Nord, principalmente originari dell'Ulster dove il gaelico non viene parlato del tutto, ricominciano a studiarlo, prima di tutto per riaffermare la loro identità e in secondo luogo per comunicare tra loro. Un bel vantaggio, visto che la maggior parte dei secondini non capisce una parola di gaelico. L'altro termine della contraddizione è che il gaelico non appare più come indispensabile agli occhi di molti e che il suo uso quotidiano non coinvolge ormai più di 120.000 persone. Essendo materia di studio obbligatorio a scuola e risultando dunque come un obbligo, oltre a non essere necessario nella vita quotidiana, provoca in un elevato numero di persone una reazione di rigetto. Perché possa esser nuovamente amato, dovrebbe venire proibito. Da buoni Celti, gli irlandesi sono più a loro agio all'opposizione piuttosto che nella maggioranza.

Il tricolore irlandese


Il tricolore irlandese ("An Bhractach N nta") è principalmente il simbolo di unione delle diverse comunità d'Irlanda. La sua origine risale al XVIII secolo e caratterizza la fusione di elementi antichi, rappresentati dal verde, e elementi più nuovi, rappresentati dall’arancione. Esistono in realtà delle discordanze sui veri colori della bandiera. La simbologia più comune è quella per cui il verde rappresenti i Cattolici, l’arancione i Protestanti e il bianco la pace tra le due parti. In particolare, la combinazione dei due colori, verde e arancione, simboleggia l’unione delle differenti origini in una comune identità nazionale. La fascia di colore verde, infatti, rappresenta l’antica Irlanda, nota come l’Isola dello Smeraldo per le sue enormi distese verdi. La fascia arancione invece, il gruppo protestante che sostenne Guglielmo d’Orange nella Guerra dei Due Re, culminata nella sconfitta del cattolico Giacomo II. La fascia bianca è dunque la speranza di pace e fratellanza tra le due fazioni cattolici e protestanti. Alcuni ritengono che la fascia esterna non sia arancione, bensì dorata, rifacendosi all’arpa d’oro sull’antica Green Flag. Tale confusione si originò nel periodo tra il 1916 e il 1922, quando il tricolore attuale, sostituì la Green Flag come emblema nazionale. Verde e oro, i colori del vecchio stendardo, erano considerati i colori nazionali durante il XIX secolo, ecco perché alcuni tricolori "artigianali", creati tra il 1916 e il 1922, mostrano il verde, il bianco e l’oro. Inoltre ci sono alcune canzoni che parlano di bandiere “green, white and gold” e ciò mantenne vivo il concetto.

Pub


A meno che non vogliate restare a bocca asciutta per tutta la serata, non lanciatevi alla ricerca di un posto a sedere per poi chiamare il cameriere. In Irlanda la consumazione si ordina al banco, anche se dovrete sgomitare un po' per raggiungerlo. Se avete molta sete, non spazientitevi la prima volta che ordinate la Guinness, perché viene spillata in due volte, in un modo che trasuda amore. Solitamente si paga appena serviti, ottima abitudine che evita contestazioni a fine serata, soprattutto se avete alzato un po troppo il gomito. Sappiate che, a meno di essere particolarmente schivi, difficilmente resterete soli al vostro tavolo. E' proprio nel pub che la cordialità e l'ospitalità degli irlandesi da il massimo di se, invitandovi spesso ad unirvi a loro, soprattutto se si accorgono che siete stranieri... Se venite invitati non pagate mai il primo giro e soprattutto non insistete. È usanza bere tante volte quante l'irlandese che è con voi, quindi se non siete abituati alla birra o se solitamente bevete poco, cominciate con le half pints (o glasses nell'Eire). Quando ci si trova in tre o quattro, al proprio turno bisogna pagare il round (giro). Finite sempre un bicchiere offerto, anche se non ce la fate più, perché rischiate di offendere Gli ingredienti principali della Guinness sono orzo, luppolo, lievito e acqua.

