Concetti Chiave
- Con la fine della divisione mondiale in blocchi, sono emerse nuove forme di conflitti locali iniziati nel 1991.
- I nuovi conflitti sono spesso legati a questioni di identità, religione ed economia piuttosto che alla politica.
- Tre principali tipi di conflitti attuali sono identificati come etnici, religiosi e per il controllo delle risorse economiche.
- Il Golfo Persico è stato teatro di gravi conflitti, coinvolgendo nazioni come Iran, Iraq e USA.
- Il crollo del sistema sovietico ha innescato guerre nei Balcani e in alcune repubbliche ex sovietiche del Caucaso.
Divisione del mondo e nuovi conflitti
Dapprima vi era la divisione del mondo in due blocchi contrapporti e con la fine di ciò, sono iniziati ad insorgere nuove forme di conflitti. Agli inizi del 1991 si ebbero le prime e principali guerre locali che potevano essere spiegate come un momento di contatto tra i due blocchi. Questi "contatti" tra nazioni dominanti spesso sfociavano in conflitti armati, sorti principalmente per mantenere lo status quo. Con il nuovo assetto, che si era venuto a creare, del mondo, i conflitti non erano legati tanto alla politica quanto all'identità, alla religione e all'economia. Vi furono dunque tre tipi di conflitti: etnici, religiosi e per il controllo delle risorse economiche.
Conflitti del ventesimo secolo
Durante il ventesimo secolo si sono avute le più gravi forme di conflitto, in particolare nell'area del golfo Persico si è creata una tra le più gravi situazioni di conflitto tra Iran, Iraq e USA. Il sistema politico-militare sovietico andava man mano sempre più sgretolandosi e questo sgretolamento era alle origini delle guerre nei territori dell'ex Iugoslavia ed in alcune repubbliche ex sovietiche del Caucaso. Un'altra area particolarmente instabile è quella relativa al continente africano, il quale, pur essendo ricco di risorse naturali, è il più povero e instabile.