Concetti Chiave
- I carboni fossili derivano dalla decomposizione di antiche piante e alghe, formando rocce sedimentarie ricche di carbonio.
- La carbonizzazione avviene in ambienti stagnanti e poveri di ossigeno, combinata con fenomeni geologici di alta temperatura e pressione.
- I processi che hanno portato alla formazione del carbone si sono verificati principalmente nei periodi Carbonifero e Permiano.
- Esistono quattro tipi principali di carbone fossile: torba, lignite, litantrace e antracite, classificati per età e potere calorifico.
- La maggior parte dei giacimenti di carbone si trova nell'emisfero boreale, legati alla storia geologica di queste terre.
Il carbone
Il carbone o, più correttamente, i carboni fossili, si sono originati dalla decomposizione, in particolari condizioni, dei resti di antiche piante, alghe e altri vegetali vissuti centinaia di milioni di anni fa. Si tratta di vere e proprie rocce sedimentarie ricche di carbonio, cui sono associati acqua, gas volatili e varie impurità minerali.
Il processo di carbonizzazione richiede due condizioni: anzitutto l'accumulo del materiale vegetale in acque stagnanti e povere di ossigeno (condizione che impedisce la decomposizione completa del materiale organico), in secondo luogo il verificarsi di fenomeni geologici (quali eruzioni vulcaniche e movimenti tettonici della crosta terrestre) accompagnati da alte temperature e alte pressioni, che contribuiscano a disperdere i componenti gassosi di tale materiale a favore di un aumento della concentrazione del carbonio.
Si possono distinguere quattro tipi principali di carbone fossile: la torba, la lignite, il litantrace, l'antracite, in ordine crescente di età e di potere calorifico. La netta prevalenza di giacimenti di carbone nel mondo nell'emisfero boreale va collegata all'antichissima storia geologica di quelle terre.