L'Irlanda è il paese della Stout, birra dal tipico colore nero, caratterizzata dalla quasi assenza di bollicine e da una schiuma densa come panna. E' molto diffusa grazie soprattutto ai costi contenuti. La stout ha alle sue origini l'incendio che distrusse la City nel 1666: il re Carlo II decise di usare comunque l'orzo bruciacchiato per la fabbricazione della birra. Fu il primo ad assaggiarla prima di ordinarne la distribuzione gratuita perché il popolo familiarizzasse con questo nuovo sapore. A Cork, e in tutto il sud-ovest del paese, i conoscitori vengono particolarmente conquistati dalla Murphy. Secondo loro è una delle poche birre a non dare mal di testa. Altra Stout che pian piano si sta ritagliando una buona fetta di mercato è la Beamish, subito adottata dai disoccupati in quanto meno cara. Ma la stout per eccellenza in tutto il mondo è la Guinness La parola birra in Irlanda è innanzitutto sinonimo di Guinness, la birra più bevuta nella verde Erin e, forse, nel mondo. Questa "zuppa" d'orzo fermentato, estremamente nutriente e molto corposa, ad alcuni in passato è By Skuola.net 5 sembrata poter sostituire addirittura un intero pasto! Oggigiorno invece vengono serviti più di 10 milioni di bicchieri di Guinness al giorno in tutto il mondo! Senza dimenticare che, anche quando i pub sono chiusi, potete gustare a casa un'ottima Guinness alla spina in lattina grazie alla sua caratteristica "pallina" interna.

Per servire alla perfezione la nostra amata stout occorre avere pazienza. La Guinness infatti va servita in due tempi. Dapprima si riempie il bicchiere per circa i 3/4 tenendolo a 45° rispetto allo spillatore e avendo cura che il becco dello stesso tocchi con il vetro interno del bicchiere. Quindi la si lascia riposare per qualche minuto ed infine si riempie del tutto il bicchiere tenendolo questa volta perpendicolare e distante dallo spillatore in modo da creare la caratteristica schiuma. La schiuma, molto densa, deve inoltre essere cremosa, unta, e rimanere fino alla fine. Un buon trucco è quello di segnare le proprie iniziali o disegnare un trifoglio sulla superficie della schiuma e controllare se se ne vedono ancora le tracce all'ultima sorsata. L'ideatore di questa prelibatezza è stato Arthur Guinness, che nel 1759, iniziò un'avventura che in breve tempo lo portò a produrre la birra più popolare d'Irlanda. In quell'anno Guinness si installò su qualche acro di terreno al bordo del Liffey a Dublino firmando un contratto di 9.000 anni. Mitologia: La mitologia irlandese è la più antica a essere stata scritta nella lingua del popolo e non in una lingua classica accessibile soltanto ai letterati. Le numerose leggende irlandesi sono frutto di antiche tradizioni popolari più che di miti e superstizioni. Alcune storie compaiono in forma scritta a partire dall'VII secolo, ma molte risalgono a ben più di 2.000 anni fa, quando i druidi le tramandavano oralmente da una generazione all'altra. Così come la mitologia celtica abbonda di guerrieri temerari e gesta eroiche, anche le fiabe irlandesi sono popolate da fate, folletti, spiriti e altre creature soprannaturali. Un poema epico è connotato dalla parola gaelica Tàin. Il più famoso è il Tàin Bó Cuailnge, in italiano "Il furto di bestiame di Cooley". È il poema cardine della mitologia irlandese, al punto che viene chiamato semplicemente The Tàin. Alcuni ricercatori hanno ritrovato le basi storiche di questo racconto che canta la distruzione del regno dell'Ulster, catastrofe che accadde realmente nel II secolo della nostra era e dalla quale l'Ulster non si è mai riavuto. Un po' di storia sul caffè irlandese. In una sala d'attesa dell'aeroporto di Shannon, una tarda notte del 1942, giunsero alcuni passeggeri molto stanchi: il loro volo era stato rinviato per il maltempo e attendevano ormai da molte ore. Il titolare del bar dell'aeroporto, il signor Joe Sheridan, pensò di servire loro qualcosa di tonificante per riscaldare i suoi "raggelati" clienti. Preparò del caffè forte, aggiunse zucchero e whiskey, completando l'opera con della panna.Quando i passeggeri, stupiti per la bontà della bevanda domandarono se si trattasse di caffè brasiliano, il mister Sheridan argutamente rispose: "No, è caffè irlandese". Ecco come nacque il più famoso dei cocktail a base di whiskey irlandese. Si deve però ricordare che a farla diventare una bevanda di largo consumo furono gli Americani che lessero la notizia dell'invenzione sul San Francisco Chronice.

