Disuguaglianza ed istruzione nel Regno Unito

Influenza delle scuole private

Anche se costituiscono solo il 7% della popolazione del Regno Unito, le persone che hanno frequentato scuole private a pagamento sono al vertice di quasi tutti i campi importanti della vita nazionale, dagli affari e dalla finanza alla politica e alla cultura. Più di un terzo dei parlamentari e dei ministri del governo sono stati educati privatamente, così come più della metà degli alti funzionari pubblici e dei diplomatici e un incredibile sette decimi di tutti gli alti giudici del regno Unito. Anche i media e lo sport sono dominati dall'élite: il 40% dei giornalisti e un terzo dei giocatori delle squadre nazionali di cricket e rugby hanno un background di educazione impartitaa da una scuola privata.

Impatto sulla mobilità sociale

Queste cifre sono la prova del basso livello di mobilità sociale nel Regno Unito. Sia la povertà che il privilegio si trasmettono di generazione in generazione e il sistema educativo non fa che rafforzare le divisioni di classe e la disuguaglianza. Le scuole private creano un'élite di persone, che indipendentemente dalle loro capacità hanno più possibilità di eccellere nel loro campo rispetto ai propri coetanei ma che frequentano scuole non private. Le scuole private forniscono l'ambiente in cui gli studenti provenienti da case privilegiate e ricche possono mescolarsi con altri provenienti da un background simile.

Qui fanno amicizie e connessioni essenziali che li aiuteranno nella loro carriera. Le scuole li segregano dalla gente comune e si concentrano intensamente sul far loro superare gli esami per entrare nelle migliori università e nelle professioni più influenti.

Proposte per l'uguaglianza educativa

Come possiamo creare più uguaglianza? La proposta più radicale sarebbe quella di abolire l'educazione privata e far frequentare a tutti le scuole pubbliche, ma questo potrebbe essere fatto in una società libera? Probabilmente le disuguaglianze potrebbero comunque crearsi nel contesto stesso delle scuole pubbliche. Alcune persone sostengono che le scuole private dovrebbero essere obbligate ad aprire le loro porte ad una gamma molto più ampia di studenti, con lo stato che paga le tasse dei bambini provenienti da famiglie povere. Un altro suggerimento è che le università e le professioni dovrebbero deliberatamente favorire i candidati educati dalle scuole statali rispetto a quelli aventi frequentato le scuole private anche se i loro risultati agli esami sono inferiori, ovvero mettere in atto una politica di "discriminazione positiva" per cercare di compensare gli svantaggi sociali ed educativi.