Concetti Chiave
- L'Iraq confina con Turchia, Arabia Saudita, Siria, Giordania e Iran, e ha uno sbocco sul mare persico.
- Il territorio comprende la pianura mesopotamica ed è attraversato dai fiumi Tigri ed Eufrate, con un clima diviso tra steppa e deserto.
- L'economia si basa sull'agricoltura e sull'esportazione di petrolio, nonostante il Paese sia colpito da conflitti interni.
- La popolazione è maggiormente araba, con una significativa minoranza curda, e la lingua ufficiale è l'arabo.
- Baghdad, la capitale, è stata fortemente danneggiata dai conflitti recenti, e il Paese è segnato dall'anarchia e dalla guerra civile.
Indice
Confini e territorio dell'Iraq
Confini: Confina a nord con la Turchia, a sud con l’Arabia Saudita, ad est con la Siria e con la Giordania, e ad ovest con l’Iran. A sud ha un piccolo sbocco sul mare persico
Territorio: L’Iran è situato nella pianura mesopotamica ed è bagnato dalle acque del Tigri e dell’Eufrate. La superficie è di 438 317 km²
Clima e caratteristiche geografiche
Clima: Dal punto di vista climatico il territorio è diviso in due regioni climatiche: quella centro-settentrionale caratterizzata dalla steppa e quella meridionale caratterizzata dal deserto. Il clima, semiarido, è caratterizzato da inverni freddi ed estati calde, con scarse precipitazioni che determinano lunghi periodi di siccità.
Economia e risorse naturali
Economia: Nella pianura Mesopotamica viene praticata l’agricoltura che produce frumento, orzo, riso, ortaggi, ma soprattutto datteri, di cui il Paese è il maggior esportatore mondiale. Nelle località aride e desertiche prevale invece l’allevamento del bestiame di ovini, caprini e bovini.
La lana, le pelli e il cuoio ricavati dagli animali vengono poi esportati. La popolazione vive poveramente, benché l’Iraq sia un Paese ricchissimo di petrolio. Il sottosuolo riserva anche cospicui giacimenti di gas naturale e di sale. Le attività industriali, in gran parte compromesse dal conflitto con l’Iran, conclusosi nel 1989 e della recente “guerra del golfo”, sono limitate a qualche stabilimento chimico, ad alcuni opifici tessili che adottano ancora metodi artigianali.
Storia e politica dell'Iraq
L’Iraq è una repubblica parlamentare federale situata nel continente asiatico nella parte centrale. L’Iraq ha ottenuto l'indipendenza il 3 ottobre 1932 dal Regno Unito. Oggi l'Iraq è devastato dalla guerra civile interna che dura da parecchi anni, iniziata dagli Stati Uniti.
Popolazione: La popolazione irachena è in maggioranza araba mentre sui massicci vive una minoranza curda. Ha una popolazione di 31 milioni di abitanti attualmente, perchè a causa della guerra molti abitanti sono emigrati, e molti altri sono morti in battaglia.
Lingua Ufficiale: la lingua ufficiale del paese è l'arabo, ma è parlato anche il curdo.
Capitale: la capitale dell'Iraq è Baghdad,un tempo era una città splendente, ma oggi è stata distrutta dai bombardamenti americani, per portare la "democrazia", ma attualmente nel paese regna l'anarchia.
Religione: gran parte della popolazione irachena è di religione musulmana, di cui il 62% sono sciiti e il 38% sono sunniti, mentre sono presenti anche altre minoranze religiose, ma per loro ai tempi d'oggi è diventato impossibile praticare la loro religione a causa dell'ISIS.
lo dell'appunto
Domande da interrogazione
- Quali sono i confini geografici dell'Iraq?
- Qual è la situazione economica dell'Iraq?
- Qual è la composizione religiosa e linguistica della popolazione irachena?
L'Iraq confina a nord con la Turchia, a sud con l'Arabia Saudita, ad est con la Siria e la Giordania, e ad ovest con l'Iran. Ha anche un piccolo sbocco sul mare persico.
L'Iraq è ricco di petrolio e ha giacimenti di gas naturale e sale. L'agricoltura è praticata nella pianura mesopotamica, mentre l'allevamento prevale nelle aree aride. Tuttavia, la popolazione vive poveramente e le attività industriali sono limitate a causa dei conflitti.
La maggioranza della popolazione irachena è musulmana, con il 62% sciiti e il 38% sunniti. La lingua ufficiale è l'arabo, ma si parla anche il curdo. Altre minoranze religiose esistono, ma affrontano difficoltà a causa dell'ISIS.
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