La cucina irlandese


La cucina irlandese è essenzialmente una cucina semplice, fatta di ingredienti semplici e genuini. La colazione e la cena rappresentano sicuramente i due momenti più importanti della giornata, senza dimenticare ovviamente il classico tea break pomeridiano. Il pranzo è invece piuttosto leggero, spesso consumato di fretta (magari solo un sandwich).

Il tweed


Com'è fatto e come fare per riconoscerlo Per parlare di tessuti, si devono usare una serie di termini tecnici che poche persone conoscono. Ecco quindi in un super concentrato i termini e i concetti per poter capire meglio questo scritto. I tessuti sono composti da una serie di fili verticali chiamati ordito che vengono intrecciati al telaio con una serie di fili trasversali detti trama. Esistono infinite combinazioni per intrecciare i due elementi. Per rappresentare i diversi intrecci si usano dei segni grafici, come si fa con il pentagramma per la musica. In tessitura si usa la carta quadrettata e, per rappresentare che il filo di ordito sta sopra la trama si colora un quadratino; viceversa per rappresentare il filo che sta sotto la trama, si lascia un quadrato vuoto. Ecco un esempio qui a sinistra: nell'immagine, a sinistra, è rappresentato un pezzo di tessuto e a destra c'è la sua rappresentazione grafica. Il Tweed Non sappiamo in quale periodo si iniziò a produrre. Di certo questo tessuto è nato in Scozia sulle rive del fiume Tweed dove si allevavano molte pecore e dove ancora oggi si fila la lana. E' quindi probabile che la produzione di questo tessuto si stato importato dagli inglesi, considerato anche il fatto che le pecore trovarono ampi spazi per pascolare. Il tweed è un tessuto prodotto con filati di lana molto grossa, soffice e pelosa, caratterizzata da puntini multicolori sulla superficie (i cosiddetti filati melange). Si usano diversi intrecci I tweed sono tessuti come la tela, la batavia e la corda rotta. I tweed caratteristici hanno disegnature vivaci, date anche dall'utilizzo dei filati melange. Molto spesso vengono prodotti ancora a mano su vecchi telai che si trovano nelle manifatture dei paesini irlandesi. Il loro peso al metro quadrato è compreso tra i 330g e i 350 giorni. L'eleganza e il pregio di questo tipo di tessuto è tale che gli inglesi hanno coniato il termine tweedy che indica una persona che indossa abiti sportivi da signore di campagna. Oggi si producono principalmente sciarpe, cappelli e coperte ma anche giacche e soprabiti. Consigli per un regalo nel segno della tradizione Nei negozietti d'Irlanda, si trovano spesso delle belle sciarpe e coperte dai colori vivaci, pelose e morbide al tatto. Attenzione alle bufale: non sempre è vero tweed. Ecco alcuni consigli per chi vuole portare a casa un pezzo di tradizione irlandese.



