freddysku99
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Concetti Chiave

  • I flussi migratori hanno storicamente popolato il pianeta, con milioni di europei emigrati verso America, Australia, Asia e Africa dal XVI secolo.
  • Oggi, oltre 215 milioni di persone vivono fuori dal loro paese natale, e più di 700 milioni si sono trasferiti dalle zone rurali alle città nei propri paesi.
  • Le migrazioni sono influenzate da fattori come dinamiche demografiche, con natalità alta nei paesi poveri e bassa in quelli sviluppati.
  • La globalizzazione facilita gli spostamenti ma non risolve gli squilibri economici, spingendo le persone a migrare verso paesi più ricchi.
  • Conflitti etnici, politici e calamità naturali forzano intere comunità ad abbandonare le loro terre, generando profughi.

Indice

  1. Le migrazioni storiche
  2. Flussi migratori contemporanei
  3. Fattori che alimentano le migrazioni

Le migrazioni storiche

Le migrazioni di individui o di intere popolazioni sono state fattori importantissimi per il popolamento del pianeta. Dal XVI secolo centinaia di milioni di europei sono andati in America e in Australia, ma anche in Asia e Africa: dapprima come conquistatori, poi come emigranti in cerca di libertà o di lavoro.

Flussi migratori contemporanei

Ancora oggi i flussi migratori costituiscono una caratteristica fondamentale del mondo contemporaneo. Attualmente, secondo le Nazioni Unite, più di 215 milioni di persone vivono fuori del loro paese di nascita; e più di 700 milioni sono stati costretti a migrare verso le città dei loro paesi, abbandonando le zone rurali più povere.

Fattori che alimentano le migrazioni

I flussi migratori vengono alimentati da vari fattori: le dinamiche demografiche, caratterizzate da natalità alta nei paesi poveri e bassa in quelli più sviluppati; la globalizzazione, che da un lato facilita gli spostamenti e dall'altro non riesce a sanare gli squilibri economici che costringono le persone a emigrare dai paesi poveri verso quelli economicamente più sviluppati; i conflitti etnici o politici, che costringono a volte intere minoranze ad abbandonare il loro paese; e infine le calamità naturali che costringono le persone ad abbandonare intere città o villaggi, questo tipo di migranti vengono definiti “profughi”.

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