Il vero tweed è fatto di lana grossa: se osservate il tessuto da vicino, vedrete che i fili che lo compongono sono molto grossi e vicinissimi l'uno all'altro.
La pelosità caratteristica, non è marcata. Se un tessuto che vi viene presentato come tweed è molto peloso, state pur sicuri che è un imitazione e se lo comprate, al primo lavaggio vi ritroverete con un bellissimo straccio al posto della calda coperta. La colorazione non è particolarmente vivace: esistono dei disegni scozzesi anche nel tweed ma diffidate dal rosa e dal azzurro fosforescenti. Chi avesse la possibilità di visitare la bottega di un tessitore, non si lasci sfuggire l'opportunità: li il tweed è originale al 100%. Attenzione alle etichette: deve essere pura lana al 100%, lana (wool) e nient'altro. Vi sono alcuni artigiani che lavorano anche filati di altre lane come l'alpaca e il mohair: tessuti stupendi ma che poco hanno a che fare con l'Irlanda e la sua tradizione. Quello che conta, in fondo, resta comunque il gusto personale. Per chi cercasse una buona alternativa al tweed, consiglio i prodotti fatti con lana lambwool, la lana di agnello (basta leggere l'etichetta) che sono di ottima qualità, molto morbidi e che tutto sommato si trovano ad un prezzo ragionevole.

Cenni storici sul setter


Il Setter Irlandese si è sviluppato in Irlanda come cane da caccia. Nel 1800 gli allevatori non erano d'accordo sul colore del mantello. In origine era a macchie bianche diffuse in tutto il corpo e con il nero alle punte dei peli. Per alcuni questa maculatura era una sorta di "sigillo di purezza", ma la maggioranza degli allevatori irlandesi non erano d'accordo, e la "lotta" tra i due schieramenti continuò a lungo fino a che nella prima metà del 1800 un allevatore riuscì ad eliminare dai suoi cani il bianco, portando il manto al colore rosso mogano dorato splendente che ancora oggi ammiriamo. Nel 1882 fu fondato per la promozione della razza l' Irish Red Setter Club. Lo standard del setter irlandese fu redatto a Dublino nel 1885 ove fu confermato che il colore del mantello deve essere unicolore. Nei primi anni delle prove sul terreno, l'irlandese s'impose e trionfò nel 1876 nella Grenwood Stake del Tennessee in America del Nord. Ma questo non gli risparmiò critiche; infatti sebbene le sue doti furono esaltate da allevatori, si diffuse a convinzione che il setter irlandese fosse un cane difficile da addestrare. Purtroppo la razza irlandese fu trascurata e male allevata. Ciò nonostante, il Setter Irlandese si è evoluto negli anni in un energico e sano cane intelligente in possesso di eccellenti doti venatorie e grande capacità di resistenza. Inoltre, data la sua eleganza, molti lo hanno allevato come cane di compagnia.

Scheda identificativa


Altezza Maschi da 58 cm. a 67 cm.
Femmine da 55 cm. a 62 cm. Peso: da 25 a 35 kg.
Mantello: pelo lungo setoso con frange di color rosso mogano lucente. Orecchie: pendenti ed aderenti alla testa Coda: attaccata sotto la linea del dorso. Velocista e atletico, pieno di qualità, dolce nell'espressione. Bilanciato nelle proporzioni. Difetti: Qualsiasi elemento che si discosti dallo " Standard " è da considerarsi difetto. A seconda della gravità deve essere penalizzato proporzionalmente e di conseguenza. Caratteristiche: Volenteroso, intelligente, energico, affettuoso e leale. (certamente non pensavate che ci riferissimo ad un cane)

Newgrange


Newgrange è una tomba "a passaggio" risalente al periodo Neolitico, ed è universalmente considerato come uno dei più famosi ed impressionanti monumenti preistorici in Europa e nel mondo. La data di costruzione si aggira intorno al 3200 avanti Cristo, e precede quindi sia la costruzioni delle piramidi egiziane che l'altrettanto famosa area di Stonehenge. L'opera copre un'area di un ettaro, ed è costituita da oltre 200.000 tonnellate di roccia, prelevata in gran parte dalle Wicklow mountains, ma anche dalla catene delle vicine Mourne. Newgrange è la più notevole delle circa venti tombe monumentali sparse nella valle del Boyne, nelle vicinanze della città di Drogheda, un'area miracolosamente rimasta integra alle invasioni vichinghe prima e anglo-normanne poi. I lavori di recupero dell'area hanno richiesto oltre settant'anni di lavoro, e sono terminati nel 1975 e la struttura esterna è stata restaurata con sassi. recuperati dalle rovine originali. A Newgrange erano sepolte persone di rilevo nella società neolitica, probabilmente religiosi o forse guerrieri. Il luogo fu ritenuto di estrema importanza anche in seguito, nell'età del ferro, dai Celti che ritennero il luogo l'ideale tomba dei loro Dei e la leggenda vuole che il più grande guerriero celtico, Cuchulainn, fosse stato concepito proprio qui. La tomba è costituita da una camera centrale, con due nicchie ai lati, raggiungibile tramite uno strettissimo corridoio lungo 19 metri, rivestito di lastre di ardesia. Il soffitto della camera è formato da lastre di ardesia accavallate tra di loro, costituenti una struttura assolutamente stabile ed impermeabile, che non lascia filtrare la luce. In due delle tre nicchie laterali sono poste delle imponenti pietre finemente decorate con motivi celtici, così come il grosso masso all'entrata che una volta contribuiva a chiudere il passaggio. Nella terza nicchia, quella di fronte al corridoio, venivano posti i resti del defunto, insieme a semplici offerte funerarie, di pietre ed ossa. Ma la più grossa particolarità della tomba di Newgrange, quelle che ancora contribuisce in gran parte alla sua popolarità e al suo mistero, è la piccola apertura posta sopra l'entrata, dalla quale all'alba del giorno del solstizio d'inverno, 21 Dicembre, un raggio di luce filtra, e dopo aver percorso il centro del corridoio, va ad illuminare la nicchia centrale e quindi i resti del defunto, completando un rito di ipotetica rinascita della vita, non solo per il defunto che per la comunità. La sala resta illuminata per 17 minuti prima di ripiombare nell'oscurità.
Estratto del documento

Superficie: 70.273 Km²

Abitanti: 3.917.000

56 ab/Km²

Densità:

Forma di governo: Repubblica parlamentare

Capitale: Dublino (496.000 ab., 1.005.000 aggl.

urbano) Cork 123.000 ab. (186.000 aggl. urbano),

Altre città:

Galway 65.800 ab., Tallaght 62.800 ab, Limerick

54.000 ab., Blanchardstown 50.200 ab.

Gruppi etnici: Irlandesi 88%, Gallesi e Inglesi 4,5%,

Nordirlandesi 1,5%, altri 6%

Paesi confinanti: Gran Bretagna (Irlanda del Nord)

a NORD ed EST

Monti principali: Carrantuohill 1041 m

Fiumi principali: Shannon 370 Km

Laghi principali: Lough Corrib 176 Km²

Isole principali: Irlanda 70.050 Km² (parte

irlandese, totale 84.420 Km²), Achill 146

Km², Isole Aran 47 Km²

Clima: Oceanico

Lingua: Inglese, Irlandese (entrambe ufficiali)

Religione: Cattolica 89%, Anglicana 3%, altro 8%

Moneta: Euro

GEOGRAFIA:

L’Irlanda si trova a nord-àovest del continente europeo,occupa la maggior parte del territorio dell’omonima isola ed è per

estensione la più grande dell’Arcipelago Britannico.

Confina a nord con l’Irlanda del Nord,a est con il Mare d’Irlanda e a sud e a ovest con l’Oceano Atlantico.Il suo territorio

è composto da distese di terreno erboso, dolci colline, scogliere a picco sul mare e pascoli verdissimi.

I massicci, in realtà poco più che coline, devono la loro forma arrotondata all'azione levigatrice dei ghiacciai. Un esempio

dono i Drumlins, piccole colline visibili a Clew Bay.La più alta cima dell'isola è Carrantuohill, alta 1.041mt, insieme alle

Wickow Mountains la cui vetta più elevata tocca i 915mt.

Ad est e a sud dell'isola di trovano ampi pascoli, mentre il centro del Paese è formato da strati di calcare e torba.

Le pianure centrali sono occupate da quasi 800 laghi, in mezzo ai quali scorre lo Shannon, il più grande fiume delle isole

britanniche con i suoi 750km.

Più ad ovest invece il terreno diventa più selvaggio, con piccole aree coltivate ricavate in un terreno prevalentemente

roccioso. Anche le isole hanno un terreno prevalentemente roccioso e brullo.

Dopo secoli di disboscamento la foreste originaria ha lasciato il posto a campi e pascoli. Tracce di questa rimangono nei

parchi nazionali .

Caratteristica dell'isola sono le distese di erica, le ginestre, le fucsie ed i biancospini che con il passare delle stagioni

colorano il paesaggio rendendolo ancora più emozionante.

L'isola ha ancora oltre 5600Km di coste, sempre diverse e spettacolari. La parte occidentale è caratterizzata da coste

alte e frastagliate, interrotte da fiordi ed insenature, mentre la parte orientale offre al visitatore coste basse con ampie e

lunghissime spiagge.

STORIA:

Dal momento della creazione del primo insediamento umano sull'isola, intorno al 6000 AC, l'Irlanda ha visto avvicendarsi

sul proprio territorio celti, cristiani, normanni sino all'arrivo dell'epoca moderna.

Monumenti, edifici, paesi e città sono stati testimoni di una ricca tradizione che è celebrata con sempre maggiore

interesse in tutta l'isola.

Nei primi secoli della nostra era, i Celti si erano già installati sulle rive del Liffey che si poteva facilmente guadare, da cui

deriva il suo nome in gaelico: Baile Atha Cliath, «la città del Guado con i graticci».

Duh Linn, «lo stagno nero», era probabilmente un quartiere della città, che doveva il suo nome alle acque nere

dell'estuario. Skuola.net 1

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Nel IX secolo, alcuni pirati vichinghi vi costruirono un forte. La municipalità, obbligata a trovare una data dì nascita per i

mille anni della città, scelse il 988, data della prima traccia scritta del pagamento di un'imposta!

Nel 1170, Dublino cadde in mano ai Normanni che costruirono il celebre castello e fortificarono la città. Da questo

periodo al 1921, Dublino simbolizzò il potere britannico. Tuttavia, fu soltanto nel XVIII secolo che la capitale si affermò.

Le guerre cromwelliane e giacobite l'avevano lasciata per metà distrutta e impoverita. Dopo che cominciò a fiorire il

commercio marittimo, lo sfruttamento dei contadini irlandesi favorì la nascita di una ricca borghesia protestante,

appassionata di cultura e di architettura. La città si aprì a prestigiosi monumenti civili, di belle dimore e di romantici

giardini.

Nel 1782, con l'autonomia concessa al parlamento irlandese, Dublino raggiunse il massimo del suo splendore e del suo

potere. Tuttavia, in seguito alla rivolta degli United Irishmen, nel 1800, la soppressione del parlamento, la ripresa in

mano diretta dell'Irlanda da parte dell'Inghilterra, la partenza dei grandi proprietari terrieri per Londra provocarono il

rapido declino della città. Le masse contadine rovinate, affamate, dopo poco si ammassarono in città.

Al momento della rivoluzione industriale, Dublino si proletarizzò al punto che, all'inizio di questo secolo, era una delle

città più povere d'Europa.

Il grande sciopero generale del 1913, che durò sei mesi, ebbe luogo sullo sfondo di una miseria spaventosa. Il tasso di

casi di tubercolosi era il più alto rispetto a quello di tutte le capitali dell'epoca.

In questo contesto miserabile, dopo la caduta di Parnell, non si credeva più a niente, lo scoraggiamento della gente era

al massimo. Dublino rischiava di diventare una semplice succursale del colonialismo britannico, ma fortunatamente la

città conobbe alla fine del XIX secolo una straordinaria vitalità culturale, intorno a Lady Gregory e a Yeats si ritrovarono

tutti coloro che volevano far rivivere la cultura gaelica. La creazione dell'Abbey Theatre fu un grande avvenimento.

Parallelamente, ricominciò l'agitazione politica.È su questo terreno culturale e politico che si preparò la grande

insurrezione della Pasqua del 1916, la conquista della Grande Posta e la proclamazione della Repubblica.

Ma la via della libertà era ancora lunga e tortuosa e Dublino pagò il suo tributo alla lotta per l’ indipendenza e alla Guerra

Civile del 1922, quando molti importanti edifici rimasero segnati dai combattimenti

ST. PATRICK:

San Patrizio, il più famoso santo d'Irlanda, nasce in Scozia pare nel 390 poco lontano da Glasgow.

Rapito sedicienne dai redoni irlandesi, trascorre anni di schiavitù sul promontorio di Skerries, a nord-est di Dublino.

Guidato da sogni rivelatori, Patrizio ritrova la via di casa, e decise di convertire i selvaggi che lo avevano rapito.

Nel 432 ritorna a tale scopo in Irlanda e a Saul, nella contea di Down, tiene la prima predica. Non lontano, a

Downpatrick, una lapite segna il punto dovre sarà sepolto. Ad Armagh erige la prima cattedrale cristiana.

Intanto il suo messaggio si propaga rapidamente; converte gente semplice ma anche potenti come Re Angus, che

avrebbe abbracciato il cristianesimo sulla Rocca di Cashel .Qui il santo avrebbe usato per la prima volta il

trifoglio,divenuto poi simbolo d'Irlanda.

Successivamente, sulla vicina collina di Slane, Patrizio accenderà un falò pasquale, infrangendo la regola che proibiva

di accendere fuochi visibili da Tara. Questo gesto segnerà il trionfo del cristianesimo sul paganesimo. Un cristianesimo

ancora oggi spinge milioni di irlandesi, e non solo, a ripetere rituali d'altri tempi.

L'ultima domenica di luglio, sulla montagna di Croagh Patrick, a ovest di Westport, i fedeli salgono sulla cima da dove

San Patrizio cacciò i serpenti dall'isola. Su Lough Derg , invece, in tre giorni di ritiro - compresi tra il 1 giugno e il 15

agosto - e quasi totale digiuno i pellegrini saggiungono Sation Island, ove il santo ebbe la visione del Purgatorio.

Ogni 17 marzo, infine, in occasione della festa nazionale di St.Patrick’s Day, in tutta l'Irlanda maschere, parate e carri

allegorici rievocano la vita del santo e costituiscono un'occasione unica del suo genere

Belfast:

Belfast, la capitale dell’Irlanda del Nord, si erge in uno scenario fantastico sulla costa, ai piedi di Cave Hill e Black

Mountain. Nel suo porto furono costruite e varate grandi navi del passato, come il Titanic.E' una città vibrante, dove

l'ospitalità e il calore della gente sono qualcosa di leggendario e genuino!

Belfast non delude le aspettative, offrendo al visitatore tutto ciò che potrebbe desiderare!

Il modo migliore per esplorare la città è a piedi, assaporando la gustosa cucina e immergendosi nella vivacissima vita

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notturna: dai Pub, ove l'ospitalità è di casa, a musei, teatri e auditorium, come il Waterfront Hall (sede di concerti e

conferenze di primo piano in Europa) situata nella prosperosa area di fronte al fiume Lagan.

Dublino:

Dublino, la capitale della Repubblica d’Irlanda, è una città cosmopolita e roboante, che brilla letteralmente per la sua

energia e voglia di vivere. E' un importante centro culturale che lascia esterefatti di fronte all’enorme offerta di musei,

gallerie d’arte e teatri.

Dublino è la culla di una grande tradizione letteraria, avendo dato i natali a scrittori come Shaw, Yeats, Joyce, Wilde e

Beckett.

Parlando di Dublino non si può non citare anche l’architettura.Passeggiando per le vie della città balzerà subito all’occhio

la perfetta integrazione tra edifici medievali, di epoca georgiana ed edifici più moderni.

Il fascino segreto di Dublino sta però nel fatto che, se si desidera qualcosa di più tranquillo, a solo mezz’ora d’auto dal

centro, si possono fare passeggiate in montagna, scoprire incantevoli residenze di campagna, giardini e villaggi di

pescatori.

Limerick, città principale, è da sempre considerata la capitale storica della regione.

L'area comprende sia chilometri di costa affacciata sull'Atlantico, ove potrete ammirare le meravigliose scogliere, le

spiagge dorate e le baie tranquille, sia paesaggi interni spettacolari, come quello "lunare" del Burren.

Midlands:

Midlands è una regione d’Irlanda veramente incantevole, da non perdere se si amano lo sport, i monumenti .Gli scenari

naturali delle Midlands lasceranno il turista letteralmente a bocca aperta nelle escursioni lungo i numerosi laghi o i fiumi

della zona.

Se si ama il golf, non si potrà fare a meno di provare alcuni dei campi più belli d’Irlanda, che trovano appunto nelle

Midlands e che grazie alla loro posizione garantiscono uno scenario senza eguali, famosi in tutto il mondo.

Per gli amanti dei cavalli l’Horse Museum e il National Stud, che ospita alcuni dei purosangue più belli del mondo, sono

una tappa impedibile.

Irlanda del nord:

Dalla bellezza aspra e selvaggia delle Sperrin Mountains, all’incanto del Giant’s Causeway, fino ai magnifici Fermanagh

Lakes: le sei contee di Antrim, Armagh, Down, Fermanagh, Londonderry e Tyrone costituiscono uno dei paesaggi più

intatti di tutta Europa, un’area da scoprire che conserva ancora integre le sue ricchezze e che offre una vasta scelta di

attività, dalle escursioni a cavallo, al golf, alla pesca in acque purissime immerse in scenari meravigliosi.

La regione dello Shannon:

La regione dello Shannon è famosa per la sua particolare bellezza, e prende il nome direttamente dal maestoso fiume

Shannon.

Lo sviluppo economico

Dal 1922 agli anni settanta, la città non si evolse per niente, mantenendo quasi intatto l'aspetto di città del XIX secolo.

Sul piano architettonico, non si registrarono operazioni chirurgiche violente. Ancora per qualche anno quindi, si avrà

l'impressione di attraversare un ricco periodo di transizione dove potranno coesistere diversi modi di vivere.

Verso la fine degli anni ’80, insieme a un periodo di crescita economica, comparve una nuova coscienza delle energie

architettoniche della città, e da allora è stato fatto un grande sforzo per recuperare l’eredità georgiana di Dublino

piuttosto che demolirla. Il fitto intrico di magazzini e stretti vicoli settecenteschi di Narrow Bar è diventato, ad esempio, un

modello di recupero e moderna sperimentazione architettonica.

La baia di Dublino che ha attratto successive ondate di invasori è ora difficile da individuare sotto lo sviluppo

incontrollato della città e dei suoi sobborghi che accolgono una popolazione di oltre un milione di abitanti. L’area

metropolitana di Dublino sta cambiando in fretta, e la velocità di questo cambiamento è in parte alimentata dalla sua

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